Il Castello di Soave sorge sulla collina di Tenda in una posizione dominante su tutta la piana circostante che si spinge fino alle propaggini del lago di Garda, svettando sui tetti del borgo di Soave da più di 800 anni. Le prime testimonianzae del castello risalgono a Federico I Barbarossa che lo diede in feudo a una importante famiglia veronese, i conti di Sanbonifacio, anche se testimonianze archeologiche fanno sospettare una prima fortificazione già in età romana.
La storia del Castello di Soave segue la più generale vicenda dell’area del veronese, dapprima con il dominio della grande famiglia nobiliare dei Della Scala, durante il quale si dice che persino Dante Alighieri soggiornò nelle mura del castello, per poi passare sotto il controllo della Serenissima Repubblica di Venezia. Se per lunghi secoli il Castello fu il simbolo della potenza militare veneziana, con l’avvento di armi da fuoco sempre più potenti e precise la roccaforte divenne poco a poco obsoleta e così il castello venne ceduto a privati che negli anni lo trasformarono in una fattoria.
Il destino del castello di Soave cambiò drasticamente a fine Ottocento, quando il sindaco di Verona e senatore del Regno d’Italia Giulio Camuzzoni lo acquistò e si dedicò al suo completo restauro, facendolo tornare allo splendore della metà del Trecento.
Oggi il castello è la principale attrazione di Soave, famosa in tutta Italia anche per il pregiato vino che viene qui prodotto, e per la sua bellezza è stato inserito tra i borghi arancioni del Touring Club Italiano. In questa guida scopriremo i segreti del castello e del borgo di Soave in una splendida gita nella meravigliosa località dove il tempo sembra essersi fermato al Medioevo.
Il Castello di Soave è completamente visitabile e permette di conoscere e vedere in prima persona una delle strutture difensive medievali più suggestive di tutto il Veneto, dove la dimensione storico-militare si fonde a una meravigliosa cornice naturalistica, rendendo questa località una meta perfetta per gite ed escursioni.
L’attuale assetto del castello di compone di una cerchia muraria maggiore e tre cortili principali, con all’interno la poderosa presenza del mastio, l’ultima difesa del castello e abitazione del Capitano della roccaforte. Le mura esterne vennero realizzate durante il periodo della dominazione veneziana e sono accessibili dalla maestosa Porta di San Giorgio, dotata di un grande ponte levatoio, che dà accesso al primo cortile, al cui interno si possono vedere i resti di una chiesetta risalente al X secolo.
I resti di questa piccola costruzione sono un’importantissima testimonianza dell’incastellamento dell’alto Medioevo nella città di Soave come risposta alle invasioni degli ungari e, sebbene oggi facciano parte della fortificazione, fino al 1300 erano all’esterno del castello.
Il secondo cortile segna l’ingresso nella fortificazione più antica, quella esistente già dal XII secolo e al suo interno si può ammirare uno splendido affresco della vergine della misericordia che con il suo ampio mantello protegge gli abitanti di Soave. Al terzo cortile si accede tramite una scala metallica che permette di superare il terrapieno che conduce all’ultima porta di difesa del castello, dove si possono ancora scorgere i nomi scritti in eleganti tratti gotici di alcune delle guardie della fortezza del XIV secolo e un interessante affresco che raffigura un soldato scaligero in armatura. Nell’ultimo cortile si trovano le caserme della guarnigione del castello di Soave, il mastio, la Casa del Capitano e la Caminata.
Il mastio era l’ultima difesa del castello, in caso di assedio prolungato, e al suo interno sono stata trovate ossa e reperti che fanno pensare a un suo uso come prigione durante i periodi di pace; la Casa del Capitano era invece la residenza del comandante in capo delle truppe a Soave e al suo interno si possono ammirare armi e armature d’epoca per poi accedere alla Caminata, la grande sala dove si trovava il camino e il salone dei ricevimenti del Castello.
Oltre queste sale si possono visitare il belvedere, un magnifico esempio di giardino pensile, lo studiolo del castello, chiamato anche la sala dei ritratti per la presenza dei dipinti di Cangrande della Scala, Mastino I°, Dante Alighieri, Taddea da Carrara moglie di Mastino II° e Cansignorio, e la piattaforma panoramica sulla cima merlata del mastio, da dove si può godere di una vista meravigliosa su tutta la piana circostante.
Dopo aver visitato il Castello vale la pena prendersi un po’ di tempo per un bel giro nel centro del borgo antico di Soave, ai piedi del monte Tenda. Il centro storico si presenta ancora circondato dalla splendida cerchia di mura trecentesche, recentemente oggetto di restauro, e attraversare le porte urbane dà l’impressione ai visitatori di entrare in un borgo medievale in una macchina del tempo.
Tra le attrazioni da non perdere di Soave si possono citare la suggestiva Piazza dell’Antenna, dove si può ancora vedere il pennone, l’antenna, donata da Venezia per onorare l’abilità bellica dei soldati di Soave, e dove sorge il magnifico Palazzo di Giustizia in un elegante stile gotico ingentilito dalle influenze veneziane, il grande Palazzo Scaligero, un tempo residenza della famiglia Della Scala e oggi sede dell’amministrazione comunale, e il Duomo, riedificato nel Settecento e una delle poche testimonianza del periodo neoclassico del centro storico.
Il momento migliore per visitare Soave e il suo castello è durante la Festa Medievale che si tiene ogni anno in maggio, il terzo fine settimana, quando l’intera città sembra tornare ai tempi di Cangrande della Scala popolazione di figuranti in costume, cavalieri, spadaccini, arcieri e falconieri, rendendo una visita del centro storico una vera avventura indimenticabile.