Egitto, l’isola più bella del Mar Rosso dove fare il bagno

Al largo di Sharm el-Sheikh c’è l’Isola di Tiran con le sue quattro barriere coralline, il vero paradiso dei sub

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Quella del 2019 sarà l’estate di Sharm el-Sheikh.

Lo dicono tutti coloro che hanno un hotel nella destinazione più famosa del Mar Rosso e che hanno già visto arrivare tantissime prenotazioni, fino a sfiorare il tutto esaurito.

Stanno riaprendo anche tutti gli alberghi che erano rimasti chiusi per anni per mancanza di turisti. Insomma, come se non fosse accaduto nulla, si torna tranquillamente in vacanza in Egitto.

Merito anche dell’appetibilità dei costi rispetto ad altre destinazioni, anche se i prezzi sul Mar Rosso si stanno già alzando. Ma merito anche dei numerosi collegamenti aerei che portano gli italiani, dal Nord al Sud del Paese, verso le mete egiziane. Non solo Sharm, ma anche Hurghada, Marsa Alam, Marsa Matruh e ultimamente anche El Alamein. Ripartono anche i voli charter che porteranno orde di turisti nella terra dei Faraoni.

Tanti i motivi per cui il Mar Rosso piace. Sicurezza a parte, qui si può trascorrere una vacanza di lusso abbordabile (affordable luxury). I costi sono ancora piuttosto contenuti, le strutture sono di altissimo livello così come i servizi per gli ospiti degli hotel: cibo a volontà, drink a non finire, divertimenti, escursioni e animazioni gratuite. E soprattutto: sole e caldo garantiti.

Per chi cerca il contatto primordiale con la natura e con i fondali marini, quelli che per primi hanno attirato i turisti su queti lidi e che nel Mar Rosso pare siano i più belli e incontaminati del mondo – visto che non sono stati sfiorati dalla corrente calda del Niño, essendo un mare chiuso – lo spot migliore dove andare a fare il bagno, fare snorkeling e immersioni è l’Isola di Tiran, al largo di Sharm, per anni contesa dall’Arabia Saudita perché al confine con le acque territoriali saudite.

Intorno a Tiran ci sono ben quattro barriere coralline: Jackson Reef, Gordon Reef, Thomas Reef e Woodhouse Reef, che rendono questo luogo un paradiso sommerso. Nelle acque di Tiran si nuota coi delfini, le tartarughe e con gli innumerevoli pesci della barriera corallina.

Quattro siti di immersione mozzafiato, dicono i diver esperti che li conoscono bene e che hanno visitato già tutto il mondo, diversi fra loro per colori, morfologia e presenza di pesci. Quello coi fondali più bassi, perfetto per lo snorkeling, è solo il Gordon Reef. Qui si è formata la vita anche intorno al relitto della nave mercantile Louilla che sta lì dagli Anni ’90. Non c’è molta corrente ed è perfetto per chi è appassionato di fotografia.

Il Thomas Reef nasconde bellissimi canyon, così come il Woodhouse , ma sono più adatti agli esperti. Infine, il pù impegnativo perché a cavallo con l’abisso più profondo è il Jackson Reef, un’esperienza adrenalinica perché si nuota con gli squali martello.

Raggiungibile solo in barca, l’isola è perfetta per un’escursione in giornata, ma gli amanti del relax e del silenzio saranno felici di trascorrere una vacanza in barca al largo dell’isola e lontani dal caos di Sharm.

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