Alla scoperta dell’Irlanda lungo la Wild Atlantic Way

Un on-the-road tra scogliere mozzafiato e antichi castelli

Foto di Francesca Di Pietro

Francesca Di Pietro

Travel Psychologist & Blogger

Travel Pyschologist & Coach, 80 paesi visitati, ama i viaggi lenti, la natura, i cani ed insegna yoga. Crede che i viaggi ci trasformino in persone migliori.

Oggi vi porto con me in Irlanda, alla scoperta di un itinerario unico nel suo genere: la Wild Atlantic Way. Questo percorso lungo 2500 km è spesso paragonato alla Route 66, forse perché regala, a chi sceglie di percorrerla, la stessa sensazione di libertà e di avventura che caratterizza la mitica strada americana. Il nome stesso, Wild Atlantic Way, fa già capire cosa aspettarsi: chilometri e chilometri di strade costiere, affacciate sull’Oceano Atlantico, caratterizzate da selvagge scogliere a picco sul mare, distese di prati verdi che contraddistinguono la campagna irlandese e piccoli villaggi pittoreschi dove si parla ancora il gaelico. Un tuffo nell’Irlanda più rurale e autentica, dove godersi ogni singolo istante, sia di giorno, alla scoperta di panorami mozzafiato, sia di sera, sorseggiando un buon bicchiere di birra e ascoltando musica tradizionale in un pub.

Come organizzare un viaggio sulla Wild Atlantic Way:

La Wild Atlantic Way è di fatto una rete di strade che è sempre esistita, ma che il governo irlandese ha deciso di valorizzare attraverso una segnaletica ben chiara e un notevole investimento dal punto di vista turistico. La Wild Atlantic Way inizia da Malin Head, il punto più a nord della Repubblica di Irlanda, e scende lungo la selvaggia costa occidentale attraversando ben 9 contee e arrivando a Kinsale nella contea di Cork. Per percorrerla tutta è necessario avere a disposizione un’auto e almeno 15 giorni di tempo in base ai luoghi che decidete di visitare. In Irlanda ovviamente esiste un’estesa rete di mezzi pubblici, locali o a lunga percorrenza, ma avere un mezzo proprio vi garantisce maggiore flessibilità e la possibilità di prendere stradine secondarie e dedicare il tempo che volete a esplorare anche le zone meno battute. Per raggiungere la Wild Atlantic Way dall’Italia, potete volare su Dublino, con comodi ed economici voli diretti e low cost, e poi prendere un volo interno, operato da Aer Lingus, per l’aeroporto di Donegal. Qui saranno a disposizione numerose compagnie di noleggio, dove potete affittare un’auto per vivere questa fantastica avventura. Scegliete un’auto non troppo grande perché spesso le strade sono strette e tortuose e ricordatevi che in Irlanda si guida a destra, se non l’avete mai fatto i primi minuti può sembrare strano, ma vi abituerete davvero in pochissimo tempo. Alla fine del vostro viaggio, valutate di riconsegnare il mezzo all’aeroporto di Cork, oppure a quello di Dublino: potrebbe essere un’ottima occasione per visitare la vivace capitale irlandese.

Dormire e mangiare lungo la Wild Atlantic Way:

La Wild Atlantic Way è l’itinerario perfetto per chi ama programmare viaggi on the road. Se avete a disposizione solo pochi giorni, vi consiglio di scegliere accuratamente quali zone visitare, organizzando in anticipo le tappe, i chilometri da percorrere e i luoghi in cui soggiornare. Se invece avete a disposizione almeno 2 settimane, potete permettervi un po’ di improvvisazione e andare dove vi porta il cuore. Lungo la Wild Atlantic Way troverete diversi tipi di alloggio, bed & breakfast, agriturismi, hotel di lusso, campeggi, ostelli e anche castelli. L’itinerario è talmente lungo e offre paesaggi così variegati che avrete solo l’imbarazzo della scelta su dove fermarvi a dormire. La maggior parte delle strutture ricettive si trova sulle più famose piattaforme online per la prenotazione di alloggi. Se scegliete di viaggiare in alta stagione, il consiglio è di prenotare per tempo, per avere più scelta e tariffe migliori. Nella maggior parte degli hotel e dei bed & breakfast viene servita la colazione, la tradizionale Full Irish Breakfast, a base di uova e pancetta, salsiccia e fagioli, pomodori grigliati e pane tostato. Gli amanti della colazione dolce troveranno anche latte e cereali e pane tostato con marmellata, il tutto accompagnato da un lunghissimo caffè americano. Il pranzo è generalmente rapido e leggero: un sandwich o un’insalata si possono trovare facilmente nelle caffetterie. La cena è invece il momento giusto per provare la tradizionale cucina irlandese, a base di carne di manzo e agnello, patate, frutti di mare e pesce di acqua dolce. Imperdibile lo stufato di manzo cotto nella Guinness (la birra scura più famosa del mondo), il salmone (affumicato o grigliato), il tradizionale pesce fritto con le patatine oppure le ottime zuppe e vellutate. Dopo cena è d’obbligo fermarsi in un pub per sorseggiare una pinta di ottima birra irlandese: Guinness, Smithwick’s, Murphy’s sono solo le più famose, ma ne troverete moltissime altre, bionde, rosse o scure. Spesso nei pub vengono trasmette le partite di calcio o rugby e non sarà difficile trovare musica dal vivo.

Le tappe imperdibili della Wild Atlantic Way

Percorrere la Wild Atlantic Way per intero è un viaggio che richiede una gran voglia di macinare davvero tanti chilometri al giorno con la propria auto. L’itinerario comprende più di 150 punti di interesse, tra paesaggi naturali di straordinaria bellezza, siti di interesse storico e piccoli villaggi dove scoprire la cultura irlandese. Servirebbero mesi interi per esplorare ogni piccolo angolo nascosto! Eppure per me ci sono delle tappe imperdibili, da non lasciarsi sfuggire, che davvero valgono il viaggio lungo la Wild Atlantic Way. Ecco quelle nella mia top 5:

  • Il promontorio di Downpatrick: si trova nella contea di Mayo a pochi chilometri dal villaggio di Ballycastle ed è caratterizzato da una scogliera a picco sull’oceano, sferzata dal vento e dalle onde che su di essa si infrangono. È un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica dove si respira un’atmosfera di sacralità. La leggenda narra che sullo sperone di roccia (chiamato Dun Briste), che oggi affiora isolato in mezzo al mare e che in passato era attaccato al promontorio, si sarebbe rifugiato un re pagano che non voleva convertirsi al Cristianesimo. Dopo inutili tentativi di evangelizzazione, San Patrizio avrebbe appoggiato il pastorale sulla terra e la roccia si sarebbe staccata, lasciando il re a morire da solo. Più avanti nei secoli Downpatrick è diventato anche un avamposto di osservazione durante la seconda guerra mondiale e ancora oggi è visibile la scritta, fatta con le pietre, che segnalava ai piloti il territorio irlandese.
  • Il fiordo di Killary Harbour: l’unico fiordo dell’Irlanda si trova al confine tra la contea di Mayo e la contea di Galway. Si tratta di un braccio di mare lungo ben 16 km che si insinua tra le verdeggianti colline. Qui vengono allevate cozze e vongole, che vengono vendute nei mercati della zona. Durante la stagione estiva è possibile prendere parte a un tour in barca lungo il fiordo per ammirare le numerose specie di animali e di uccelli che vivono in quest’area marina. I più fortunati potrebbero anche avvistare delfini e foche.

  • Le isole Aran: sono un gruppo di tre isolette che si trova al largo della baia di Galway. La più grande, Inishmore, è visitabile con un’escursione in giornata partendo dal porto di Rossaveal. La traversata dura circa un’ora e ci sono numerosi collegamenti nel corso della giornata. Su Inishmore si trovano i resti di un forte preistorico, il Dún Aengus, risalente all’Età del Bronzo. Il forte era dedicato alla divinità pagana Aengus e aveva una funzione religiosa e cerimoniale. Situato su una scogliera di calcare a picco sull’oceano, a un’altezza di più di 100 metri, è un luogo davvero suggestivo con un’impressionante vista che vi lascerà a bocca aperta.
  • Le scogliere di Moher: sono sicuramente le scogliere più famose d’Irlanda e si trovano nella contea di Clare. Sono lunghe ben 8 km e alte circa 200 metri e il loro nome significa “scogliere della rovina”. Considerate in passato uno dei luoghi più pericolosi al mondo, oggi si possono visitare in totale sicurezza partendo dal Centro Visitatori. Qui sono stati creati parapetti e protezioni che permettono di percorrere il sentiero in tutta tranquillità e di godersi il magnifico spettacolo di queste rocce altissime che si gettano a strapiombo nel mare, dove le pulcinelle di mare fanno il loro nido.
  • L’anello di Kerry: si tratta di un percorso circolare di 179 km che parte da Killarney e attraversa la penisola di Iveragh nella contea di Kerry. Questo itinerario riassume in sé tutti i tipici paesaggi irlandesi: verdi colline con le pecore al pascolo, colorati villaggi costieri e scogliere a strapiombo sul mare. A ogni curva si apre uno scorcio diverso e meraviglioso in cui ci si può fermare per scattare una foto. L’anello di Kerry attraversa anche il Parco Nazionale di Killarney, che in primavera si accende con i colori degli alberi in fiore. Questo è il luogo ideale per gli amanti delle vacanze in natura ed è facilmente esplorabile anche a piedi o in bicicletta.

Oltre a queste tappe imperdibili ci sono davvero tanti altri luoghi di interesse. Il viaggio si può quindi organizzare in base ai propri gusti e interessi e arricchirlo con esperienze e attività particolari. Sicuramente l’elemento paesaggistico è predominante lungo la Wild Atlantic Way, ma anche l’aspetto culturale può rivelare grandi sorprese. In Irlanda viene organizzato un festival per ogni cosa e non sarà difficile trovare celebrazioni ed eventi in grande stile: festival di musica celtica, festival delle ostriche, festival per trovare la propria anima gemella… Insomma, in Irlanda ogni occasione è buona per festeggiare!