Il sentiero del Tracciolino si trova in Valchiavenna, in provincia di Sondrio. Il sentiero si snoda tra Verceia e Novate Mezzola e offre paesaggi panoramici mozzafiato. Il sentiero è costituito da numerose gallerie e passaggi scavati nella roccia. In alcuni punti sono ancora visibili i binari ormai in disuso della ferrovia utilizzata all’epoca dagli operai per raggiungere il villaggio poco distante. Ecco tutte le informazioni per percorrere il sentiero del Tracciolino in Valchiavenna.
Storia del sentiero del Tracciolino
Il sentiero del Tracciolino è un percorso artificiale interamente costruito dall’uomo negli anni Trenta con la funzione di collegare due dighe situate una nella Val Dei Ratti e l’altra nella Val Codera. Grazie all’ingegneria umana quest’opera è in perfetta armonia con il paesaggio circostante. Oggi il tragitto è stato completamente messo in sicurezza con l’installazione di corrimano, reti e strutture di protezione soprattutto nei punti più esposti a strapiombo nella vallata. Grazie a questi interventi è possibile effettuare le escursioni in totale tranquillità anche in compagnia dei bambini.
Sentiero del Tracciolino: durata del percorso e consigli
Il sentiero è percorribile da Verceia o da Novate Mezzola in circa 6 ore di cammino e consiste in 12 chilometri piuttosto pianeggianti a un’altitudine di circa 900 metri.
È consentito percorrere la quasi totalità del tracciato anche in bicicletta. Per affrontare il Tracciolino bisogna disporre di adeguate attrezzature. Come per tutti gli altri trekking è necessario indossare scarpe comode (da ginnastica o scarponi da montagna) ed è consigliato portare con sé una felpa anche nei periodi più caldi in quanto le gallerie sono spesso umide. Inoltre sono molto utili le torce per illuminare la strada all’interno delle gallerie dove potrebbe esserci scarsa luce.
Oltre all’abbigliamento adatto, è necessario portare con sé una buona scorta di acqua e qualcosa da mangiare in quanto non esistono punti di ristoro lungo il cammino e bisogna attendere di raggiungere le aree di sosta attrezzate e i piccoli centri abitati per i generi di prima necessità. L’accesso è permesso anche ai cani, ovviamente condotti al guinzaglio ed è obbligatorio munirsi di sacchetti per la raccolta delle feci.
Panorami da ammirare lungo il sentiero del Tracciolino
Lungo il percorso il panorama è molto suggestivo, è possibile scorgere il Lago di Como e il lago di Novate Mezzola. Completano il quadro scorci favolosi e la vallata incastonata tra le montagne. Quando si raggiunge il borgo di San Giorgio il percorso subisce un piccolo dislivello di circa 150 metri che ci accompagna in una distesa di prato circondata dalle montagne. Qui è possibile fare una sosta per mangiare e riposarsi, sono presenti i servizi igienici e fontane di acqua potabile. San Giorgio è costituito da case in pietra abitate solo in parte e solo in alcuni periodi dell’anno, nel borgo spicca il campanile della Chiesa anch’essa totalmente fatta di pietre. Questo piccolo centro sovrasta la vallata offrendo un panorama stupendo.
La seconda parte del Tracciolino è quella attraversata dalle rotaie e che raggiunge la diga della Val dei Ratti. In questo tratto infatti il tracciato dove camminare è più largo. La diga con i suoi 37 metri di altezza offre uno scenario imponente in netto contrasto con il paesaggio boschivo attraversato poco prima. Nei pressi della diga si arriva alla casa dei guardiani della diga, dove spesso capita di incontrare un guardiano che ancora oggi utilizza un piccolo trenino a motore per spostarsi sui binari.
Sentiero del Tracciolino: quando andare
Il sentiero del Tracciolino è accessibile tutto l’anno, 7 giorni 7. A seconda della stagione in corso vengono fornite precise istruzioni sullo stato del tragitto e soprattutto d’inverno è fondamentale essere a conoscenza della presenza o meno di neve e/o ghiaccio per poter affrontare al meglio l’escursione. Recentemente il sentiero ha subito un periodo di chiusura a causa del maltempo durante la stagione invernale quando si sono verificate numerose frane. Grazie all’intervento delle autorità locali e della Comunità Montana sono state effettuate delle opere di risanamento ed è stato possibile riaprire il percorso agli amanti del trekking.
Nella zona di Codera si è verificato un cedimento del sentiero che purtroppo non sarà possibile ripristinare in breve tempo. È in corso l’approvazione di un progetto per la realizzazione di un ponte tibetano in alternativa al tragitto originario. Nonostante ciò l’affluenza dei visitatori è in continua crescita e questo è motivo di grande soddisfazione per la Regione Lombardia.