In Svezia nasce il “flygskam”: la vergogna di prendere l’aereo

Sempre più cittadini svedesi evitano l'aereo perché troppo inquinante e scelgono il treno, seguendo l'esempio dell'attivista 15enne Greta Thunberg

In Svezia “l’effetto Thunberg” ha portato sempre più persone a vergognarsi di utilizzare l’aereo, il mezzo di trasporto in assoluto più inquinante.

L’attivista quindicenne Greta Thunberg, grazie alle sue proteste contro il cambiamento climatico e il suo stile di vita ecosostenibile ha innescato quella che viene chiamata in svedese flygskam  ovvero letteralmente “vergogna di prendere l’aereo”. I dati raccolti tramite un sondaggio condotto dal WWF, evidenziano come il 23% dei cittadini svedesi l’anno scorso abbia rinunciato a volare in alta quota per ridurre l’impatto climatico del proprio viaggio, contro il 6% di due anni fa, mentre circa il 18% degli intervistati ha optato per il treno invece dell’aereo. L’Italia al contrario è in controtendenza con un aumento nel 2017 del 6,4% in più rispetto all’anno precedente dei viaggiatori che scelgono di volare.

Secondo Bloomberg, da circa sette mesi il numero dei passeggeri dell’aeroporto di Stoccolma – Arlanda,gestito da Swdavia, è diminuito notevolmente, mentre sono in aumento coloro che scelgono il treno , con un record di 32 milioni di viaggiatori su rotaia per lo scorso anno. L’impatto è evidente soprattutto sui domestic flight (viaggi all’interno del paese), che hanno perso il 3% l’anno scorso. Questa tendenza non è dovuta esclusivamente al crescente dibattito sul clima, ma secondo Swedavia, la diminuzione dei passeggeri è causata anche dalle crescenti preoccupazioni economiche del paese, con una diminuzione del valore della corona svedese e dalle crescenti incertezze geopolitiche.

La preoccupazione per il cambiamento climatico, secondo la Swedis Radio rimane, però, l’argomento più sentito al livello politico tra i giovani in Svezia, soprattutto grazie alle proteste di Greta, che ha raccolto consensi in tutto il mondo. È stata proprio la giovane quindicenne a dare il via a questo nuovo modo di viaggiare, scegliendo il trasporto su rotaie in diverse occasioni, per raggiungere il World Economic Forum a Davos (Svizzera) e la COP24 (Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) A Katowice, in Polonia.
Da quel momento i suoi concittadini hanno iniziato a evitare sempre di più l’utilizzo dell’aereo e a condividere sui social network foto con l’hashtag #flygskam o anche #trainbrag, vantandosi di utilizzare il treno, in collegamento anche con lo Slow turism o turismo sostenibile che si sta diffondendo sempre di più. Il boicottaggio dei viaggi in aereo si è diffuso anche in Germania, dove si parla di flugscham e a livello globale con la nascita dell’hashtag #stayontheground.

Il calo delle prenotazioni per ragioni eco – friendly sta mettendo anche molta pressione alle compagnie riguardo la riduzione dei gas serra prodotti durante i viaggi. L’aereo rimane il mezzo di trasporto più inquinante, come sottolineato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, con emissioni di CO2 per passeggero e per chilometro, 20 volte maggiori rispetto al treno. Questo anche in considerazione del fatto che  la Svezia punta a essere il primo paese neutro in termini di emissioni di carbonio entro il 2045, per cui la quantità di gas serra emessa deve essere equivalente a quella smaltita.

La compagnia aerea SAS – Scandinavia Airlines, gestita in parte dal Governo svedese, si è impegnata nell’utilizzare più biocarburi e nell’inserire misure che portano alla riduzione del carburante, oltre ad effettuare investimenti che vadano a compensare le emissioni di COgenerate.
Secondo il SAS CEO, Rickard Gustafson, sicuramente il tema della sostenibilità ambientale è centrale, ma questo non significa che i passeggeri debbano essere costretti a smettere di volare per inquinare meno. Piuttosto, le compagnie aeree dovranno riflettere su come diventare più ecosostenibili, almeno finché gli scienziati non troveranno un carburante alternativo non inquinante.