Le spiagge migliori di Taormina e dintorni

Taormina è una delle perle della Sicilia, una città ricca di spiagge e località famose in tutto il mondo: scopri quali non devi assolutamente perdere

Taormina e il suo mare sono in assoluto una delle mete più ambite di tutta la Sicilia a livello internazionale. Il suo fascino, anche se in modo completamente diverso, può essere paragonato soltanto a Capri, a Positano, a Portofino oppure, al di fuori dei confini italiani, a Saint Tropez. L’antica Tauromenion greca è una vera e propria terrazza del monte Tauro affacciata sul mar Ionio, le cui acque furono solcate per la prima volta dai Greci, nel 735 a.C., e poi dagli altri antichi navigatori del Mediterraneo. Come per il resto della Sicilia, nel corso dei secoli Taormina ha visto sfilare popoli e culture, eserciti e potenti, commercianti e artisti provenienti da tutto il Mediterraneo e l’Europa intera. Dal 212 a.C. Roma, poi i Bizantini e gli Arabi per oltre un secolo; i Normanni e gli Svevi, gli Aragonesi, lo splendore rinascimentale e poi illuminista, fino ai Borboni e all’unità d’Italia.

Per le sue bellezze storiche e naturali la fama turistica di Taormina, che sembra davvero sospesa tra rocce e mare, comincia con il Gran Tour settecentesco diventando ben presto meta privilegiata di letterati e intellettuali provenienti da tutta Europa: da Goethe a D.H. Lawrence, da Truman Capote a Jean Cocteau; da Salvatore Quasimodo, Freud ed Einstein ad Anna Achmatova, ad Ava Gardner, a Liz Taylor, a Greta Garbo. Partiamo dunque alla scoperta delle spiagge più belle di Taormina e dintorni, un viaggio che avrà necessariamente come tappa finale la visita delle meraviglie storiche di Taormina, con tutto il suo fascino mondano e al tempo stesso antico e marino.

La spiaggia no stress di Mazzeo

A nord di Taormina per cominciare si sviluppa una lunghissima baia che da capo dei Greci, dominato dall’imponente torrione cilindrico del castello di Sant’Alessio Siculo giunge alle spalle di Mazzarò, comprendendo le località di Fondaco Parrino, Mazzeo e Spisone. Qui la spiaggia è ghiaiosa, nonché facilmente raggiungibile sia da Letojanni che da Taormina, anche tramite un ottimo servizio di autobus. La spiaggia di Mazzeo, il tratto iniziale, è la spiaggia di solito meno affollata nei dintorni di Taormina ed è quindi ideale per chi evitare i lidi più affollati. Il fondale roccioso mantiene l’acqua trasparente, mentre l’arenile si mantiene ampio e regolare.

Le rocce parlanti di Spisone

A Spisone la baia tende invece a restringersi. La spiaggia si allunga sotto rocce a strapiombo, mentre dal mare emergono massi che sembrano vivi. Nel tratto finale della baia spuntano scogli e isolotti dai nomi curiosi, come l’isola delle Sirene, che ripara l’omonima e minuscola baia proprio sotto al promontorio roccioso di capo Mazzarò, oppure lo scoglio dello Zio Gennaro, poco più al largo davanti all’isolotto.

La baia incantata di Mazzarò

Questa spiaggia è la preferita dai taorminesi. Questa minuscola baia stretta tra capo Mazzarò e capo Sant’Andrea si raggiunge da Taormina prendendo la scenografica funicolare o scendendo i gradini della scalinata di via Castelluccio. Mazzarò, che un tempo non era che un piccolo borgo di pescatori, ospita oggi alcuni tra gli hotel più esclusivi e i ristoranti migliori di Taormina. La sua spiaggia è decisamente la più elegante di tutto questo tratto di costa messinese. Il fondale di ghiaia e sassolini è bagnato da acqua turchese e cristallina, in cui si celano grotte e suggestivi anfratti marini, da scoprire durante avventurose immersioni subacquee.

Isola Bella: la spiaggia più famosa di tutta la Sicilia

La più famosa, e anche la più fotografata, la spiaggia di Isola Bella si trova ai piedi del monte Tauro proprio di fronte a Taormina. Tutelata dal 1998 all’interno della riserva Naturale omonima. Questa baia racchiusa tra capo Taormina e capo Sant’Andrea è divisa al centro, proprio come fosse la punta centrale del tridente di Poseidone, dalla piccola e magnifica isola Bella. Per raggiungere l’isola bisogna scendere circa un centinaio di gradini, al termine dei quali la fatica viene senza dubbio ripagata da questa splendida spiaggia di ghiaia e ciottoli, in parte attrezzata e in parte libera, incorniciata dagli scogli e riparata dai due alti promontori.

I fondali sono poco profondi, trasparenti e popolati da numerosi pesci di scogliere. Davanti all’isola si allunga un piccolo istmo di sabbia, raggiungibile con la bassa marea oppure guadando l’acqua, che rappresenta sicuramente il punto più ambito della baia dove distendersi a prendere il sole. Grazie al servizio di alcuni barcaroli è possibile inoltre fare il giro della baia e scoprire la grotta Azzurra di capo Sant’Andrea, all’interno della quale si possono ammirare cangianti giochi di luce che riverberano nell’acqua e sulle pareti di roccia viva.

Villagonia: l’abbraccio eterno del mare

Superato capo Taormina e la sua celebre grotta della Conchiglia si sviluppa la lunga baia di Villagonia con la sua ghiaia fine, meta ideale sia degli amanti sia della barca a vela, per le correnti e i venti che invitano a solcare dolcemente il mare, che della movida notturna. Qui infatti si trova Lido Panasia, una delle discoteche più frequentate di Taormina.

La sabbia dorata di Giardini Naxos

Oltre il porticciolo Saia e la sua piccola spiaggia di rocce laviche, situata sotto il profilo della chiesa di Santa Maria Raccomandata, comincia il litorale di sabbia dorata che contraddistingue Giardini Naxos, l’unica tra le spiagge di Taormina a non avere ne’ fondali ghiaiosi ne’ rocce o scogli. Anche qui i fondali sono poco profondi e quindi particolarmente adatti anche ai bambini. Il vivace lungomare di Naxos è inoltre pieno di bar, ristoranti e negozi. La baia di Naxos è chiusa a sud dal suggestivo capo Schisò, con il porto ma soprattutto la sede del parco e museo Archeologico di Naxos. Qui una scultura che riprende le forme della Nike di Samotracia ricorda che lo sbarco dei primi coloni greci sulle coste siciliane. Tra la rigogliosa macchia mediterranea e affascinanti memorie storiche si nasconde infine, proprio sotto al promontorio, un’altra magnifica spiaggia di sabbia fine.

I palazzi medievali di Taormina, i resti romani e le mura arabe

Taormina però non è soltanto spiagge. Il suo centro storico medievale vanta infatti uno straordinario patrimonio artistico e architettonico, a partire da corso Umberto I, arteria principale della cittadina. Il bellissimo palazzo Corvaia risale al X secolo, eretto originariamente dagli Arabi, e oggi ospita il museo delle Arti e Tradizioni. La splendida villa Comunale e i suoi giardini un tempo erano la residenza di Lady Florence Trevelyan, la nobildonna inglese cugina della regina Vittoria e amante del giardinaggio che trasformò l’isola Bella in un lussureggiante giardino botanico.

Lungo le vie si incontrano inoltre numerosi edifici che evocano gli antichi splendori di Taormina. Il trecentesco palazzo Duchi di Santo Stefano, capolavoro assoluto dell’arte gotica siciliana e oggi sede della fondazione dedicata allo scultore messinese Giuseppe Mazzullo (1913-1988); la quattrocentesca casa Cipolla, mirabile esempio di rinascimento siciliano, e casa Cuseni, curiosamente decorata da motivi Arts and Crafts tipicamente anglosassoni. L’odeon romano e la coeva domus di San Pancrazio (I secolo a.C.), e poi i resti dell’antica cinta muraria, eretta dagli Arabi poco prima dell’anno Mille, entro la quale si possono ammirare ancora oggi le imponenti porta Messina e porta Catania.

La chiesa di San Giuseppe e il Duomo di Taormina

La duecentesca torre dell’Orologio si contende piazza IX Aprile, detta anche Piano di Sant’Agostino, con facciata bianco-rosata della barocca chiesa di San Giuseppe. Al suo interno sono da segnalare le lesene in pietra di Siracusa e di Taormina, che rivestono quasi interamente le pareti della chiesa, magnificamente scolpite con motivi floreali e teste di angeli alate, entro cui sono ospitati 8 dipinti con episodi tratti dalla Vita di Gesù e 12 piccoli affreschi con progetti e personaggi biblici. L’imponente castello Arabo, che domina la città dalla rocca del Tauro, un tempo corrispondeva all’acropoli inferiore di Tauromenion (la superiore si trova nell’odierna e vicina Castelmola).

Le simboliche quattro Fontane barocche della città sono invece situate in piazza Duomo, dove appunto si erge la duecentesca chiesa di San Nicola, la chiesa principale di Taormina. La facciata in pietra viva del duomo è impreziosita da tre rosoni rinascimentali in pietra di Siracusa, mentre il portale barocco permette di accedere all’interno, dove è custodito, tra altre opere d’arte, il mirabile Polittico cinquecentesco di Antonello de Saliba, composto di sei tavole inserite in un retablo ligneo (una pala d’altare), che un tempo adornava l’altare dell’ex chiesa di Sant’Agostino.

Il teatro Antico di Taormina

Il monumento più antico di Taormina è, infine, anche quello più importante, quello che da solo vale la visita dell’intera cittadina. Lo straordinario teatro romano, di origine probabilmente greca e risalente al III secolo a.C. Una terrazza scavata nella roccia che ha come sfondo il mar Ionio e l’Etna e che un tempo poteva ospitare circa 10 mila spettatori. Durante il Medioevo alcune strutture del complesso vengono smantellate e utilizzate come materiale di recupero per altre costruzioni. A partire dagli artisti europei del Settecento, che giunsero qui seguendo l’itinerario del Grand Tour, la bellezza del teatro Antico di Taormina ha lasciato senza parole intere generazioni di fronte alla sua bellezza mozzafiato. Oggi il teatro è il fiore all’occhiello delle attività culturali della città e ogni anno ospita numerosi eventi come la cerimonia di premiazione del David di Donatello, concerti, opere liriche e il Taormina Film Fest.