Decreto Legge per dopo Pasqua: le regole per gli spostamenti

Quali sono le regole per gli spostamenti con il Decreto Legge dal 7 aprile

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Redazione

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Passa e si conferma la linea del rigore nel Nuovo Decreto Legge sulle misure anti-Covid che, dal 7 aprile dopo le festività pasquali, stabilirà le restrizioni anti-contagio valide fino alla fine del mese di aprile.

Durante la conferenza stampa del 26 marzo, il Premier Mario Draghi e il Ministro della Salute Roberto Speranza hanno infatti annunciato le nuove misure e, anche se Speranza con la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini ha convocato per lunedì 29 i governatori regionali per un confronto, le scelte sono ormai compiute.

Cosa conferma il Decreto Legge

Nella pratica, il nuovo Decreto conferma in toto le restrizioni attualmente in vigore e boccia, così, la linea dei ministri e dei governatori regionali del centrodestra che chiedevano una, seppur graduale, ripresa delle attività.

I dati riguardanti le vittime e l’andamento dei contagi, infatti, per governo e scienziati non rendono possibile alcun allentamento. L’Italia resta, quindi, chiusa per un altro mese con il numero delle regioni rosse che sale a undici e l’abolizione della zona gialla fino al 30 aprile. Inoltre, i weekend festivi con i ponti del 25 Aprile e del 1 Maggio saranno in zona rossa per tutti.

I colori delle regioni

Da lunedì 29 marzo, più della metà dell’Italia sarà zona rossa con l’aggiunta di Toscana, Calabria e Valle d’Aosta che si uniscono alla provincia autonoma di Trento e alle regioni Campania, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche, Veneto e Puglia dove sono tuttora in vigore le restrizioni più dure.

Il Lazio, invece, tornerà arancione da martedì 30 marzo (allo scadere dell’ordinanza precedente) andando ad affiancarsi a Liguria, Abruzzo, Basilicata, provincia autonoma di Bolzano, Molise, Umbria, Sardegna e Sicilia.

Spostamenti in Italia

Per quanto riguarda il tema degli spostamenti, con il Nuovo Decreto a partire dal 7 aprile, viene prorogato il divieto di spostamento tra regioni. Infatti, come adesso, sarà possibile spostarsi in altre regioni soltanto per comprovate necessità di salute, lavoro e urgenza esibendo l’autocertificazione.

Tuttavia, dal 16 gennaio 2021, è sempre possibile raggiungere le seconde case anche in un’altra regione oppure provincia autonoma indipendentemente dal colore della zona (rossa, gialla o arancione). Ciò a patto di poter dimostrare di avere avuto titolo di recarsi in quell’abitazione già prima dell’entrata in vigore del decreto-legge 13 gennaio 2021, ovvero con un atto stipulato dal notaio, o con data di registrazione di una scrittura privata, anteriore al 14 gennaio 2021.

Sarà, quindi, possibile raggiungere le seconde case anche durante le festività di Pasqua e Pasquetta sia in zona rossa che arancione, a patto che l’immobile sia di proprietà di un membro del nucleo familiare che si sposta o in affitto a lungo termine e con contratto stipulato prima del 14 gennaio. Lo spostamento rimane limitato al nucleo familiare convivente senza amici o parenti.

Da segnalare, comunque, che le regioni Toscana, Alto Adige, Puglia, Campania, Sardegna e Valle d’Aosta hanno vietato anche questo tipo di spostamenti per le festività pasquali (eccetto comprovati motivi di salute, lavoro e necessità urgenti). Stessa decisione presa anche dalla provincia autonoma di Bolzano che non consente di raggiungere le seconde case fino a Pasqua, però soltanto a coloro che provengono dalla zona rossa. La Sicilia non vieta ma prevede l’obbligo del tampone.

Come avvenuto per le festività natalizie, ricordiamo che anche il 3, il 4 e il 5 aprile viene consentito lo spostamento, in zona rossa, una sola volta al giorno, per recarsi presso un’altra abitazione privata all’interno della stessa regione, dalle 5 alle 22 per un massimo di due persone (fatta eccezione per minori di 14 anni, persone disabili e non autosufficienti conviventi con le persone che si spostano).

Viaggi all’estero

E per i viaggi all’estero? Qui rimane lo spiraglio di speranza già intravisto con il precedente Decreto. Infatti, Astoi Confindustria Viaggi aveva reso noto che è possibile viaggiare all’estero per turismo anche partendo da zona rossa. Il ministero dell’Interno aveva confermato che gli spostamenti per raggiungere l’aeroporto anche per motivi di svago e turismo sono consentiti sia in zona rossa che in zona arancione.

Situazione che non cambia dal 7 aprile e che continua a contemplare i viaggi turistici in Europa nei Paesi dell’elenco C, ovvero i seguenti che ricordiamo: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse le Isole Fær Øer e la Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi i Paesi d’oltremare francesi come Guadalupa, Martinica, Guyana, Ile de la Réunion, Mayotte ma esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (con esclusione dei territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi i territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco.

Rimane anche in vigore la necessità di rispettare le condizioni indispensabili per viaggiare come il tampone obbligatorio sia all’andata che al ritorno. Ovviamente, per intraprendere un viaggio all’estero in tutta sicurezza al riparo da spiacevoli inconvenienti dell’ultimo minuto, è importante controllare l’apposito sito della Farnesina “Viaggiare Sicuri“.

Questo è quanto il nuovo Decreto Legge che entrerà in vigore dopo Pasqua prevede per gli spostamenti in Italia e verso l’estero.

Per quanto concerne, invece, la situazione scolastica, l’unico allentamento riguarda il ritorno in presenza degli alunni fino alla prima media anche nelle zone rosse e, nelle zone arancioni, il ritorno in classe di tutti gli studenti fino alla terza media e il 50% degli studenti delle scuole superiori.

Bar, ristoranti, musei, cinema e mostre

Bar e ristoranti resteranno chiusi anche dopo le festività visto l’ingresso di tutte le regioni in zona rossa o arancione e la momentanea sospensione della zona gialla. Dopo la forzata chiusura del weekend pasquale in zona rossa (3, 4 e 5 aprile), potranno riaprire invece i negozi delle zone arancioni. La riapertura di piscine, palestre, cinema e teatri è rimandata a data da destinarsi (anche se per questi ultimi era stata in prima battuta fissata per il 27 marzo).

Stessa sorte per musei e mostre. Ministri e governatori regionali di centrodestra avevano lanciato la proposta di riaprire bar e ristoranti, nelle zone con minor contagio, a pranzo fino alle 15 o alle 16 per evitare il tipico affollamento da aperitivi. A questo proposito, nel corso della conferenza del 26 marzo, il Presidente del Consiglio Draghi ha dichiarato che non è da escludere una correzione di quanto oggi in vigore dopo due settimane se la curva epidemiologica dovesse scendere in modo significativo.