Il Cadore, set naturale di cinema e serie Tv

In queste meravigliose location hanno girato il cinepanettone di Natale "Improvvisamente a Natale mi sposo", ma non solo

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 19 Dicembre 2023 17:49

Con il profilo delle sue maestose montagne Patrimonio Unesco, i laghi di origine glaciale, i boschi di conifere, gli ampi pascoli puntellati di strade tortuose e di chalet di legno, il Cadore è il set naturale che ha ispirato registi e case cinematografiche ad ambientarvi film e serie Tv.

Da queste parti hanno girato il cinepanettone di Natale che vede protagonista Diego Abatantuono e la ex top model Carol Alt “Improvvisamente a Natale mi sposo”, ma è anche dove sono state ambientate le ultime stagioni della fiction RAI “Un passo dal cielo”. Scopriamo di quali luoghi si tratta.

Il set di “Improvvisamente a Natale mi sposo”

Siamo a San Vito di Cadore, in provincia di Belluno, dove le Dolomiti e il Lago di Mosigo – che per questo motivo da molti viene chiamato anche Lago di San Vito di Cadore – sono stati protagonisti fornendo una splendida cornice naturale che ha accolto la produzione del film “Improvvisamente a Natale mi sposo” diretto da Francesco Patierno nelle settimane di lavorazione del film uscito nelle sale italiane il 6 dicembre.

Il cast vede accanto ad Abatantuono, nei panni di nonno Lorenzo, e a Carol Alt nei panni di una promessa sposa dall’incerto passato Serena, anche Violante Placido nel ruolo della figlia Alberta, Michele Foresta (il Mago Forest) nei panni del direttore d’hotel Otto, Elio, il Sindaco Zandonai, e Nino Frassica nel ruolo di Don Michele, il prete ficcanaso.

Il film è il secondo capitolo della commedia natalizia “Improvvisamente Natale”, un film che ha debuttato con successo lo scorso dicembre su Amazon Prime Video. Anche per il sequel, le riprese hanno visto come set principale lo Chalet al Lago sul Lago di Mosigo.

Di primo impatto, sembra di trovarvi davanti a uno specchio d’acqua noto a tutti: il Lago di Braies. Sì, perché il Mosigo è davvero molto simile, soprattutto per quanto riguarda lo scenario naturalistico in cui è inserito. Le differenze sostanziali tra questi due magici laghi sono da riscontrare soprattutto nella loro grandezza e profondità.

Il Mosigo, infatti, potrebbe essere definito il “fratello minore” di Braies, in quanto più piccolo e meno profondo. In più, anche qui, insieme alla natura emozionante e alle acque cristalline, è stato costruito un suggestivo chalet che è anche ristorante, pizzeria e albergo.

Il Lago di Mosigo, però, è uno specchio d’acqua artificiale, che si fa spazio tra le cime sontuose delle Dolomiti. Visitarlo è un’emozione, anche grazie alle vette che si specchiano con eleganza nelle acque: c’è il profilo del Sorapiss, quello dell’Antelao e persino le linee della Croda Marcora. E lo chalet che si affaccia sul lago con la vista panoramica sulle Dolomiti lo rende un luogo particolarmente romantico, perfetto per celebrarvi un matrimonio (nella fiction ma anche nella realtà, per chi fosse interessato).

Il set di “Un passo dal cielo”

Lo Chalet al Lago è anche il nuovo commissariato della fiction televisiva “Un Passo dal cielo 6 – I guardiani” (l’ottava stagione uscirà nel 2025), che vede protagonista Daniele Liotti nei panni dell’ex comandante della Forestale, Francesco Neri, Enrico Ianniello nel ruolo del commissario Vincenzo Nappi, Gianmarco Pozzoli nelle vesti di Huber, Giusy Buscemi in quelle di Manuela Nappi, sorella del commissario, e Carlo Cecchi, nel ruolo di Christoph, un montanaro che vive con un’aquila che solo lui è riuscito ad addomesticare.

D’estate vengono organizzate escursioni alla scoperta dei luoghi della serie Tv. Attorno al lago, infatti, si sviluppano percorsi di nordic walking. Nella vicina località Mondeval è stato ritrovato lo scheletro di un cacciatore preistorico vissuto 7.000 anni fa, “l’uomo di Mondeval”, conservato oggi nel Museo di Selva di Cadore.

Da San Vito di Cadore, dopo una decina di chilometri, si arriva a Cortina e tra le escursioni è prevista quella alla Valle del Boite, che prende il nome dall’omonimo torrente che nasce ai piedi della Croda Rossa d’Ampezzo, attraversata dalla ciclabile delle Dolomiti. È una valle bellissima con scorci davvero mozzafiato. Non stupisce quindi che sia stato giudicato perfetto per ambientarvi film e serie Tv.