Le location della fiction Tv Un passo dal cielo 6 – I guardiani

La sesta stagione della fiction Tv RAI trasloca dall'Alto Adige al Veneto

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

La sesta stagione della fiction Tv RAI trasloca dall’Alto Adige al Veneto. I paesaggi incantati di “Un passo dal cielo – I guardiani”, però, fanno sognare chiunque li guardi. Picchi montani che si specchiano nelle acque smeraldine dei laghetti, boschi di pini, splendidi chalet di legno che fanno subito venire voglia di accoccolarsi davanti a un caminetto acceso.

“Un passo dal cielo – I guardiani”

Il nuovo sottotitolo della serie televisiva “I guardiani” vuole mettere in luce come i protagonisti – Daniele Liotti, nei panni dell’ex comandante della Forestale, Francesco Neri, Enrico Ianniello nel ruolo del commissario Vincenzo Nappi, Gianmarco Pozzoli nelle vesti di Huber e Giusy Buscemi in quelle di Manuela Nappi, sorella del commissario, tornata a casa per sposarsi, più le new entry come Serena Iansiti che interpreta Carolina, che attira le attenzioni del commissario, Carlo Cecchi nel ruolo di Christoph, un montanaro che vive con un’aquila che solo lui è riuscito ad addomesticare, Aurora Ruffino nei panni di Dafne Mair, una misteriosa donna trovata in fin di vita da Francesco – siano sì dei guardiani contro la criminalità, ma anche custodi dell’ambiente che li circonda, dei boschi, dei laghi alpini e delle vette dolomitiche.

L’ambiente naturale in cui è stata girata la sesta stagione non è molto diverso da quello delle stagioni precedenti, del resto, la natura non conosce confini. Lo sanno bene gli escursionisti che sono soliti frequentare queste zone e che, camminando lungo i sentieri di montagna, non si rendono conto di passare da una Regione all’altra. Unico punto di riferimento sono le Tre Cime di Lavaredo, magnetiche per chiunque abbia la fortuna di vederle, un versante delle quali si trova in territorio altoatesino mentre l’altro in territorio veneto.

Le Dolomiti, un set naturale

Le Dolomiti che si scorgono nelle scene della sesta stagione della fiction sono quelle venete, quindi. I laghi sono quello di Mosigo o Lago di San Vito in Cadore, tra Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore, dove si trova la stazione di polizia, e la Valle del Boite. Il Lago di Mosigo è un luogo incantato di rara bellezza, attorno al quale si sviluppano percorsi di nordic walking, Nella vicina località Mondeval è stato ritrovato lo scheletro di un cacciatore preistorico vissuto 7.000 anni fa, “l’uomo di Mondeval”, conservato oggi nel Museo di Selva di Cadore. San Vito di Cadore si trova, a una decina di chilometri da Cortina, è una località di villeggiatura molto amata per il suo paesaggio circondato dalle maestose cime dolomitiche. La Valle del Boite, che prende il nome dall’omonimo torrente Boite, nasce ai piedi della Croda Rossa d’Ampezzo ed è attraversata dalla ciclabile delle Dolomiti. È una valle bellissima con scorci mozzafiato.

La baita isolata di Filippo

Un sogno è la piccola baita di legno isolata tra le montagne dove si è ritirato a vivere Filippo dopo la morta della moglie Emma, interpretata da Pilar Fogliati. Si trova alle Cinque Torri, nelle splendide Dolomiti Bellunesi, tra la città olimpica di Cortina d’Ampezzo e il Passo di Falzarego. La torre più alta della suggestiva formazione rocciosa è la Torre Grande, con i suoi 2.361 metri di altitudine, mentre le altre torri sono Torre Seconda, Torre Latina, Torre Quarta e Torre Inglese. Le Cinque Torri sono apprezzate dagli escursionisti ma anche, e soprattutto, dagli alpinisti, perché sono accessibili attraverso diverse vie, con difficoltà molto varie. Ai loro piedi ci sono due rifugi che danno la possibilità di pernottare, il Rifugio Cinque Torri e il Rifugio Scoiattoli.

La baita di Dafne

La baita dove, invece, vive Dafne Mair (l’attrice Aurora Ruffino) con la figlia Lara esiste davvero. Si tratta della Baita Pian de Loa, nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo e, da quando è diventata famosa, ha cambiato nome in Maso Dafne. Si trova al termine di una pista da sci, la pista “Pian de Loa”, appunto. Il percorso di nove chilometri che si fa d’inverno è molto suggestivo, in quanto è immerso in un paesaggio mozzafiato e si può sciare immersi nella natura. Alla baita si può arrivare anche d’estate lungo un sentiero piuttosto impegnativo da percorrere in bicicletta, tra sali-scendi e ponticelli fino ad arrivare ai soleggiati prati di Pian de Loa, a 1360 metri di quota, dal quale si giunge poi a Cortina. La baita è facilmente raggiungibile a piedi da Fiames o dal parcheggio di Sant’Uberto. Anche questa location è stata ricavata da una baita privata di proprietà delle Regole d’Ampezzo che si chiama Cason di Pian de Loa. Non c’è da stupirsi se, camminando lungo il sentiero, ci si imbatte in un capriolo o in un bell’esemplare di cervo nobile o in un camoscio, o se si sente lo stridio dell’aquila reale o il battito d’ali d’un gipeto.