Grazie al suo favoloso paesaggio impreziosito da castelli, dimore e giardini, l’Italia è stata per secoli definita “Giardino d’Europa“. Simbolo, ancora oggi, di tanta bellezza sono i giardini, esempi di perfetta interazione e armonia tra uomo, architettura e natura: per agevolarne la fruizione da parte del pubblico, APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia, in collaborazione con Ales S.p.A. e con il sostegno del MiBACT, ha realizzato il progetto “Garden Route Italia“, una guida alla scoperta di oltre 200 giardini spettacolari e 30 itinerari, in continua evoluzione.
Gli obiettivi del progetto e la selezione di qualità
Il progetto Garden Route Italia si propone di diffondere una vera e propria “cultura del verde” rilanciando la fruizione turistica e culturale di parchi e giardini italiani svelandoli in tutta la loro meraviglia: non soltanto, quindi i giardini monumentali e storici, ma anche parchi contemporanei, collezioni private, orti botanici seguendo le tre grandi tematiche di natura, paesaggio e arte.
Per i residenti in un dato territorio, i giardini dovrebbero diventare luoghi da frequentare e vivere e non semplicemente da “visitare”: accedere a una di queste bellezze significa, allora, assaporare l’incanto delle stagioni, approfondire la conoscenza delle produzioni e delle caratteristiche naturali di una zona, accrescere il senso di appartenenza e identità e partecipare a formazione permanente su vari temi quali, ad esempio, sostenibilità, arte e botanica.
Per tutti, la visita ai giardini e ai parchi italiani si trasforma in una preziosa occasione per scoprire i tratti distintivi del Paese attraverso la costruzione del paesaggio, la gestione del territorio e la dimensione estetica ed economica.
I Giardini ammessi nella Garden Route vengono selezionati tenendo conto di numerosi fattori tra cui:
- la qualità della manutenzione e della cura nel pieno rispetto dell’ambiente
- l’integrità del rapporto con il contesto paesaggistico
- la rilevanza e l’interesse sul piano botanico, storico e artistico
- elevati standard di accoglienza, accessibilità e dei servizi offerti
Di giardino in giardino seguendo la bellezza del paesaggio
L’elemento caratterizzante della Garden Route Italia sono gli itinerari topografici e tematici che tengono conto, nella loro impostazione, anche della più ampia dimensione del paesaggio e del mutare delle stagioni.
Di giardino in giardino, gli itinerari topografici raccontano la storia e l’identità dei territori mentre gli itinerari tematici offrono una lettura sempre differente del patrimonio verde italiano.
Abbiamo, così, i giardini di lago sorti attorno ai laghi di Como, di Garda e Maggiore, i giardini botanici alpini (autentici orti botanici in quota), gli allegorici labirinti con il labirinto Borges dell’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia e il labirinto della Masone in provincia di Parma, gli scenografici giardini della Brianza con ville monumentali, la “musica delle acque” nel Lazio con fontane, giochi e vie d’acqua.
Ma non soltanto.
Il fascino indiscusso dei giardini continua sulle orme di Goethe e il suo “Viaggio in Italia” tra Veneto, Lazio, Campania e Sicilia, con i giardini d’autore del Novecento, ricchi di stimoli culturali, con il “giardino al femminile“, e poi in Campania “Tra cielo e mare”, in Liguria con i “Giardini di mare tra Ponente e Levante”, a Roma e dintorni “tra Papi e Cardinali”, in Toscana con il “sistema delle Ville Lucchesi” e nelle Terre di Siena.
Ancora, non mancano i giardini “reali e dinastici“, i giardini “esoterici”, le eccellenze degli Orti Botanici, i giardini paesaggistici e le collezioni botaniche del Piemonte, l’imprenditoria mitteleuropea del Friuli Venezia Giulia, i giardini di agrumi in Sicilia, le masserie e la biodiversità della Puglia, il paesaggio del vino a Verona, il “paesaggio giardino” dei Colli Euganei, la Via Emilia, il verde delle Marche e le Ville Umbre.
Infine, ma non per ultimi, i vigneti e i meleti dell’Alto Adige, Treviso e il Terraglio, la grande committenza e i giardini amatoriali della Tuscia, Vicenza e i Colli Berici, le limonaie dell’Alto Garda e i “giardini del cinema” e i “giardini e l’arte contemporanea”.