Ecco perché non si dovrebbe volare il giorno dopo un appuntamento dal dentista

Un viaggio in aereo può provocare diversi problemi ai denti, scopriamo di cosa si tratta e perché volare dopo essere andati dal dentista sarebbe da evitare

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Virginia Leoni

Giornalista, content editor e blogger

Ha trasformato la sua passione in lavoro.

Dovete salire su un aereo e volare ma siete stati dal dentista il giorno prima? Se potete evitate. Nulla di grave, naturalmente, ma ci sono dei casi in cui si potrebbe percepire dolore. Oltre al fatto che, dopo essere sottoposti a qualche intervento, non si è mai particolarmente in forma. Ma cosa succede? Il dolore dentale può essere causato dall’altitudine e dalla variazione di pressione e può essere strettamente correlato a impianti dentali e otturazioni.

Quella di non volare dopo essere stati sottoposti a piccoli interventi dal dentista non è una regola assoluta, ma potrebbe essere una buona norma se si possono programmare le sedute mediche per i denti e i viaggi.

Dopo il dentista meglio non volare, ecco perché

Quando si vola si devono affrontare diversi cambiamenti di pressione e le loro conseguenze. Basti pensare alle orecchie e al fastidio che si può provare quando si tappano. Lo stesso può accadere con i denti, infatti possono provocare la formazione di sacche di gas all’interno delle aree sottoposte ad otturazioni per curare le carie. La conseguenza? Forti dolori e grande pressione per le gengive.

Ovviamente non capita sempre, quindi potrebbe anche succedere di essere “immuni”, però se così non fosse, e se non si hanno antidolorifici con sé, questo potrebbe rendere il volo un vero e proprio incubo. Soprattutto se molto lungo.

Anche le otturazioni provvisorie potrebbero causare dei fastidi se accoppiate con i cambi di pressione, quindi – in generale – la soluzione migliore sarebbe quella di programmare un viaggio solamente qualche settimana dopo la seduta dal dentista, per evitare di incappare in queste problematiche.

A quanto pare gli impianti non temono problematiche durante il volo, ma possono creare fastidi. Un metodo per evitarli durante il decollo e l’atterraggio è quello di masticare qualcosa. Inoltre, anche le gengive possono essere interessate a fastidi durante il volo, se sensibili o infiammate.

Aeroodontalgia, di che cosa si tratta

L’aeroodontalgia, o barodontalgia, è un mal di denti che viene associato al cambio di pressione, lo possono lamentare coloro che viaggiano su un aereo, ma anche chi fa immersioni. Spesso sono associati ad altre problematiche dentali, come carie o otturazioni che si sono allentate. La conseguenza è la formazione di sacche d’aria che, a causa dei cambi di pressione che avvengono durante un volo, possono espandersi o contrarsi. E causare fastidi o dolori.

Cosa fare per evitare queste problematiche? Prima di viaggiare è bene prenotare una visita dal dentista, o chiedergli un consiglio, fermo restando il fatto che sarebbe meglio evitare di volare subito dopo un intervento.

Se non si può fare a meno di volare si possono seguire alcuni consigli. Come quello di assumere un antidolorifico prima di partire, su consiglio del proprio medico. Questo ci permette di salire sull’aereo con l’effetto del farmaco già attivo.

Sarebbe bene evitare bevande o cibi troppo caldi o freddi, perché gli sbalzi di temperatura potrebbero causare ulteriori fastidi. La cosa migliore da fare, comunque, è sempre quella di bere acqua a temperatura ambiente.
Ovviamente non si deve avere nessun timore, ma è sempre bene essere consapevoli di quello che potrebbe accadere e, se si hanno delle preoccupazioni, confrontarsi con il proprio dentista.