Un vero e proprio miracolo turistico: la città spagnola studiata all’università

Oggi è una meta turistica molto amata, ma solo qualche decennio fa nessuno l'avrebbe mai potuto immaginare: ecco perché all'università studiano questa città

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Da città strettamente legata all’attività industriale a miracolo turistico: Bilbao ha vissuto una trasformazione incredibile, che le ha permesso di risollevarsi da un periodo davvero molto difficile, ritrovando così le forze per uscire dalla crisi che l’aveva colpita. E lo ha fatto con un progetto di rigenerazione urbana che ha stravolto l’aspetto della città spagnola, dandole un’opportunità insperata. Oggi questa celebre meta turistica è diventata un caso di studio all’università, proprio per la sua capacità di cambiare volto nel momento più opportuno.

Bilbao, una città studiata all’università

Facciamo un piccolo passo indietro. Fondata nel ‘300 lungo le sponde del fiume Nervion, a poca distanza dal punto in cui quest’ultimo sfocia nell’oceano Atlantico, la città di Bilbao era inizialmente dedita soltanto al commercio marittimo. Qualche secolo più tardi, con l’installazione di fabbriche e altiforni, la sua attività economica si spostò sul versante metallurgico, mantenendo un’importante attività nell’industria navale.

Essendosi focalizzata su un ristretto ambito, la crisi industriale del 1975 si abbatté duramente sulla popolazione: ben il 30% dei lavoratori rimase disoccupato, con il panorama urbano di Bilbao caratterizzato da vecchie fabbriche ormai chiuse e fatiscenti. Chi avrebbe mai potuto pensare che, nel giro di pochi anni, la città potesse diventare una delle mete turistiche più apprezzate della Spagna?

Eppure, è proprio ciò che è successo: negli anni ’90, venne attuato un progetto di riqualificazione urbana che permise a Bilbao di trasformarsi in maniera radicale, lasciandosi alle spalle il suo passato industriale (di cui rimangono tracce in alcuni quartieri periferici) e valorizzando il territorio, a partire dalle sponde del fiume. La sua rinascita è considerata oggi un vero e proprio miracolo, tanto che le università di tutto il mondo la studiano per capire in che modo un meticoloso progetto di rigenerazione urbana possa influire sul destino di una città.

Cosa vedere a Bilbao

Girare per le vie di Bilbao è davvero un’esperienza meravigliosa: tante sono le attrazioni che, nel corso di pochi anni, sono andate ad arricchire il patrimonio culturale della città spagnola. Molto suggestivi sono i suoi ponti, tra i primi ad aver dato il via alla trasformazione, in un più vasto progetto di valorizzazione del fiume. Uno particolarmente bello è Puente Calatrava, conosciuto anche come Ponte Zubi Zuri: divenuto icona della “nuova” Bilbao, è stato realizzato dall’archeostar Santiago Calavetra – che ha compiuto opere splendide in città come Dubai e Tenerife. Costituito da un imponente arco che sovrasta la struttura, risplende sotto i raggi del sole ed è veramente meraviglioso.

Il vero simbolo di Bilbao è però il Museo Guggenheim, ospitato all’interno di un edificio che è esso stesso un’opera d’arte. Aperto nel 1997, è stato progettato dall’architetto canadese Frank O. Gehry: è una gigantesca struttura rivestita in titanio, capolavoro del decostruttivismo. Al suo interno, accoglie una collezione permanente di arte moderna e contemporanea, ma anche esposizioni temporanee del XX secolo. Per fare invece un tuffo nel passato, basta andare in esplorazione del centro storico della città. Qui spunta la Cattedrale di Santiago, l’edificio religioso più antico di Bilbao: eretta nel XIV secolo, è una delle tappe del celebre Cammino di Santiago.