Roger Federer testimonial per il turismo della Svizzera

Chi meglio del "re del tennis" può raccontare la sua terra, le sue montagne e i suoi laghi

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

In qualità di svizzero doc, Roger Federer, il “re del tennis”, sarà il nuovo volto di Svizzera Turismo. Chi meglio di lui può raccontare la sua terra, le sue montagne, i suoi laghi. Tra un torneo e l’altro, Roger torna sempre alla base, a Wollerau, nel Canton Svitto.

Nato a Basilea, Federer non ha mai nascosto il suo forte legame con il suo Paese d’origine, benché il lavoro che svolge lo porti a essere un po’ un cittadino del mondo.

“Ho sempre avuto la sensazione di rappresentare la Svizzera”, ha dichiarato Roger nella videointervista (in inglese) rilasciata a Martin Nydegger, Ceo di Svizzera Turismo. “Non solo alle Olimpiadi o nelle competizioni a squadre dove si sente dire «Game, Switzerland» o si vede la bandiera svizzera. Ovunque si pronunci il mio nome, per me c’è sempre una bandiera svizzera collegata. Sono stato molto orgoglioso di farlo nei 22 anni che mi hanno visto on tour. Mi sono sempre sentito come un ambasciatore del Paese. Molte persone mi hanno sempre detto che, oltre al cioccolato e alle montagne, la gente si rifà sempre a me dicendo «Oh, vieni dalla Svizzera, come Roger Federer!». Fare questo passo è stato logico per me”.

Roger è innamorato della montagna svizzera da sempre. “Da bambino i miei genitori mi hanno portato ovunque in Svizzera, erano dei grandi escursionisti. Ricordo l’Appenzello, ci andavamo spesso. Poi a sciare. Poiché eravamo di Basilea, non andavamo sempre in un posto specifico, perché avevamo il «Fasnacht», il grande carnevale svizzero, e quindi ogni anno andavamo in una località sciistica diversa”.

L’esperienza internazionale di Federer potrà contribuire anche migliorare sempre più l’offerta turistica della Svizzera. “Ovviamente non abbiamo enormi metropoli come Parigi, New York o Londra”, ha ricordato. “Credo che quando si viene in Svizzera lo si fa per la bellezza della sua natura, i suoi laghi, le sue montagne, i suoi fiumi, il suo paesaggio e i suoi luoghi incantati, per quanto è pulita e perché tutto funziona alla perfezione: i treni arrivano in orario e poi è piccola, quindi puoi girarla tutta in poco tempo.

In più, ogni mezz’ora d’auto si incontra un accento diverso o persino una lingua diversa: francese, italiano, svizzero tedesco con tutte le sue varianti e romancio. Credo sia un Paese davvero vario e interessante… Spesso mi chiedono «Qual è il tuo luogo preferito?», «Qual è il tuo Paese preferito?», «Qual è la tua città preferita?». Alla fine rispondo sempre che il posto che preferisco è la Svizzera e il cibo che preferisco è quello svizzero, semplicemente perché è ciò che mi manca e che mi piace di più”.

Associare il suo volto alla Svizzera per Federer è stato quindi normale. “Ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare una campagna mondiale per poter invitare le persone a venire in Svizzera e sottolineare la sua bellezza, perché sono così orgoglioso di venire da qui. Quindi non ho dovuto pensarci molto. Inoltre per me era importante dare in beneficenza tutto il denaro… utilizzarlo per una buona causa, e infatti costruiremo spazi giochi qui in Svizzera. Anche questo era un aspetto importante, in un certo senso. Lo faccio gratuitamente e la cosa non potrebbe rendermi più felice, perché sono semplicemente molto orgoglioso di essere un ambasciatore per questo Paese”.