All’Isola d’Elba, sui sentieri di Napoleone

A piedi o in bicicletta sulle tracce di Bonaparte per il bicentenario della sua morte

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

L’Isola d’Elba è una delle mete delle vacanze preferite dagli italiani. Non c’è stagione che li fermi dal visitarla. Sia essa l’estate, quando l’isola dell’Arcipelago toscano regala infinite possibilità di relax e divertimento in riva al mare, sia qualunque altra stagione quando, invece, si ha l’occasione di scoprire un altro lato dell’Isola d’Elba, più autentico e naturale.

Ecco perché, quando i villeggianti se ne sono andati è il momento migliore per organizzarvi una visita. Tanti i sentieri da percorrere camminando o in bicicletta per andare alla scoperta dell’isola che regala scorci unici e luoghi storici che vale la pena ripercorrere.

Quest’anno si celebra il bicentenario delle morte di Napoleone, per esempio, ed esistono diversi itinerari sui luoghi dell’Imperatore, per coniugare l’attività all’aria aperta con la storia di uno dei suoi periodi più celebri. I tracciati napoleonici, oltre a soddisfare la curiosità storica (consigliatissimi a bambini e ragazzi), rappresentano l’occasione di vivere la straordinaria varietà naturalistica dell’isola in una stagione ideale, per colori e temperature, come quella che va da settembre in avanti.

Tra i luoghi più affascinanti da scoprire c’è sicuramente il Bosco dell’Imperatore, la più grande foresta dell’Elba. Si racconta che Bonaparte, nel pianificare la fuga dall’esilio, amasse percorrere in tranquillità i sentieri nelle vicinanze della dimora di campagna, Villa San Martino. Nonostante l’aspetto “rustico”, la residenza era molto più che una semplice abitazione di campagna: rappresentava la più importante dell’Imperatore, con affreschi che raccontano le sue imprese, con un panorama invidiabile pur essendo strategicamente nascosta sul porto di Portoferraio.

Ai piedi della residenza originaria, si estende la Galleria Demidoff, che fu aggiunta successivamente per volere dell’omonimo principe in onore dell’Imperatore. Da qui, si ripercorrono i passi napoleonici alla scoperta di una vallata, scrigno di una delle più variegate foreste demaniali dell’Isola d’Elba, dove per secoli i boschi di lecci sono stati trasformati in carbone dalle sapienti lavorazioni dei carbonai del luogo.

Un’altra zona dell’isola da non perdere è il Parco Minerario dell’Elba a Rio Marina, un museo mineralogico in cui sono custodite tutte le pietre preziose minerarie che un tempo rappresentavano la principale fonte di finanziamento del “principato Napoleonico”. Per secoli, i giacimenti ferrosi della zona orientale dell’isola hanno fatto la fortuna di chi aveva la possibilità di sfruttarli, fin dai tempi degli Etruschi, passando per la dominazione pisana, fino al periodo napoleonico. Ematite, pirite e limonite sono solo alcuni dei minerali che costituiscono la varietà geologica di questa parte di Elba.

Così come imperdibile è il sentiero che conduce alla Madonna del Monte, il più importante santuario montano dell’isola che si trova a Marciana Marina. Sul percorso s’incontra l’eremo che ospitò il soggiorno estivo di Napoleone in cui, tra la pace del castagneto e l’isolamento della montagna, avvenne l’incontro tra l’Imperatore e la sua amante polacca, la Contessa Laczyńska. Seguendo il percorso, non passeranno inosservate le particolari forme di erosione del granito, vere e proprie sculture di pietra, come quelle del “masso dell’Aquila”, “l’Uomo Masso” e della “Testa di Moro”. Il sentiero prosegue verso la panoramica terrazza di Serraventosa rivolta verso la Corsica. Davvero emozionante.

In ogni caso, ancora prima di percorrerli, si possono scegliere i sentieri da percorrere consultando la mappa virtuale dell’intero territorio che spazia tra 400 chilometri di sentieri e 200 spiagge.

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Fonte: 123rf
L’Isola d’Elba di Napoleone Bonaparte