Palazzo Reale di Bangkok: storia, curiosità, info utili

Alla scoperta delle meraviglie del Grand Palace, fusione di arte e spiritualità, simbolo della grandezza della monarchia e dell'affascinante cultura thailandese

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Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Pubblicato: 25 Febbraio 2025 17:53

Simbolo della magnificenza e della cultura della Thailandia, il Palazzo Reale di Bangkok è il monumento più visitato della capitale thailandese. Costruito nel 1782, è stato la residenza ufficiale dei re del Siam (ora Thailandia) per oltre un secolo. Con le sue guglie dorate, i templi finemente decorati e i dettagli architettonici che raccontano secoli di storia, rappresenta tuttora una testimonianza della grandezza della monarchia thailandese e della sua influenza culturale e religiosa. Ogni anno, milioni di visitatori varcano le sue imponenti mura per ammirare la sontuosità dei suoi edifici e immergersi in un’atmosfera che fonde storia, arte e spiritualità.

Il Grand Palace si estende su una superficie di circa 218.000 metri quadrati ed è circondato da mura fortificate che si estendono per 1.900 metri. Il complesso è suddiviso in diverse zone principali, ciascuna con una funzione specifica e caratterizzata da un’architettura peculiare. Passeggiando tra i suoi cortili e le sale regali, è impossibile non lasciarsi incantare dalla raffinatezza degli affreschi, dalle imponenti statue mitologiche che fanno da guardiani agli ingressi e dalla solennità dei luoghi sacri. Ogni angolo del Grand Palace trasuda un’aura di regalità e mistero, facendo di ogni visita un’esperienza indimenticabile per chiunque voglia scoprire il cuore storico della Thailandia.

Storia del Palazzo Reale di Bangkok

La storia del Grand Palace si intreccia profondamente con quella del Regno di Thailandia. La sua fondazione risale al regno di Re Rama I, il fondatore della dinastia Chakri, che dopo la caduta di Ayutthaya, la vecchia capitale, decise di trasferire la nuova capitale del regno sull’isola di Rattanakosin sulla riva orientale del fiume Chao Phraya, nell’area che oggi conosciamo come Bangkok. Con questa mossa strategica desiderava ricreare la magnificenza della vecchia Ayutthaya, consolidare il potere reale e riaffermare il ruolo della Thailandia come potenza politica e religiosa nella regione. Per segnare questo trasferimento, ordinò la costruzione di un nuovo palazzo reale, che divenne noto come il Grand Palace facendone un punto nevralgico del governo e della cultura thailandese.

Il progetto si ispirava alla vecchia residenza reale di Ayutthaya, sia nella disposizione degli edifici che nelle decorazioni architettoniche. Inizialmente, il palazzo era costituito da strutture in legno, ma nel corso degli anni furono sostituite da edifici in muratura più duraturi. Durante il regno di Re Rama III (1824-1851), il complesso subì significative espansioni e ristrutturazioni, con l’aggiunta di nuovi edifici e templi che riflettono l’evoluzione della monarchia e l’apertura della Thailandia al mondo, con influenze architettoniche che spaziano dal neoclassico europeo al tradizionale stile thailandese. ​

Nel 1925, durante il regno di Re Rama VII, la famiglia reale trasferì la propria residenza ufficiale al Dusit Palace, ispirato alle regge europee e situato in una zona più moderna di Bangkok. Nonostante questo trasferimento, il Grand Palace ha mantenuto la sua importanza come sede di cerimonie reali, eventi ufficiali e come simbolo del patrimonio culturale thailandese.

Palazzo Reale Bangkok, Thailandia
Fonte: istock
La Corte Centrale del Palazzo Reale di Bangkok

La Corte Esterna

La Corte Esterna, situata nella parte nord-ovest del complesso, è l’area che i visitatori incontrano per prima entrando nel complesso. Storicamente, questa sezione ospitava uffici governativi, ministeri, la tesoreria reale e la Sala Sahathai Samakhom, utilizzata per ricevimenti ufficiali. Uno degli edifici più notevoli in questa zona è il Phra Thinang Suthaisawan Prasat, la cui architettura combina elementi tradizionali thailandesi con influenze occidentali, utilizzato per cerimonie pubbliche e come sala del trono durante il regno di Re Rama I. Questo spazio, più tranquillo rispetto alla Corte Centrale, offre una panoramica interessante sulla gestione del regno e sulla famiglia reale.​

La Corte Centrale

Cuore del Grand Palace è la Corte Centrale, che ospita tre complessi architettonici che comprendono le principali residenze reali e le sale del trono.

Phra Maha Monthien

Il complesso del Phra Maha Monthien è particolarmente significativo, poiché era la residenza privata del sovrano, oltre che il luogo in cui i re venivano incoronati e dove si svolgevano importanti cerimonie di stato. A partire dall’incoronazione di Re Rama II, tutte le cerimonie di incoronazione reale si sono svolte all’interno di questo complesso. ​

Per questo motivo, è considerato il più importante dell’intero Palazzo Reale, caratterizzato da tetti a più livelli decorati con tegole smaltate e dettagli dorati, simbolo della regalità e della spiritualità thailandese. L’edificio più rappresentativo è il Phra Thinang Amarin Winitchai, la sala del trono che era destinata alle udienze reali, all’accoglienza di ambasciatori stranieri e allo svolgimento di cerimonie di stato. Tutte le strutture sono collegate tra loro, creando un insieme architettonico coeso e armonioso.

Phra Thinang Chakri Maha Prasat

Un altro complesso di rilievo nella Corte Centrale è il Phra Thinang Chakri Maha Prasat, situato tra il Maha Monthien e il Maha Prasat. Costruito durante il regno di Re Rama V è un esempio di stile eclettico, poiché combina elementi europei e thailandesi: la parte inferiore presenta un’architettura tipicamente occidentale, ispirata allo stile rinascimentale italiano, mentre la parte superiore è caratterizzata da tetti spioventi rivestiti di tegole verdi e arancioni, sormontati da guglie dorate (prasat), tipiche delle strutture reali del Siam. L’interno è riccamente decorato con affreschi, sculture e arredi che testimoniano l’influenza europea sull’arte e sulla cultura thailandese dell’epoca.

​La sala del trono del Chakri Maha Prasat veniva utilizzata dai sovrani thai per importanti cerimonie di stato, come l’accreditamento di ambasciatori stranieri e l’accoglienza di delegazioni ufficiali. Nel corso della storia recente questo ambiente lussuoso ha accolto dignitari e capi di stato di fama mondiale, tra cui la Regina Elisabetta II, il Presidente Bill Clinton e Papa Giovanni Paolo II, consolidando così il ruolo di questo edificio come centro delle relazioni diplomatiche della monarchia thailandese.

Phra Thinang Dusit Maha Prasat

Situato nella parte più occidentale della Corte Centrale e risalente al regno di Re Rama I, il Phra Thinang Dusit Maha Prasat è uno dei complessi architettonici più antichi del Palazzo Reale. Considerata un esempio perfetto dell’architettura tradizionale thailandese, la sala del trono Dusit Maha Prasat è un capolavoro in cui ogni dettaglio decorativo è carico di simbolismo. La struttura stessa è concepita per evocare la sacralità del Monte Meru, il centro mitologico dell’universo nella cosmologia buddhista e induista, che riflette la concezione del potere regale come elemento divino.

Il Giardino di Siwalai

Il Giardino di Siwalai, o “Giardino delle Tartarughe”, situato sul lato orientale della corte centrale, rappresenta un’oasi di pace all’interno del complesso. Questa parte del palazzo, costruita dal re Rama V, ha subito diverse modifiche nel corso degli anni ed è ora una miscela affascinante di residenze reali e strutture religiose. Durante la visita, non si può fare a meno di rimanere affascinati dai monumenti dorati, dalle statue colorate e dai tetti variopinti che decorano gli edifici. Oltre a essere un luogo di meditazione e contemplazione, offre una vista incantevole sugli edifici circostanti, rendendolo uno degli angoli più fotografati del complesso.​

Il Phra Thinang Boromphiman è la struttura più grande all’interno del Giardino di Siwalai. Si tratta di una residenza in stile neo-rinascimentale, realizzata a fine Ottocento con la supervisione di architetti europei, caratterizzata da un distintivo tetto a mansarda. Sebbene lo stile architettonico e la decorazione esterna dell’edificio siano in stile occidentale, le decorazioni interne sono in stile thai, testimoniando il desiderio della monarchia di integrarsi con le tradizioni occidentali pur mantenendo un legame forte con la cultura thailandese.

La Corte Interna

La Corte Interna era riservata esclusivamente alla famiglia reale e alle dame di corte. Questa zona, separata dalle altre per garantire la privacy e la sicurezza della famiglia reale, comprendeva residenze, giardini e templi privati. L’accesso alla Corte Interna era strettamente controllato, e solo le persone autorizzate potevano entrarvi. Durante il regno di Rama II, la Corte Interna fu estesa per ospitare le mogli e le consorti reali, che vivevano all’interno del palazzo per tutta la vita, come prevedeva la tradizione, un costume che terminò nel 1932, con la fine della monarchia assoluta. Oggi, alcune parti di quest’area sono aperte al pubblico, offrendo uno sguardo intimo sulla vita quotidiana della corte reale.

Wat Phra Kaew, il tempio del Buddha di Smeraldo
Fonte: istock
Wat Phra Kaew, il tempio del Buddha di Smeraldo, Palazzo Reale di Bangkok

Il Wat Phra Kaew, il tempio del Buddha di Smeraldo

Nel cuore del Grand Palace si trova uno degli edifici più sacri e significativi della Thailandia: il Wat Phra Kaew, il Tempio del Buddha di Smeraldo. Eretto nel 1785, è famoso per ospitare una piccola statua di Buddha scolpita in giada verde, alta circa 75 centimetri, che è considerata un talismano sacro per il Paese. La sua storia è avvolta nel mistero, con racconti che parlano del suo lungo viaggio dall’India alla Cambogia, al Laos, fino a raggiungere la Thailandia.

Il Wat Phra Kaew è un esempio straordinario di architettura thailandese tradizionale, con pareti riccamente decorate da affreschi raffiguranti il Ramakian, l’epopea thailandese ispirata al Ramayana indiano, che narrano le vite precedenti del Buddha e la sua lotta contro il demone Mara.
Un elemento affascinante del culto legato al Buddha di Smeraldo è il rituale del cambio del mantello, eseguito esclusivamente dal re della Thailandia in tre momenti dell’anno: estate, inverno e stagione delle piogge. Un rito che simboleggia la protezione e la prosperità del Paese, oltre a rappresentare una delle tradizioni più solenni della monarchia thailandese.

Informazioni utili per la visita

Visitare il Grand Palace è un’esperienza imperdibile per chiunque si rechi a Bangkok. Per garantire una visita piacevole e rispettosa, è importante tenere a mente alcune informazioni pratiche. Il Grand Palace è aperto tutti i giorni dalle ore 8,30 alle 16,30, con ultima ammissione alle 15,30. Il biglietto d’ingresso costa 500 baht (circa 18 euro) e include anche l’accesso al Wat Phra Kaew. È consigliato indossare un abbigliamento appropriato, con spalle e ginocchia coperte, poiché si tratta di un luogo sacro.​

Come arrivare al Palazzo Reale

Sky Train (BTS): dalla stazione BTS Saphan Taksin Exit 2, prendere il Chao Phraya Express Boat, bandiera arancione, fino alla fermata Tha Chang (N9), l’ingresso principale è a pochi passi.

Metropolitana (MRT): dalla stazione MRT Sanam Chai Exit 1, bus n. 3, 9, 44, 47, 53 o 82

Chao Phraya Express Boat: scendere alla fermata Tha Tien (N8)

Bus: effettuano fermate in prossimità del Grand Palace i bus n. 1, 3, 9, 15, 25, 30, 32, 33, 43, 44, 47, 53, 59, 64, 80, 82, 91, 203, 503, 508, 512

A piedi: dalla zona di Khao San Road si può facilmente raggiungere il Grand Palace a piedi con una passeggiata di circa 20 minuti.