Ballenberg: 66 ettari di museo all’aperto in Svizzera

Inaugurato in Svizzera il museo all'aperto. Un terreno di sessantasei ettari dove sorgono edifici storici, giardini e orti per raccontare un paese che non c'è più

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SiViaggia

Redazione

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Viene inaugurato in Svizzera il primo museo all’aperto: si tratta di Ballenberg, nome che a prima vista non è tra i più conosciuti del paese ma che con questa novità si prenderà la pole position come polo turistico dei prossimi anni. Il governo elvetico ha deciso dunque di valorizzare un ampio territorio che è nato e cresciuto nel tempo. Ballenberg si candida prepotentemente a polo d’attrazione turistica negli anni a venire.

Nei sessantasei ettari di terreno sul quale sorge Ballenberg, anno dopo anno sono sorti edifici diventati storici, fattorie, lussureggianti orti e straordinari giardini che, se adeguatamente valorizzati, danno vita ad uno scenario assai suggestivo, molto vicino ad un idilliaco dipinto ad olio su tela. L’obiettivo di questo innovativo museo a cielo aperto è valorizzare uno squarcio di paese agli occhi della Svizzera e di tutto il Vecchio Continente. Il recupero delle tradizioni è un tratto caratterizzante di questo straordinario scorcio.

In un mondo globalizzato e dai ritmi sempre più frenetici, immergersi nel paradiso terrestre di Ballenberg diventa immediatamente un’oasi di relax, un ritorno alla Natura e ad un passato da conservare in ogni modo. A rendere possibile tutto questo è l’impegno di artigiani e contadini che abitano queste terre da generazioni (insieme ai nuovi arrivati negli anni scorsi) e contribuiscono al mantenimento e alla prosperità della zona con le loro professioni. Gli abitanti del posto oltre a lavorare la terra e a curare i suoi giardini (sempre provvisti degli strumenti tradizionali a seconda dei settori) si occupano anche del perfetto equilibrio della biodiversità di Ballenberg: sono infatti oltre 250 le specie animali presenti che popolano questo magnifico posto nel cuore d’ Europa Centrale.

Il museo è stato diviso in aree, ognuna con le sue peculiarità e i suoi edifici caratteristici. Si va dalla Giura, dove spiccano le prime case contadine e l’imponente granaio, alla Svizzera orientale resa caratteristica dalla fontana appanzellese. Nel mezzo i bellissimi scorci della Terra del Fuoco, l’Altopiano Centrale e l’Altopiano Orientale, impreziosita dalla villa patronale.
A rendere il tutto più suggestivo sono le abitazioni degli autoctoni, costruite sul modello svizzero tradizionale e tutte fornite di apparecchiature necessarie ai lavori agricoli: frantoi, scuderie, trebbiatrici, cantine.