El Nido: tra i posti più suggestivi del mondo

EL Nido è una piccola perla da scoprire delle Filippine, un posto che però va assolutamente visitato rispettando il prezioso ambiente circostante

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Fino a qualche anno fa era un luogo lontanissimo, difficile da raggiungere, privo di strutture ad alterare il paesaggio e frequentato da qualche backpacker in cerca di un piccolo paradiso personale a basso costo. Oggi le cose sono un po’ cambiate: in alcuni punti ci sono tantissimi alloggi costruiti a ridosso della spiaggia, bar con happy hour, negozi, ristoranti con cucine provenienti da tutto il mondo e turisti, moltissimi turisti.

Tutte situazioni che in qualche maniera hanno un po’ modificato l’aspetto originale di El Nido, ma sul quale si sta lavorando duramente al fine di preservare la sua importanza e bellezza. Vi basti pensare che Palawan, la magnifica isola in cui sorge El Nido, è spesso indicata come una delle Capitali mondiali per l’ecoturismo e per i viaggi nella natura.

Nonostante l’aumento del turismo e la costruzione un po’ scellerata di strutture per gli ospiti, questo straordinario luogo delle Filippine riesce ancora a mantenere quella che è la sua natura, ovvero essere uno dei posti più suggestivi del mondo. Un posto da visitare con rispetto, ma che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire.

El Nido, informazioni utili

El Nido è una piccola cittadina che sorge all’estremo Nord dell’isola di Palawan e che si affaccia sulle inquantificabili meraviglie dell’arcipelago di Bacuit. Una realtà che a vederla pare quasi dipinta da un pittore, perché si sviluppa tra sfavillanti montagne color verde smeraldo che si mescolano a rocce scure a picco sul mare che, a loro volta, si affacciano su un’acqua che è in grado di farci ammirare tutte le possibili sfumature del blu.

El Nido, Filippine
Fonte: iStock
Un angolo di El Nido

Da queste parti vivono circa 30.000 persone e, proprio con lo scopo di preservare la magnifica area, vengono spesso introdotte nuove norme per regolamentare le diverse escursioni possibili. Non vi possiamo perciò dare informazioni precise su questo argomento, perché l’unico vero modo per ottenerle è scoprirlo sul posto. Sappiate, tuttavia, che per le varie gite in barca potrebbe essere previsto un numero massimo di visitatori giornalieri, un divieto di visitare due posti nello stesso giorno, e che potrebbe essere necessario pagare anche delle piccole tasse ambientali.

Cosa fare

A El Nido si viene essenzialmente per tre cose: il mare, le spiagge e la natura circostante. Questa cittadina, infatti, deve essere considerata come un punto di partenza per ammirare le meraviglie della zona, che per fortuna mantengono ancora gran parte della loro bellezza autentica.

Quello che si sviluppa nei dintorni di El Nido è un’ecosistema unico non solo per biodiversità, ma anche per conformazione geografica: sembra un territorio finto per la bellezza da cartolina.

Le spiagge da visitare in autonomia

Nei pressi di El Nido prendono vita delle spiagge meravigliose che si possono vistare in autonomia. Cò non toglie che, visti i cambiamenti di regolamentazione repentini, le cose potrebbero essere diverse nel momento in cui ci arriverete. Straordinarie, per esempio, sono 7 Commando Beach e  Ipil Beach che si possono raggiungere affittando un kayak, oppure partecipando ad un tour con barca privata.

Il tempo per attraccarvi è di circa mezza giornata (in kayak), ma una volta arrivati troverete di fronte a voi una distesa di sabbia bianca come la neve lambita da un’acqua limpidissima, sulla quale si specchia una vera e propria corona di palme.

Noleggiando uno scooter, si possono invece ammirare due bellissime spiagge gemelle: Nacpan e Caitang. La prima è senza ombra di dubbio un incanto: è insolitamente molto ampia e lunga chilometri. Da qui, inoltre, è possibile arrivare senza troppi problemi persino presso le cascate di Pasadena Nagkalit – Kalit. O meglio, ci vogliono circa 45 minuti a piedi nella giungla incontaminata, ma la fatica verrà ripagata da un freschissimo tuffo nel laghetto creato della cascata.

Nacpan Beach, Filippine
Fonte: iStock
Veduta aerea di Nacpan Beach

I luoghi che si possono visitare con le escursioni organizzate

Le varie (e magnifiche) escursioni organizzate che partono dal El Nido conducono alla scoperta di angoli incontaminati e di pura bellezza. Uno di questi è la Small Lagoon, una piccola laguna che pare protetta da alte pareti di roccia ricoperte da una fitta vegetazione.

C’è poi la Big Lagoon che si può raggiungere attraversando uno stretto canale d’acqua cristallina che si rivela un vero e proprio preziosissimo gioiello di natura.

Un’altra tappa che si può fare con le escursioni organizzate è Entalula Island con la sua spiaggia: è ritenuta la migliore di El Nido e persino di tutto l’arcipelago Bacuit. Ma non c’è da sorprendersi, perché quello che vi ritroverete di fronte è una striscia di sabbia bianca sovrastata da una enorme roccia striata.

Assai suggestivo è anche Pinagbuyutan Island, un gigantesco pinnacolo naturale che fa da guardia a un’altra spiaggia davvero emozionante. Poi ancora Snake Island, così chiamata perché qui, con la bassa marea, emerge una lingua di sabbia a forma di serpente.

I diversi tour in partenza da El Nido portano anche alla scoperta di Hidden Beach che, come dice il nome stesso, è una caletta nascosta e alla quale si può accedere solo dopo essersi tuffati in acqua. Da qui si attraversa poi un tratto che regala uno degli scenari più suggestivi di El Nido: il passaggio in barca nel canale che separa le isole di Tapiutan e Matinloc, con direzione Star Beach, dove con un po’ di fortuna si possono avvistare anche delle tartarughe, e Talisay Beach, sormontata da rocce grandissime e altamente sorprendenti.

Infine Cadlao Island  con le sue preziose spiagge nascoste, forse meno suggestive di altre, ma assolutamente interessanti da esplorare.

Cosa sapere prima di partire

El Nido è caratterizzata da un clima tropicale-equatoriale con temperature che oscillano tra i +25 ed i +40 gradi durante tutto il corso dell’anno con un alto tasso di umidità. La stagione secca va da dicembre ad aprile, mentre quella delle piogge da maggio a novembre.

I cittadini italiani che vogliano soggiornare nel Paese per meno di 30 giorni non necessitano dell’ottenimento di un visto presso le rappresentanza filippine, poiché può essere ottenuto in maniera gratuita una volta arrivati in aeroporto. Infine, sappiate che per entrare nelle Filippine è necessario esibire il biglietto aereo di ritorno in Italia o di uscita dal Paese.

Entalula Island, Filippine
Fonte: iStock
Veduta di Entalula Island con la sua spiaggia