“Mollo tutto e apro un chiringuito” le location del film

Lo abbiamo pensato tutti almeno una volta nella vita e il Milanese Imbruttito l'ha fatto. Dove si trova davvero il chiringuito

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Lo abbiamo pensato tutti almeno una volta nella vita: “Mollo tutto e apro un chiringuito!”. È quanto ha deciso di fare nel film il signor Imbruttito (Germano Lanzoni, meglio conosciuto come il Milanese Imbruttito), dirigente di spicco di una grande multinazionale che, come molti, vive la routine nella sua frenetica Milano. A rompere l’equilibrio, però, ci pensa Brusini (Paolo Calabresi), un eccentrico imprenditore a capo di un impero economico che, per una ragione assurda, fa saltare quello che per l’Imbruttito è l’affare della vita.

E così, l’Imbruttito per la prima volta, cade in depressione.  Ma la svolta arriva da Brera (Alessandro Betti), un amico di vecchia data che gli propone l’acquisto di un chiringuito per fare continuare a fare business, ma non più in giacca e cravatta, bensì in infradito.

Dove è ambientato “Mollo tutto e apro un chiringuito!”

Senza andare troppo lontano – niente Cuba né Repubblica Dominicana, dove ci si aspetterebbe di trovare un chiringuito – ma nella nostra Sardegna, che non ha nulla da invidiare alle mete esotiche quanto a paesaggi e colori.

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Fonte: @Giulia Camba
Il Milanese Imbruttito in infradito in Sardegna

Se nel film “Mollo tutto e apro un chiringuito!” il sogno dell’Imbruttito si trasforma presto in un incubo, in quanto la zona scelta è a dir poco remota e gli abitanti del paese immaginario di Garroneddu sono una comunità di semplici pastori avversi a ogni novità, nella realtà non è così.

Il chiringuito esiste davvero e si trova in una località della Sardegna piena di turisti, almeno d’estate. Il film, infatti, è stato girato nell’estate 2021 sulla spiaggia di Chia, nel Comune di Domus de Maria, nel Sud dell’isola, una delle località più belle che esistano in Italia. Spiaggia bianca e fine, mare cristallino, dune di sabbia e macchia mediterranea fanno da sfondo alle avventure dell’Imbruttito e della sua famiglia.

“Una grande scoperta e soddisfazione” hanno spiegato gli autori e i registi del film,” lo sforzo, speriamo riuscito, è stato quello di rappresentare un mondo come quello sardo, poco raccontato dal cinema nazionale, in maniera comica ma non banalizzandolo, dandogli una centralità visiva ma soprattutto narrativa.

A livello registico, invece, c’è stata la possibilità di mettere in scena contesti estremamente
rappresentativi della Sardegna, come i nuraghi, le saline e le più conosciute spiagge cristalline e raccontare un problema che affligge la regione intera come quello dello spopolamento dei piccoli centri abitati”.

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Fonte: @G. Camba
Il chiringuito sulla spiaggia di Chia

La spiaggia di Chia, i Caraibi italiani

Da anni vanta la Bandiera Blu e le 5 vele della Guida blu per essere tra i mari più belli d’Italia. Qui, il mare ha sfumature che variano dal blu al verde smeraldo, le dune della spiaggia di Su Giudeuoggi protette – sono state disegnate dal vento, lo stagno alle spalle della spiaggia è popolato da esotici fenicotteri rosa e la torre spagnola del 1600 che domina l’intero paesaggio ci ricorda che ci troviamo in Italia e non su un’isola del Mar dei Caraibi.

Le altre location sarde

Altre scene di esterni oltre al chiringuito sulla spiaggia sono state girate in diverse zone del Sud della Sardegna. Prima fra tutte la località di Tratalias, un paese del Sulcis, una zona abitata sin dall’epoca nuragica tanto che ne rimangono ancora oggi delle importanti tracce sotto forma di nuraghi, come il villaggio di Sirimagus, e ben cinque tombe dei giganti.

Nel film non mancano alcuni scorci di alcune delle più note località di villeggiatura sarde come Pula, Teulada e Sant’Antioco. E poi c’è l’entroterra, con i Comuni di Iglesias, Carbonia, e i meno noti Narcao, Sant’Anna Arresi, Giba e San Giovanni Suergiu, sperduti nella macchia mediterranea, tra piante di mirto e pascoli di pecore: la Sardegna più autentica, insomma.