Come diventare skipper di professione

Tutti i corsi, le esperienze, le attrezzature e i passaggi burocratici necessari da conoscere per come diventare skipper, l'ufficiale di navigazione delle piccole imbarcazioni a motore o a vela

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Priscilla Piazza

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Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

Pubblicato: 8 Agosto 2024 14:00

Andar per mare è affascinante, trasmette libertà e senso di infinito: ma guidare un’imbarcazione non è per tutti, o meglio, è una pratica che va fatta solo con cognizione di causa, dopo aver partecipato a un corso ufficiale, preso una licenza e aver letteralmente imparato a destreggiare il mezzo di trasporto.

Tra le varie figure, lo skipper è l’ufficiale di navigazione di piccole imbarcazioni da diporto a motore e o vela. Lo skipper è una figura professionale con varie responsabilità, tra cui la conduzione del mezzo, ciò che riguarda gestione, organizzazione, manutenzione, sicurezza, rapporti con l’equipaggio, con autorità marittima, con gli ospiti dell’unità e con l’armatore. Ma come si diventa skipper? Ecco gli step da seguire.

Diventare skipper, ecco come

Per divenire skipper è necessario essere maggiorenni edessere in possesso del diploma di scuola superiore, meglio ancora se presso un istituto tecnico nautico, poiché questo vi permetterà di avere già con voi la maggior parte dei requisiti necessari.

Per diventare skipper e lavorare conducendo un piccolo yacht, portando clienti in viaggi che spaziano dal mar Adriatico alle spiagge più belle dei Caraibi, dovrete avere essenzialmente la patente nautica. Esistono vari tipi di patente nautica, quelle con limite entro o oltre le 12 miglia dalla costa, e riservate o non alle barche a motore. Per diventare skipper è consigliato prendere la patente nautica senza limiti di miglia e valida per barche sia a motore, che a vela.

Skipper, barca a vela
Fonte: iStock
Uno skipper alla guida di una barca

Altro passaggio fondamentale è quello di aver frequentato con esito finale positivo dei corsi: antincendio di base, sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità sociali (PSSR), primo soccorso elementare, marittimo abilitato ai mezzi di salvataggio (MAMS), Global marittime destress safety system (GMDSS) e corso lettura e utilizzo radar. Sembrano molti, ma spesso corsi ed esami si svolgono tutti insieme e completarli è più facile di quel che può apparire a prima vista. Fatti i corsi, è possibile per gli aspiranti skipper accedere all’esame teorico/pratico che si svolge presso le capitanerie di porto e gli uffici circondariali marittimi.

Una volta superato l’esame, bisognerà invece provvedere al periodo di addestramento obbligatorio. Bisognerà infatti accumulare un totale di 36 mesi di navigazione, comprensivi di almeno 24 su navi e imbarcazioni da diporto, e assumere durante questo “tirocinio” la qualifica di mozzo o di ufficiale di navigazione da diporto. Spesso corsi e addestramento si possono svolgere presso le varie sezioni locali della Lega Navale Italiana, o presso altre associazioni e leghe di navigazione, aiutandovi cosi a ridurre i costi complessivi dei vari corsi.

Infine, per divenire uno skipper bisognerà prendere la licenza iscrivendosi al registro di Gente Di Mare nella prima categoria. Per l’iscrizione nell’ elenco bisognerà avere alcuni requisiti, tra cui essere cittadino Europeo e residente nello stato in cui si fa l’esame; non aver subito condanne, ed avere l’idoneità fisica certificata da un medico, unitamente alla certificazione a.s.l. di aver fatto la vaccinazione antitetanica, in corso di validità.

I compiti dello skipper

Su piccole imbarcazioni come una barca a vela, i compiti di uno skipper non sono comunque altrettanto irrilevanti, anzi. Se siete degli skipper di barca a vela non solo dovrete occuparvi di condurre l’imbarcazione stessa, ma prendervi cura di tanti altri aspetti.

Come skipper, ad esempio, sarete chiamati a tenere sempre d’occhio le condizioni meteorologiche prima di un viaggio, ma anche durante il vostro tragitto e a saper affrontare questo tipo di cambiamenti, spesso bruschi e improvvisi. Inoltre, dovrete conoscere e rispettare non solo le normative nautiche italiane ma anche quelle dei territori che eventualmente attraverserete nel corso del vostro viaggio. In più, dovrete anche gestire tutta una serie di aspetti burocratici e organizzativi, tra cui la cambusa (ovvero la dispensa a bordo). Un consiglio in più? Siate cortesi con i passeggeri, a volte le tensioni maggiori avvengono tra equipaggio e viaggiatori.

Quanto costa un corso da skipper e quanto si guadagna

Ma quanto costa diventare skipper? Dare una risposta esaustiva e definitiva a questa domanda non è semplice perché i corsi di formazione per skipper variano da regione in regione, ma indicativamente possiamo dire che bisogna avere a disposizione – qualora si avesse il sogno nel cassetto di diventare skipper di professione – un budget che può variare dalle 700,00 alle 2.000 euro.

Invece, una volta divenuti skipper professionisti, quanto è possibile guadagnare al mese facendo questo mestiere per mare?

Le entrate di uno skipper possono variare davvero molto in un anno e di mese in mese, questo perché dipendono strettamente non solo dal numero di giorni in cui si lavora, ma anche da quanti passeggeri ci sono a bordo, dal tipo di imbarcazione condotta e dal tipo stesso di viaggio e crociera.

In genere, però, possiamo affermare che uno skipper che presta servizio solo esclusivamente in alta stagione, quindi per 12 settimane durante l’estate, guadagnerà meno di chi affronta il lavoro durante tutto l’anno. Per la conduzione di una barca a vela di dimensioni medio-piccole, uno skipper può arrivare a guadagnare dalle mille alle 1.500 euro a settimana, mentre se si è alla guida di una barca di maggiori dimensioni si può arrivare a un guadagno settimanale di anche 2.000 euro.