Spesso si fa confusione tra i diversi modi di indicare il turismo attento all’ambiente e alla cultura locale: turismo responsabile o slow tourism? È importante sottolineare prima di tutto che il turismo responsabile è un tipo di turismo che si identifica con una particolare attenzione all’ecologia, alla tutela dell’ambiente e alla scoperta della cultura locale. Un turismo in cui chi viaggia è responsabile delle proprie azioni e delle conseguenze che queste hanno sull’ambiente. Slow Tourism invece si identifica con un movimento, una vera e propria associazione che promuove in Italia e in altri paesi del mondo il turismo lento, quindi a emissioni ridotte e attento all’ambiente.
Queste modalità di viaggio che si identificano con il cicloturismo, il trekking e le escursioni, il birdwatching e le ippovie, è in costante crescita non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Il turismo lento e quindi responsabile fa parte di un processo di sensibilizzazione molto più ampio che è stato fatto negli ultimi anni attraverso campagne, progetti e scelte strategiche dei diversi paesi del mondo. Un esempio è il rapporto realizzato dalla Fondazione Univerde che conferma una propensione sempre maggiore degli italiani alle tematiche green e un’attenzione alla provenienza del cibo, alla gestione delle strutture e all’impatto che hanno sull’ambiente. Allo stesso tempo, importanti destinazioni turistiche mondiali come il Costa Rica, il Belize, il Kenya, l’Austria e la Slovenia hanno puntato molto nel corso degli anni sullo sviluppo del turismo responsabile e per così dire, dello Slow Tourism. In questi paesi infatti sono nati eco-lodge, eco-resort, percorsi e itinerari per bici e mountain bike, sentieri per il trekking e diverse attività che mettono in contatto i visitatori con la natura più selvaggia, tutelandola dal turismo di massa.
I dati dei viaggiatori e le azioni delle destinazioni confermano quindi che questo tipo di turismo è in crescita e lo sarà sempre di più nel corso dei prossimi anni: sicuramente rimane una nicchia rispetto ad altre tipologie di turismo, ma l’attenzione verso l’ambiente coinvolge un numero sempre maggiore di turisti in ogni parte del mondo. Non è un caso infatti che il 2019 sia stato identificato dal MiBACT come l’anno del turismo lento.