In giro per Modena e dintorni: cosa vedere e mangiare

Un viaggio a Modena e nei dintorni, vedere i Musei del Duomo e della Ferrari, il Parco dei Sassi e mangiare nelle migliori trattorie

Tra parchi regionali immersi nella natura, affascinanti borghi fortificati e interessanti musei, ecco qualche consiglio su cosa vedere a Modena e dintorni, per un weekend indimenticabile. Immersa nella pianura Padana, tra i fiumi Secchia e Panaro, la capitale delle tigelle e dell’aceto balsamico offre tantissime possibilità agli amanti dei viaggi all’insegna di arte, natura e mangiar bene.

Modena, affascinante capoluogo dell’Emilia Romagna, a poca distanza dalla più conosciuta Bologna, è fatta di bellezze architettoniche, tradizioni culinarie e una vivace vita culturale. Situata proprio al centro della regione, arrivarci è semplicissimo sia dal resto d’Italia sia dalle maggiori città europee, grazie ai buoni collegamenti con strade e autostrade, treni e aerei. Se avete deciso di visitare la zona, quindi non perdetevi il meglio di Modena e dintorni, tra musei, parchi e l’ottima cucina dei suoi ristoranti.

I musei
Se avete già trascorso molto tempo con il naso in su in giro per la città, forse avrete voglia di dedicare qualche ora ai tanti musei della zona. Già nella la Piazza Grande troverete il complesso dei Musei del Duomo, con il Museo Lapidario e il vero e proprio Museo del Duomo, con il tesoro della Cattedrale. A pochi passi da qui, poi, il Palazzo dei Musei, un grande complesso museale che ospita, tra gli altri, la bellissima Galleria Estense. E ancora, in città, la Fondazione Fotografia al foro Boario, la Galleria Civica e il MATA, l’Ex Manifattura Tabacchi.

Per la gioia di grandi e piccini, poi, in Corso Canalgrande c’è il mitico Museo della Figurina, nato dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore della nota azienda, e donato al Comune di Modena nel 1992. Il museo mette insieme, proprio come in un gigantesco album, centinaia di migliaia di piccole stampe a colori raccolte nel corso degli anni, insieme piccole stampe antiche, scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, calendarietti e altri materiali del genere.

Due le tappe obbligate per gli appassionati di motori. In città, a nord della Via Emilia, il MEF, la Casa Museo Enzo Ferrari, sorto nella sua casa natale e inaugurato nel 2012 con lo scopo di valorizzare la tradizione motoristica del territorio modenese e celebrare la figura del noto costruttore. A una quindicina di chilometri da Modena, più precisamente a Maranello, al Museo Ferrari potrete ammirare una bellissima esposizione di Ferrari granturismo, da F1 e da competizione sportiva, oltre a trofei, modellini e immagini e video legati alla gloriosa storia della fabbrica.

I dintorni di Modena
Non lontano da Maranello, a soli 15 minuti di auto, non perdetevi una visita a Castelvetro, uno splendido borgo che, per la sua bellezza, ha meritato la Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico-ambientale del Touring Club Italiano. Castelvetro è nota per le sue sei torri risalenti ai tempi del castello medievale. Oltre alle bellezze architettoniche e artistiche qui si può assaggiare il meglio dell’enogastronomia del territorio.

Nell’area dell’Appennino modenese, poi, a poche decine di chilometri da Modena, ci si può immergere nel verde del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, fatto di antichi castagneti, boschi e zone coltivate. Qui, piacevoli escursioni adatte a tutti vi porteranno alla scoperta del caratteristico Borgo dei Sassi e delle bellissime guglie di roccia arenaria.

La cucina
Se le visite in giro per il modenese vi hanno fatto venire fame, o siete semplicemente golosi e curiosi, dovete assolutamente assaggiare le specialità culinarie servite nelle trattorie tipiche della zona. Dopo i consigli su cosa vedere, quindi, ecco qualche suggerimento su cosa mangiare a Modena. Il vero must della zona è il gnocco fritto, uno dei cibi più semplici, preparato con pasta di pane tagliata in quadrati o rombi da farcire con salumi, formaggi, o crema di cioccolato o marmellata. Se non siete a dieta ferrea, poi, dovete assolutamente assaggiare i ciccioli, piccoli bocconcini ricavati dal grasso del maiale.

Nota anche come crescentina, poi, la tigella è preparata con acqua, farina, grano tenero e lievito di birra e farcita un po’ come lo gnocco fritto. Anticamente veniva preparata su dischi di terracotta o pietra refrattaria che si chiamavano, appunto, tigelle. Vera e propria leggenda della cucina emiliana è il tortellino, un tipo di pasta, di cui Modena e Bologna si contendono la paternità, ripiena di Parmigiano e carne macinata, da servire in brodo, come da tradizione. E non dimenticate di accompagnare il tutto con un buon Lambrusco.