Trequanda, borgo incantato della Toscana meno conosciuta

Incastonato tra le colline di una Toscana meno battuta dai turisti, c'è un piccolo borgo incantevole: andiamo alla scoperta di Trequanda e delle sue meraviglie

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Giulia Sbaffi

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Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

La Toscana, con le sue città d’arte e i piccoli borghi medievali, è una delle mete più apprezzate dai turisti, che vengono da molto lontano per scoprire le sue perle. Ci sono però angoli meno battuti, dove si respira un’atmosfera autentica: è il caso della Valdichiana, che ospita paesini quasi dimenticati, eppure dal fascino incredibile. Andiamo alla scoperta di uno di essi, il borgo di Trequanda.

Cosa vedere a Trequanda

Abbarbicato tra le colline toscane, il paesino di Trequanda è davvero speciale. Si trova a poca distanza da luoghi dalla bellezza sensazionale, come le Crete Senesi e la rigogliosa Val d’Orcia, eppure i turisti non l’hanno ancora scoperto: forse è per questo che tutto è rimasto come un tempo, e ci si può immergere nell’autentica Toscana. Il borgo è circondato da una natura incontaminata, tra campagne ricche di uliveti – qui si produce un rinomato olio extravergine d’oliva, orgoglio della tradizione paesana – e allevamenti bovini della prestigiosa razza chianina.

Il centro storico è un vero gioiello: uno dei suoi monumenti più belli è la Chiesa dei Santi Pietro e Andrea, eretta a partire dai primi anni del ‘300 sulle ceneri di un edificio religioso molto più antico. La facciata a salienti è caratterizzata da un muro a scacchiera, che mette in evidenza due dei materiali più pregiati del luogo, il tufo e il travertino. Bellissimo anche il rosone circolare, a cui si affiancano due finestre – la prima a forma di rombo, la seconda a forma di croce bordonata. La chiesa si staglia accanto al Palazzo del Municipio, anch’esso di origini antiche: la facciata posteriore presenta infatti resti medievali, mentre quella anteriore è divisa in due dall’alta torre civica con orologio.

Molto suggestiva è poi la Rocca di Trequanda, chiamata anche Castello Cacciaconti, risalente all’epoca medievale. È costruita su una rupe proprio all’ingresso del centro storico, e offre una vista meravigliosa sulla vallata circostante. Oltre al mastio, che è la parte meglio conservata dell’antico edificio, si possono ammirare il torrione semicircolare e parte delle mura merlate che costeggiano la strada. Poco fuori dal paese, infine, ecco spuntare la Torre di Molino a Vento, un antico colombaio del XVIII secolo incastonato in un bosco di lecci e cipressi.

La Valdichiana e le sue bellezze

Trequanda è uno dei borghi più suggestivi della Valdichiana, quell’ampia regione su cui insistono sia territori toscani che umbri. Stiamo parlando, in particolare, della Valdichiana senese, che dal punto di vista turistico ha tanto da offrire: qui si trovano luoghi bellissimi e molto apprezzati dai visitatori, come il borgo di Montepulciano – rinomato per il suo vino – o quello di Pienza, un vero gioiellino medievale che spicca tra le colline. Tra le mete più conosciute c’è anche Chianciano Terme, una destinazione che richiama soprattutto quella fetta di turismo dedita al wellness, per via dei suoi stabilimenti termali.

Tuttavia, la Valdichiana racchiude anche alcuni angolini meno noti, dove poter vivere un’esperienza autentica. È il caso di Torrita di Siena, piccolo paesino nel cui centro storico il tempo sembra essersi fermato. O, ancora, il borgo di Sinalunga: suggestiva è la sua Collegiata di San Martino, che custodisce diverse splendide opere d’arte. A non molta distanza, il paese di Saertana ci regala un vero e proprio viaggio nel passato, tra antiche necropoli risalenti al periodo etrusco. Mentre a San Casciano dei Bagni, dei recenti scavi hanno riportato alla luce preziosissimi reperti storici, tra statue d’età etrusca e romana e migliaia di monete.