Come si stanno preparando i Caraibi ad accogliere i turisti

Nonostante le nuove restrizioni, i Caraibi sono intenzionati a salvare il turismo e a rendere possibile un soggiorno sicuro per i visitatori

È un periodo delicato per il settore turistico, con la pandemia che non ci dà tregua e le restrizioni sui viaggi che si inaspriscono sempre di più. Mentre in Europa si cerca di far fronte all’aumento dei contagi da Covid-19 con l’introduzione delle “zone rosso scuro“, i Caraibi sono decisi a fare tutto il possibile per salvare il turismo.

Come? Attrezzandosi per poter ospitare i visitatori internazionali nel pieno rispetto delle nuove regole sanitarie imposte dagli Stati Uniti. A tale scopo, tutte le maggiori compagnie alberghiere della vasta regione geografica delle Americhe, che comprende anche le isole delle Antille, stanno investendo in test e coperture assicurative gratuite, destinati agli ospiti stranieri.

Nei resort Sandals, per sempio, sono già disponibili i test da somministrare ai clienti almeno 72 ore prima della partenza, con risultati disponibili entro 24 ore. In questa direzione è pronta a muoversi anche la catena alberghiera Meliá, con test gratuiti anti-Covid da prenotare al momento del check-in in tutti i suoi hotel in Messico e nella Repubblica Dominicana. Qui sarà, inoltre, possibile richiedere un tampone molecolare.

Entrambe le catene offrono polizze assicurative gratuite e assistenza in caso di positività al coronavirus durante il soggiorno presso una delle loro strutture.
Il gruppo Sandals fa sapere che i suoi resort dispongono di presidi infermieristici e forniscono ai clienti positivi al test i trattamenti medici di cui necessitano, fino a 14 notti senza costi aggiuntivi.

Anche nella bellissima Cancún, città messicana nella penisola dello Yucatán che confina con il Mar dei Caraibi, aumentano gli hotel e i resort che offrono test gratuiti, come il Grand Fiesta Americana, l’Hard Rock Hotel e gli alberghi del gruppo AMResort.

A questi si aggiungono le strutture di Puerto Morelos e Isla Mujeres, nello Stato del Quintana Roo, che, stando a quanto svelato dal presidente della Riviera Maya Hotel Association, Antonio Chaves Palomo, hanno stretto un accordo con una catena di farmacie per ottenere i test necessari ai turisti per il rientro a casa dopo un viaggio internazionale.

Nella Riviera Maya, tra le destinazioni dove rigenerare corpo e mente, conosciuta per i suoi numerosi resort all inclusive, si contano oltre 400 hotel, di cui circa l’80% ha accettato di fornire gratuitamente ai propri clienti i test sierologici.

Come si stanno Come Caraibi accoglieranno turisti
Fonte: iStock
Isola Bacardi, Repubblica Dominicana