Se volete visitare la Carinzia, ecco tutte le informazioni utili, dagli itinerari green al folklore tipico della regione più meridionale dell’Austria. Questa è una regione che sembra essersi fermata nel tempo, fatta di atmosfere ovattate, di case color pastello, con una natura rigogliosa e un popolo con un grande senso dell’ospitalità. Vi portiamo alla scoperta di questa soleggiata regione austriaca, tra i suoi 200 laghetti alpini alle cittadine da fiaba come Villach, la più vicina all’Italia, Velden e Klagenfurt.
Indice
Itinerario in Carinzia
Durante un soggiorno in Austria, non ci si può assolutamente fermare in un solo luogo, tentazioni paesaggistiche, artistiche e culturali sono sempre più a accattivanti e facilmente raggiungibili, in treno o in auto. Per l’automobilista buonfsegustaio e meno ansioso di accumulare chilometri sugli itinerari più noti, la Carinzia, “regione degli amici”, come la chiamavano i Celti, rappresenta un boccone prelibato. Basta arrivare con l’autostrada a Udine, poi, fino a Tarvisio e, passato il confine, si prosegue per Villach, la storica e ridente cittadina che vanta intorno i “laghi più puliti d’Europa” e, tra questi, il Wörthersee e il Weissensee.
Cosa vedere a Villach
Ricca di fascino, Villach è la seconda città più grande della regione della Carinzia, e vanta una storia lunga millenni, che ne caratterizza costumi e tradizioni. Data la sua posizione strategia tra tre diverse nazioni, tutta la zona turistica è influenzata, così come tutta l’Alpe Adria, da influssi austriaci, sloveni e italiani. Sviluppata lungo il fiume Drava, questa cittadina ha un elegante centro storico che si può girare a piedi, dove bellissimi palazzi dalle tinte pastello guardano sulla Hauptplatz, la piazza principale, antica via di traffico medievale, ricca di bar e di locali. Imponente è il campanile della chiesa parrocchiale St. Jako: questa costruzione, in stile tardogotico, con i suoi 94 metri, è la più alta della Carinzia.
Proseguendo per le pittoresche vie del centro, imperdibile è una visita al cortile dell’abitazione del famoso medico e alchimista Paracelso, o una sosta in 8 Mai-Platz dove si trova una scultura di bronzo che raffigura una coppia di giovani vestita con i costumi tipici della città, che i cittadini sfoggiano in occasione della tanto attesa festa estiva Villacher Kirchtag.
Villach è anche un importante centro termale che la rende il punto di partenza ideale per una vacanza tra natura, salute e sport, che d’inverno si trasforma in un paradiso per gli amanti dello sci, mentre d’estate è il paradiso delle attività all’aria aperta. Qui si può partecipare alle attività agricole del luogo: svago, vita sana, divertimenti e possibilità di apprendere le antiche arti produttive e culinarie sono gli ingredienti di successo di una vacanza in Carinzia. Costeggiando il lago di Worth, ci si inoltra nel mondo austriaco in maniera naturale e genuina. Dall’altro capo del lago, ecco Velden “die Rosevon Wörthersee” la rosa del Wörthersee, come dice una vecchia e famosa canzone.
I laghi della Carinzia
La zona di Villach è ricca di laghi alpini. Nonostante l’altitudine, la particolare posizione geografica consente alle acque limpide (e potabili) di questi laghetti di raggiungere, durante la stagione estiva, temperature fino ai 28°C. Un tuffo e una nuotata saranno quindi un vero toccasana durante le giornate più calde. Tra i più famosi per bellezza, servizi e strutture ricettive ci sono sicuramente il Lago di Faak, dalle acque color turchese, il Lago di Ossiach, dall’ispirazione musicale e culturale, e il piccolo, ma non meno suggestivo Lago di Afritz. Durante tutto il periodo estivo, lungo le sponde dei laghi, si possono praticare diversi sport acquatici, ma ci sono anche piste ciclabili, itinerari per il nordic walking e slow trail per vivere la natura e l’aria aperta.
Qui il clima è molto temperato e piacevole in ogni stagione, e merita una visita da parte di chi è alla ricerca di tranquillità, di escursioni o vuole alternare una giusta dose di sport nautici, a passeggiate a piedi o a cavallo. Circondato da un labirinto di valloni boscosi, dove larici, querce, aceri, abeti e faggi crescono fittissimi, il Wörthersee sembra un lago d’alta montagna: invece, la sua quota, che è meno di 500 metri, smentisce questa sensazione, con i suoi prati stupendamente fioriti. L’acqua davvero tiepida è ideale per tuffi, nuotate e windsurf, grazie alla sua nota limpidezza, apprezzatissima dagli abitanti di Velden, un’amabilissima località costiera di antica tradizione turistica, piena di ristorantini accoglienti, pasticcerie lussuose ed eleganti sale da tè.
Cosa vedere a Velden am Wörthersee
Questa cittadina si affaccia sull’estremità occidentale del Lago Wörthersee ed è una frequentatissima località turistica. Velden ha una lunga tradizione come luogo di villeggiatura, un tempo era frequentata dall’alta società, tanto che è rimasto ancora molto attivo il casinò. Ma è soprattutto d’estate che la cittadina si anima. Grazie ad alcuni eventi e a un’offerta ricettiva e gastronomica d’alto livello, ancora oggi è il ritrovo di vacanzieri benestanti e degli amanti delle feste. Tra le attività più praticate c’i sono le escursioni, come l’anello del lago Wörthersee, percorsi per bici e mountain bike e un bellissimo campo da golf collinare a 18 buche.
Nella vicina Friesach, la più antica cittadina della Carinzia, c’è il castello di Petersberg, dove, durante l’estate, si tengono gli spettacoli del Festival Teatrale. Dopo aver superato la cittadina di Strassburg e l’omonimo castello dai grandiosi torrioni, Gurk vi accoglierà con la sua Cattedrale Romanica, uno dei più prestigiosi monumenti architettonici di tutta l’Austria. Lungo la strada incontrerete St.Veit an der Glan, la vecchia capitale del ducato di Carinzia, che attrae il visitatore con i suoi monumenti, perfetti esempi di equilibrio tra gotico, barocco e rococò, tra stradine e piazze pittoresche del vecchio centro storico, dalla pianta rettangolare, tipica delle città-fortezza.
Klagenfurt, capoluogo della Carinzia
La città di Klagenfurt, capoluogo della Carinzia che si affaccia sulla sponda orientale del Wörthersee, è stata un crocevia di popoli attraverso i secoli, vantando un’inconfondibile struttura urbanistica a scacchiera disegnata nel 1534 dall’architetto italiano Domenico dell’Allio. Città a misura d’uomo, offre itinerari suggestivi, come una passeggiata lungo il canale di Lend o una salita al Magdalensberg. La Neuer Platz o piazza Nuova si trova al centro della città, ed è famosa per la Fontana del Drago costruita nel 1590 e che oggi è l’emblema della città.
Oggi è un piacere passeggiare tra le vecchie vie del centro, con l’Alter Platz, la parte più antica, circondata da case e palazzi costruiti nel XVI e XVII secolo. Vietata alle auto dal 1961, è stata la prima isola pedonale di tutta l’Austria. E non è l’unico vanto: Klagenfurt è stata premiata per tre volte con l’Europa Nostra Diplom, per la conservazione esemplare del suo patrimonio architettonico e urbanistico.
Da non perdere è la chiesa di Sant’Egidio che offre un punto di osservazione eccezionale dalla piattaforma panoramica della torre. Si salgono 225 scalini, ma la fatica è ripagata dalla straordinaria vista sul centro storico di Klagenfurt, sul Wörthersee, sulle Caravanche e sui monti Koralpe.
Immancabile è anche una passeggiata lungo il Lendkanal, una via d’acqua che collega il centro di Klagenfurt con il lago Wörthersee. Lungo i quattro chilometri di lunghezza del canale corre anche la pista ciclopedonale che costeggia spiaggette erbose dove fare una sosta ristoratrice.
In Carinzia tutto l’anno
Il turismo della Carinzia ha puntato su una parola d’ordine: ecologia. I responsabili del governo regionale, infatti, hanno elaborato una strategia che ha come obiettivo la tutela della natura e la conservazione del paesaggio, ribadendo che le strutture create per i turisti devono servire anche a migliorare la qualità della vita dei residenti. In un’ottica di contenimento intelligente del turismo di massa, lo sport invernale non è l’unica carta che la Carinzia intende giocare. Obiettivo principale è sviluppare proposte alternative allo sci e la strategia è l’estensione della stagione turistica agli altri periodi dell’anno.
Il calendario carinziano è fittissimo di feste, celebrazioni, sagre popolari, processioni e manifestazioni folcloristiche. Molto sentite sono le tradizionali ricorrenze del mondo cristiano, ma sopravvivono e si tramandano anche riti e celebrazioni riconducibili a culti arcaici, le cui origini si perdono nel paganesimo. Feste legate alla fertilità della terra e ai buoni raccolti, al risveglio primaverile della natura come le feste di maggio o le feste propiziatorie di inizio autunno. D’inverno la festa più sentita è il Carnevale. Numerose e tradizionali corporazioni offrono per quest’occasione un programma intenso di eventi con carri allegorici, sfilate, maschere che hanno come tema gli eventi storici principali di questa città.