L’Eremo di San Marco, una sorpresa aggrappata alla roccia

Poco lontano da Ascolo Piceno, vi è uno spettacolare romitorio abbarbicato sulla roccia: ecco la sua storia e come raggiungerlo

Ci sono luoghi che, in Italia, hanno davvero dell’incredibile. Luoghi che appartengono al passato, e sembrano fondersi con la natura.

Tra questi, vi è l’Eremo di San Marco. Abbarbicato alla roccia, e raggiungibile con una piacevole passeggiata tra i boschi sul colle omonimo, è tappa imperdibile per chiunque scelga di visitare Ascoli Piceno e i suoi dintorni. Protagonista della puntata di Linea Bianca di sabato 2 febbraio, è un ex monastero cistercense tra i più spettacolari d’Italia.

Eremo di San Marco
Fonte: Wikimedia Commons
La facciata dell’Eremo di San Marco | Fonte: Wikimedia Commons (ph. Maurizio Antonelli)

Lo si vede anche da Piazza del Popolo, nel cuore d’Ascoli Piceno, impegnato a vegliare la Valle del Tronto dominando il Mar Adriatico in lontananza. Perché è un pezzo di storia, l’Eremo di San Marco, le cui prime notizie risalgono al XIII secolo: i monaci cistercensi aspiravano alla solitudine, alla più assoluta pace, e quest’area, con le sue grotte e la sua vegetazione fitta, con la posizione remota e le cavità naturali, era meta di pellegrinaggio fin dal VI secolo.

Oggi, il romitorio è un capolavoro architettonico abbarbicato alla roccia, in una posizione che – a scorgerla da lontano – pare quasi surreale. Si mimetizza nella roccia calcarea, si fa magico la notte quando ad accenderlo sono le luminarie. E, arrivare sino a qui, è un’esperienza che nessuno dovrebbe perdersi. I monaci lo costruirono per chiudere un anfratto sulla rupe, poggiando diversi blocchi di travertino direttamente sulla roccia; al monastero a due piani, poi, la famiglia Sgariglia (che per anni ne fu proprietaria) aggiunse nel 1300 il campanile, trasformandolo in una chiesa.

Usato come nascondiglio durante la guerra tra Guelfi e Ghibellini, nel Quattrocento – in seguito alla costruzione della chiesa di San Bartolomeo, poco distante dalla frazione di Piagge – iniziò il suo declino. Solo nel Novecento l’Eremo di San Marco fu ristrutturato, per volere della città di Ascoli Piceno. E, oggi, è meta di pellegrinaggio e di escursioni.

Per raggiungerlo, è necessario salire verso Colle San Marco partendo dalla frazione di Piagge (a 6 chilometri dalla città). Si può lasciare l’auto vicino alla chiesa di San Bartolomeo, oppure un po’ più avanti, e si imbocca poi un sentiero lastricato in pietra che conduce sino ad un bivio: qui, girando a sinistra, in cinque minuti si raggiunge un’imponente scalinata in pietra immersa tra i castagni. Salendola, ecco l’eremo mostrarsi in tutta la sua bellezza. Una visione mozzafiato, e indimenticabile.

Eremo di San MarcoLa scalinata d’accesso all’Eremo di San Marco | Fonte: Wikimedia Commons (ph. Maurizio Antonelli)