La Milano di Leonardo da Vinci: i luoghi del genio

"Tour vinciano" tra i luoghi più rappresentativi che testimoniano il passaggio di quel genio di Leonardo da Vinci

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Un “tour vinciano” di Milano tra i luoghi più rappresentativi che testimoniano il passaggio di quel genio di Leonardo da Vinci non può che partire dal convento di Santa Maria delle Grazie in corso Magenta. È qui che il genio italiano ha dipinto una delle opere più famose al mondo: “L’ultima cena”. Fu l’allora duca di Milano, Ludovico Sforza, a commissionare a Leonardo di dipingere il refettorio. Le visite libere durano 15 minuti e si possono prenotare online.

Non molto distante dalla chiesa, nella stessa via milanese, si può ammirare un altro luogo dove Leonardo ha lasciato un segno indelebile: la Vigna di Leonardo. Donata all’artista da Ludovico in segno di riconoscimento per l’affresco, la Vigna aveva originariamente una forma rettangolare e si estendeva su di un’area di oltre 8mila metri quadrati. Oggi, per ammirare ciò che ne resta bisogna recarsi sul retro della Casa degli Atellani: è qui, nel suo giardino, che si può ammirare un pezzo di storia, magari dopo una visita alla dimora progettata da Pietro Portaluppi.

Non lontano da corso Magenta c’è poi il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (ingresso da Via San Vittore, 21). Nelle sue sale che occupano la bellezza di 40mila metri quadrati, si trova un’altra importante testimonianza della presenza di Leonardo a Milano in quanto ospita una vasta collezione di modelli storici, realizzati grazie ai disegni leonardeschi.

Tra i monumenti più celebri di Milano, il Castello Sforzesco è una delle più belle testimonianze della presenza di Leonardo da Vinci alla corte sforzesca. Qui l’artista decorò la Sala delle Asse con un finto pergolato, dove i rami intrecciati danno vita all’emblema vinciano (il nodo che forma un cerchio che inscrive a sua volta una doppia croce).

Visitabile sempre perché all’aperto è la Conca dell’Incoronata, ciò che resta del Naviglio della Martesana, all’interno della cerchia delle mura spagnole di Milano. La Conca dell’Incoronata celebra il genio di Leonardo nell’ambito dell’ingegneria idraulica. Costruita nel 1496 durante il ducato di Ludovico il Moro, la direzione dei lavori venne affidata agli ingegneri Giuliano Guasconi e Bartolomeo della Valle, supportati dalla consulenza di Leonardo. Tra il 1929 e il 1930 questo tratto di canale fu interrato per la chiusura della Cerchia dei Navigli.

Raccoglie i manoscritti vinciani la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Qui è possibile ammirare lo splendido “Codice Atlantico”, 1119 fogli che rappresentano la più vasta raccolta al mondo di disegni e scritti autografi di Leonardo da Vinci, con argomenti che vanno dall’anatomia alla matematica, dalla geografia all’architettura.

Nella periferia cittadina, a due passi dallo stadio Meazza (San Siro) si trova l’Ippodromo Snai di San Siro, all’ingresso del piazzale dello Sport. Qui si può ammirare una tra le più grandi sculture equestri al mondo: il Cavallo di Leonardo, realizzata dalla scultrice statunitense Nina Akamu su ispirazione dei disegni originali di Leonardo da Vinci, datati 1482 e realizzati su commissione di Ludovico il Moro che voleva dedicare l’opera alla memoria del padre Francesco.

Chi visita Milano inevitabilmente scatta una foto alla centralissima piazza Scala, non soltanto perché vi si affaccia il teatro dell’opera più famoso del mondo, ma perché è dominata dalla statua di Leonardo. Realizzata dallo scultore Pietro Magni nella seconda metà del XIX secolo, rappresenta il genio toscano insieme ai quattro suoi allievi: Marco d’Oggiono, Salaino, Cesare da Sesto e Giovanni Antonio Boltraffio.

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Fonte: 123RF
La statua di Leonardo da Vinci in piazza Scala a Milano