Dark tourism: che cosa è e dove farlo

Al fianco delle mete maggiormente in voga è ormai sempre più diffusa la tendenza del dark tourism, che consiste nel visitare luoghi taboo

Città fantasma, scenari di sanguinolente battaglie e tanto altro ancora. Il dark tourism vive di luoghi al limite, taboo, per viaggiatori a caccia di emozioni forti e storie da raccontare.

Al turismo convenzionale va affiancandosi ormai da anni una tipologia di viaggi più “off”, che di certo non coinvolge le grandi masse di visitatori. Se visitare le grandi capitali e le isole più in voga rappresenta un obbligo per ogni viaggiatore, cresce la tendenza a voler andare oltre le classiche proposte in vetrina. È qui che entra in gioco il dark tourism, per ritrovarsi in località che il mondo considera taboo, arricchendo incredibilmente il proprio bagagliaio d’esperienze, provando qualche reale brivido e soprattutto tornando a casa con un carico incredibile di storie da raccontare.

Accettando di visitare luoghi del genere, ci si ritroverà in ambienti ricchi di storia, alcuni dei quali potrebbero essere stati al centro di eventi drammatici, che ancora oggi hanno un certo impatto sulla comunità circostante. Qualora fosse consentito mettervi piede, sarà necessario farlo con grande rispetto. Il vero prezzo da pagare per il dark tourism è rappresentato dalla necessità di dar sfoggio di tutta la propria umanità, mentre si è sul luogo e quando, probabilmente, lo si descriverà sui propri social con foto e video.

Pripryat - Chernobyl

Tra i luoghi taboo da poter visitare, approfittando del recente via libera del governo, vi è Pripyat, città fantasma che 33 anni fa, nel 1986, venne travolta dal disastro di Chernobyl. L’Ucraina non si è mai ripresa da quella tragedia, che ha trascinato i suoi effetti per anni. Oggi è possibile mettervi piede per un breve lasso di tempo, esclusivamente accompagnati da una guida, restando nell’area del reattore esploso.

Chi non ha nella propria ampia lista di mete da visitare l’Irlanda. Da sempre considerata terra ricca di storie fantastiche, di creature fiabesche e leggendarie, così come di agghiaccianti fatti storici e luoghi maledetti. Organizzando il proprio itinerario si potrebbe decidere di mettere piede nella zona di County Offaly, visitando il Leap Castle. Le sue origini affondano le radici nel XIII secolo e la sua cappella fece da sfondo a un sanguinolento omicidio, che da allora le diede il nome di bloody chapel (cappella insanguinata). All’epoca dei fatti la cappella era colma, con il prete intento a dire messa. Un uomo fece però irruzione, armato, dirigendosi proprio verso il prelato. Con feroce rabbia lo attaccò e trafisse con la sua spada, trucidandolo in pochi secondi. La gente scappò terrorizzata, raccontando a tutti di come il prete fosse stato ucciso da suo fratello. Il castello è però ricco di storie dell’orrore e ancora oggi si racconta di spiriti che ne infestano le stanze. Il tour consentirà inoltre di mettere piede nei sotterranei, parte dei quali scoperta soltanto dopo la ristrutturazione, con conseguente rinvenimento di resti umani e picche insanguinate.

Leap Castle - Irlanda

Molto spesso il dark tourism si intreccia a luoghi di grande rilevanza storica. Un chiaro esempio è dato dagli scenari che hanno fatto da sfondo a celebri battaglie. Tenere vita la fiamma della storia, facendo in modo che le nuove generazioni apprendano dagli eventi passati, può evitare che certe immani tragedie tornino a ripetersi. Nessuno vorrebbe rivivere l’incubo della battaglia di Somme (Francia), una delle più cruente della Prima Guerra Mondiale. Essa vide schierarsi gli uni contro gli altri soldati dell’Alleanza e dell’esercito tedesco, per un totale di più di un milione di uomini feriti o rimasti privi di vita su quel terreno.

Cimitero Battaglia di Somme

Luoghi dunque che nessuna agenzia di viaggio vi consiglierà mai, ma che vantano un effetto quasi catartico se vissuti con il giusto spirito. Mettere piede nell’Ossario di Sedlec, nella Repubblica Ceca, richiede infatti grande rispetto. Prima di scattare una foto prendiamoci il tempo di capire davvero dove ci si trova e da cosa si è circondati. Al suo interno sono custoditi da 40mila a 70mila scheletri, molti dei quali assemblati in pose artistiche, quasi a voler esorcizzare la morte. Se siete pronti per tutto questo, allora buon viaggio.

Ossario di Sedlec