A Firenze, il Giardino di Boboli e le sue meraviglie

Molto più di un parco cittadino, un vero e proprio museo a cielo aperto che abbraccia Palazzo Pitti

Meraviglioso Parco storico della città di Firenze, il Giardino di Boboli è un vero e proprio museo a cielo aperto che abbraccia Palazzo Pitti, tra i più grandi esempi architettonici del capoluogo toscano.

Giardino monumentale da percorrere in minimo tre ore, Boboli è un suggestivo intreccio di sculture, fontane, antichi lecci, stupendo in tutte le stagioni, il cui prototipo originale ispirò Versailles e molti dei giardini reali d’Europa.

Ideato e sviluppato nell’arco di quattro secoli, dal Quattrocento al Novecento, occupa un’area di 45.000 metri quadri ed è suddiviso in affascinanti zone tutte da scoprire e ammirare a partire dalla Fontana del Carciofo, con basamento ottagonale con giglio bronzeo, l’ampio Anfiteatro al cui centro si erge l’obelisco proveniente da Luxor qui collocato nel 1789, la Fontana del Nettuno e la scultura dedicata all’Abbondanza a opera del Giambologna.

Di sicuro fascino è poi il Viottolone, ampio viale in discesa circondato da due filari di cipressi e statue poste nei pressi degli incroci con i tre viali trasversali. Al centro dell’oasi dell’Isolotto spicca la fontana dell’Oceano del Giambologna, circondato da tre sculture ispirate al Gange, il Nilo e l’Eufrate. Dall’acqua emergono anche Perseo in groppa al suo cavallo e Andromeda ancorata alla pietra.

Altra chicca è il Prato del Cavaliere, una delle aree più elevate di Boboli, in posizione panoramica sui bastioni ideati da Michelangelo. Oltre all’incantevole panorama su Firenze, da ammirare sono anche la Fontana delle Scimmie e le statue di Flora giovane e Giove.

Gioiello architettonico è poi la Kaffeehaus, settecentesco padiglione in stile rococò voluto dai Lorena per sorseggiare il caffè dinanzi a una vista mozzafiato.

Ma non basta. Una delle zone più ammirate del Giardino è la Grotta Grande, o Grotta del Buontalenti, iniziata dal Vasari e terminata nel 1593 da Bernardo Buontalenti. L’antro artificiale è un autentico capolavoro manierista con concrezioni spugnose che riproducono stalattiti e stalagmiti, statue e tre preziose stanze ricche di elementi pittorici e architettonici dal valore inestimabile come la Fontana di Venere.

La collezione botanica vanta inoltre specie e varietà altrove disperse. Il 19 gennaio il parco monumentale è tornato nuovamente accessibile al pubblico e le temperature invernali non hanno certo scoraggiato i visitatori dal godere di cotante meraviglia.