Cosa vedere a Cortona: l’arte e la storia della cittadina toscana

Itinerario di visita di Cortona, splendida cittadina toscana che vi offrirà un’avventura nell’arte e nella cultura italiane

Visitare Cortona è come fare qualche passo indietro nei secoli: qui storia, arte e cultura si incrociano armoniosamente, offrendo una delle più curiose e belle visite in Toscana. Importante insediamento etrusco, tra l’VIII e il VII secolo a.C., poi romano, Cortona sfoggia con orgoglio le tracce del suo passato, tra chiese, monumenti e particolari architettonici voluti dalle genti che la abitarono e la resero così bella. Ecco qualche suggerimento per esplorare il borgo toscano, magari durante un weekend romantico.

La città di Cortona è delimitata da 6 porte, segno di una città la cui origine risale a tempi antichi. Iniziate la visita della città a partire dal giro delle porte: quella più a nord è la porta Santa Margherita, vicino all’omonima basilica. Scendendo a sud trovate la porta santa Berarda, in via Santa Margherita. Proseguendo per il perimetro cittadino, verso ovest, e immettendovi in via san Sebastiano, incrociate la porta sant’Agostino. Camminando a nord in linea retta soffermatevi di fronte alla suggestiva porta Bifora, così chiamata per la presenza di un doppio passaggio nella cinta muraria, e ancora più a nord la porta santa Maria che dà inizio a via Roma.

Spostatevi dunque nel cuore del centro storico di Cortona. Tra i monumenti più importanti vi è il suo Duomo. Situato all’estremo nord-ovest della città, presenta elementi molto antichi, che risalgono al secolo XI; di quest’epoca rimangono pochi esempi nella facciata. Mentre la parte esterna può sembrare un po’ povera e spoglia, forse segno di un rigoroso stile romanico, l’interno è molto decorato e contiene diverse opere artistiche di valore.

Ad esempio, la volta a botte così come la vedete ora venne costruita nel 1700 e decorata successivamente. Alcune delle opere importanti sono quelle di Pietro da Cortona (il nome con cui era conosciuto Pietro Berrettini), operante nel XVII secolo, come la tela dell’Adorazione dei pastori. È interessante poi la dolcezza sprigionata dal quadro La Madonna, il bambino e i santi di Lorenzo Berrettini, cugino di Pietro, dove la Vergine Maria viene raffigurata nei suoi tratti da fanciulla, proprio come doveva essere quando il piccolo Gesù era in fasce.

Terminata la visita del duomo, fate una sosta in piazza Luca Signorelli. Qui trovate un edificio del XIII secolo molto importante per Cortona, sia per il suo valore simbolico e socio-politico sia per quello culturale. Ci riferiamo al Palazzo Casali, che per parte del Medioevo fu abitato dalla famiglia omonima. Fu una delle sedi del potere centrale del comune e oggi è la sede del MAEC, Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona.

Al suo interno trovate il Museo della città etrusca e romana e il Museo dell’accademia etrusca, con esposizioni di artefatti di origine antica appartenenti alle popolazioni che segnarono la storia di Cortona nei primi secoli del I millennio. Una dei reperti più rari della popolazione etrusca e scoperto solamente nel 1992 è la cosiddetta Tabula Cortonensis: una tavola in bronzo su cui sono scritte 40 righe in alfabeto etrusco (332 su una faccia e 8 sull’altra), datata intorno al II secolo a.C. Gli studiosi sono combattuti sull’assegnazione della funzione di questa tavola; alcuni dicono che era un atto notarile di compravendita, altri invece preferiscono l’ipotesi di un atto di arbitrato riguardante una proprietà.

A meno di 200 metri dal Palazzo Casali si trova una piccola chiesa molto cara agli abitanti di Cortona: la chiesa di san Francesco d’Assisi, in via Berrettini. Costruita nel 1245, custodisce alcune reliquie del grande santo italiano a cui la chiesa è dedicata, precisamente un suo saio e il cuscino che accolse il suo volto durante il suo ultimo respiro. Un’altra gemma di questa chiesa è il bellissimo quadro dell’Annunciazione di Pietro da Cortona.

Di fronte al duomo avrete la possibilità di visitare il Museo diocesano, uno dei musei più belli di Cortona. Si trova nella chiesa del Gesù, ormai sconsacrata, e raccoglie alcuni importanti resti architettonici della città e una splendida collezione di tele di grandi artisti italiani. Tra i capolavori qui esposti, vi segnaliamo la Comunione degli Apostoli di Luca Signorelli e un quadro del famoso Beato Angelico, l’Annunciazione. Questi e molti altri sono il segno della fiorente attività artistica dei secoli centrali del II millennio che videro il centro Italia primeggiare dal punto di vista artistico.

Ultima ma non meno importante tappa della visita a Cortona è la basilica di Santa Margherita, la santa patrona di Cortona. Dirigetevi ad est per un chilometro, verso la porta di santa Margherita; la riconoscerete per la bella facciata grigia e bianca al cui centro vi è un rosone molto rifinito. I lavori di costruzione di questo luogo dedicato alla santa francescana terminarono nel 1304. Le sue spoglie sono contenute nella cripta. Se volete conoscere un particolare legato alla santa, camminate fino all’altare posizionato alla destra di quello maggiore: lì troverete il crocifisso ai cui piedi la santa sostava in adorazione.