Australia: la celebre Bondi Beach potrebbe presto chiudere ai surfisti

Facilmente raggiungibile da Sidney, Bondi Beach è il paradiso del surf, ma il Governo sta valutando una soluzione drastica

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Redazione

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Sita a 7 chilometri dal centro di Sidney, Bondi Beach è una tra le più celebri spiagge d’Australia e del mondo. Lunga 900 metri, è il paradiso dei surfisti. Ma, presto, le cose potrebbero cambiare.

Le autorità australiane stanno infatti lavorando per proibire la pratica del surf, accusato di rendere la famosa spiaggia troppo pericolosa. Il Wouverly Council, il consiglio locale, ha manifestato la volontà di rispondere alle preoccupazioni dei residenti, che chiedono che la pratica del surf si limiti al tratto meridionale di Bondi Beach.

Ovviamente, la questione non è stata ben accolta dai surfisti: Bondi Beach è uno tra gli spot per il surf più famosi al mondo, ed è persino parte della National Surfing Reserve. Al momento, le tavole da surf morbide, quelle utilizzate dai bambini per imparare a surfare, sono consentite lungo tutta la spiaggia, ad eccetto che nelle aree segnalate. Le tavole in fibra di vetro, invece, sono consentite solo nell’estremità meridionale, e solo nelle ore che prevedono il servizio di sorveglianza e salvataggio.

«È un’assurdità: nonostante la spiaggia sia appena entrata nella National Surfing Reserve, per oltre la metà è vietata ai surfisti. Prendere in considerazione l’idea di confinare chi pratica surf in un’area ristretta, o di limitare loro l’accesso nella sola zona di South Bondi, sembra uno scherzo», ha dichiarato il surfista Adam Gibson. «Il provvedimento servirebbe solo a creare confusione e sovraffollamento di surfisti in una porzione di spiaggia molto piccola», ha proseguito, sostenendo che una decisione di questo tipo li sottoporrebbe ad un pericolo maggiore di rimanere feriti in mare.

Il Consiglio, oggi, sta lavorando ad una revisione della definizione di tavole dure e morbide, e sta pensando di consentire l’uso di entrambe solo – per l’appunto – alla zona sud di Bondi Beach: in questo modo, verrebbero completamente eliminate l’interazione e la convivenza tra i surfisti e chi sceglie di recarsi qui solo per prendere il sole e per fare una nuotata in mare. Ma, questo, significherebbe confinare l’84% di chi arriva a Bondi Beach in una ristrettissima area, con conseguenze pericolose. E i surfisti sono pronti a dare battaglia.