L’ENAC cambia le norme per volare

L'ENAC ha annunciato una revisione delle regole per viaggiare a bordo degli aerei, dopo la cessazione dello stato di emergenza: ecco cosa cambia

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Redazione

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Con l’arrivo della bella stagione si sta finalmente semplificando anche la vita dei passeggeri. Questa volta la buona notizia arriva dall’ENAC, l’ente nazionale per l’aviazione civile, che ha comunicato di aver aggiornato le linee guida per chi vola, con l’intento di favorire un rapido rientro nell’ordinaria attività del trasporto aereo dopo la cessazione dello stato di emergenza. Ecco tutte le novità.

Cambiano le norme per volare

Come sappiamo, aprile ha significato per noi italiani l’inizio di un graduale ritorno alla normalità. La svolta è arrivata anche sul fronte del trasporto aereo e a tal proposito l’ENAC ha annunciato, in una nota ufficiale, una revisione delle regole per chi vola, ricordando che ora sono sufficienti solo il Green Pass ‘base’ – ovvero quello che si ottiene anche con il risultato negativo del tampone, oltre che con la vaccinazione e la guarigione dal Covid-19 – e l’utilizzo delle mascherine Ffp2. Vengono, inoltre, rimossi i vincoli relativi all’utilizzo delle cappelliere, imposti durante la pandemia.

Per quanto riguarda i gestori aeroportuali, è chiesto loro di adottare interventi organizzativi e gestionali per prevenire ogni forma di affollamento in tutte le aree dell’aerostazione e durante le operazioni aeroportuali, mediante una corretta gestione dei flussi e degli accodamenti e una segnaletica efficace, nonché di effettuare l’igienizzazione e la sanificazione in ogni area dell’infrastruttura.

Le compagnie aeree dovranno disporre procedure analoghe nelle fasi di imbarco e sbarco. L’ENAC ribadisce, infine, l’obbligo per tutti i passeggeri dei voli nazionali e internazionali con destinazione Italia di segnalare al vettore e all’autorità sanitaria territoriale competente l’eventuale positività al Covid-19 diagnosticata entro 5 giorni dallo sbarco dall’aereo, per dare avvio al contact tracing sul territorio nazionale.

Le regole per i viaggi all’estero (e ritorno in Italia)

Per i viaggi all’estero, è stata prorogata fino al 30 aprile 2022 l’Ordinanza 22 febbraio che ha semplificato la vita dei passeggeri, fermo restando che bisogna sempre sincerarsi che la meta da raggiungere sia aperta al turismo.

Per rientrare in Italia dall’estero è necessario presentare al vettore, al momento dell’imbarco, e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, il formulario digitale di localizzazione del passeggero (digital Passenger Locator Form o dPLF). Se avete bisogno di sapere come compilarlo potete cliccare qui.

È inoltre necessario presentare, alternativamente:

  • certificato (va bene anche il Green Pass) che attesti la vaccinazione completa con vaccino autorizzato dall’EMA, effettuata da meno di 9 mesi;
  • vaccinazione completa (o Green Pass) con vaccino autorizzato dall’EMA e dose di richiamo;
  • certificato di guarigione dal Covid-19 (o Green Pass), da meno di 6 mesi;
  • risultato negativo (o Green Pass) di test molecolare condotto con tampone nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia o test antigenico condotto con tampone nelle quarantotto 48 ore antecedenti l’ingresso in Italia.

In caso di mancata presentazione di una delle certificazioni richieste, l’entrata nel nostro Paese è possibile, ma con obbligo di quarantena presso l’indirizzo indicato nel dPLF per un periodo di 5 giorni. Al termine dell’isolamento è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone. I minori al di sotto dei 6 anni di età possono entrare in Italia senza ulteriori formalità e sono sempre esentati dall’obbligo di test molecolare o antigenico.