Varsavia, la capitale della Polonia, è una città davvero speciale. Si trova nella zona centrorientale del Paese, di cui è la metropoli più importante ed estesa, e vede la presenza di un fiume, la Vistola, che allieta non poco le giornate di abitanti e turisti.
Varsavia è stata distrutta quasi per la sua totalità durante la seconda guerra mondiale, risultando capace di risorgere come una fenice, a fronte di una ricostruzione pressoché totale. Il progetto, che ha registrato un’edificazione complessiva dell’85 %, ha portato al ripristino dei monumenti di maggior valore, sulla base delle foto dell’epoca e di dipinti come quelli del Canaletto. Oggi ti portiamo alla scoperta più che di Varsavia città – dove ti consigliamo comunque di fare una tappa – dei suoi dintorni, altrettanto interessanti.
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A Zelazola Wola, nella casa natale di Chopin
Se c’è un uomo il cui nome fa battere i cuori e più di tutti è simbolo dell’animo polacco, non ci sono dubbi, questo è Fryderyk Chopin. Non lontano da Varsavia, a meno di un’ora di strada, si trova la sua casa natale, situata a Zelazola Wola. L’edificio, austero e con una nota malinconica che richiama le note del pianista e compositore, ammalia fin da subito per il contesto naturalistico in cui è immerso, verdeggiante e meraviglioso. Al suo interno è stata ripresa l’ambientazione tipica del XIX secolo: non mancano strumenti musicali, dipinti, mobili dell’epoca, persino alcuni spartiti di Chopin.
C’è poi un dependance di famiglia, dove è stata installata una mostra dedicata al celebre avo. Come accennato, la struttura è immersa nel verde e c’è un parco magnifico. Per un tour ancora più completo, è possibile visitare la chiesa dove Chopin è stato battezzato, quella di Brochow.
Nei laghi della Masuria e nelle sue città
Il secondo itinerario che ti proponiamo è sia culturale che naturalistico e vede al centro la zona dei grandi laghi della Masuria, distante circa due ore d’auto da Varsavia. Non mancano i tour guidati, con tante attività tra cui scegliere. Ne sono un esempio le gite in canoa lungo il fiume Krutyn, pittoresche come non mai (e quindi poco avventurose: non si tratta, infatti, di rafting).
Particolarmente interessante, questa volta più da un punto di vista storico, la Tana dei Lupi o Wolf’s Lair, una delle sedi militari più celebri della Seconda Guerra Mondiale, resa famosa per via del fatto che Adolf Hitler in persona vi ha soggiornato durante la guerra per circa 800 giorni.
Impossibile poi non fare una tappa a Olsztyn, il capoluogo della regione il cui nome completo è Varmia e Masuria: il sito turistico più prezioso per via della splendida Città Vecchia. Qui si trovano il Municipio e il Castello Gotico dove ha dimorato l’astronomo più celebre di tutti i tempi: parliamo di Nicolò Copernico, che vi ha trascorso gli anni che vanno dal 1516 al 1521. Non possiamo non citare il grazioso borgo di Mikolajki, con il suo porticciolo da cui è possibile arrivare fino al lago più grande della Polonia: il suo nome è Sniardwy e ti farà restare a bocca aperta con la sua imponenza.
Palazzo di Nieborow, celebrazione dell’antico splendore dell’aristocrazia polacca
Situato a circa un’ora d’auto da Varsavia, questo splendido palazzo rappresenta una delle rare costruzioni sopravvissute alle distruzioni del secondo conflitto mondiale. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi – pare risalgano addirittura al XII secolo – quando qui si trovava un villaggio di dimensioni contenute composto da un edificio in legno e da una chiesa.
Nel Seicento la struttura è stata ulteriormente rimaneggiata, partendo dalla base in legno, utilizzata come fondamenta del palazzo attuale, a sua volta diventato la dimora di varie famiglie dell’aristocrazia. Note: all’interno è possibile ammirare una collezione di dipinti di pregio; meravigliosi i giardini situati all’esterno, che meritano anch’essi una visita, ricordando lo splendore delle più illustri corti dell’Europa Orientale.
Palazzo di Wilanow, simbolo di resilienza
Come abbiamo avuto modo di vedere – ma potrebbe capitare ancora di soffermarci ancora su questo aspetto – la Polonia è stata oggetto di devastazioni importanti, specialmente nel corso del secondo conflitto mondiale.
Non è questo, però, il caso del Palazzo di Wilanow, tra i più importanti della nazione nonché uno dei pochi a essere scampati alla barbarie. Situato a soli 20 minuti da Varsavia, l’edificio è stato edificato nel Seicento in onore a re Jan III Sobieski, per poi essere ampliato ulteriormente dai sovrani successivi: ha quindi tutti i tratti di una residenza reale. Lo stile è un mix tra barocco europeo e architettura polacca tradizionale; simboleggia alla perfezione un’epoca di gloria e di rinnovamento, ma anche di opulenza, come testimoniano gli interni lussuosi e il giardino di ampie dimensioni.
A Radom, per un’immersione nel classicismo
A circa due ore da Varsavia si trova Radom, una città che visitare è un vero piacere. Oltre che in auto, è possibile raggiungerla comodamente in treno. L’impianto urbanistico è di origine medievale, così come i diversi monumenti e chiese dal fascino senza tempo: ne è un esempio la splendida cattedrale della Benedetta Vergine Maria.
Non da meno il parco Kosciuszki, da cui si arriva a palazzo Sandomierski, realizzato da uno degli interpreti italiani del Classicismo, Antonio Corazzi. Un altro sito monumentale che vale la pena visitare è palazzo Deskurow, anch’esso esempio del Classicismo, a cui va aggiunto il museo Jacek Malczewski, che contiene una collezione delle opere del celebre pittore, tra i più esimi rappresentanti del simbolismo poalcco.
Bialystok, nel cuore boscoso della Polonia
L’ultima gita nei dintorni di Varsavia su cui portiamo la tua attenzione vede al centro la graziosa città di Bialystok, situata a circa due ore da Varsavia, nota per essere la località più boscosa dell’intera Polonia. Per lo spostamento puoi avvalerti, oltre che dell’auto, del treno.
Ti consigliamo di visitare in primo luogo il museo storico, che racconta con sapienza la storia della città, così da avere un’idea esaustiva di dove sei capitato. Potrai poi proseguire alla scoperta di palazzo Branicki, della cattedrale in stile neogotico e dell’Alfons Karny Museum, dove sono state conservate le statue in bronzo e granito del celebre scultore polacco vissuto nel XX secolo.