Tappe e consigli per il trekking della Grande traversata elbana

La GTE o Grande traversata elbana è uno degli itinerari più famosi e affascinanti dell'Isola d'Elba. Ecco come percorrerlo

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 22 Luglio 2019 11:47Aggiornato: 18 Marzo 2020 15:01

L’isola d’Elba è un luogo ideale per gli appassionati di trekking perché percorrendo solo pochi chilometri a piedi si può partire dal mare e ritrovarsi in montagna. Lungo i percorsi, potrete imbattervi in resti di fortezze etrusche, arrampicare su una delle falesie dell’Isola d’Elba oppure tuffarvi in mare da una delle tante spiaggette disseminate lungo il cammino.

Inoltre, non esiste nel Mediterraneo un’altra isola nella quale si trovi insieme una montagna di granito alta più di 1000 metri e, a 2 ore di cammino, una delle aree minerarie più interessanti del mondo.

Visitare l’Elba a piedi

Fare trekking è un’esperienza assolutamente coinvolgente. Infatti, chi per la prima volta visita l’isola d’Elba a piedi si meraviglierà di come, ad ogni curva, si scoprano scenari inaspettati e sempre nuovi. Quest’alternanza di paesaggi dipende dalla sua complessa natura geologica che ha creato le condizioni ideali per la formazione del territorio. Quindi ogni escursione fatta sull’isola, sarà fonte di mille scoperte e motivo d’arricchimento personale in uno dei paesaggi più suggestivi del Mediterraneo.

Percorsi dell’isola d’Elba: Grande traversata elbana o GTE

La Grande traversata elbana o GTE è l’itinerario principale dell’isola d’Elba e la sua lunghezza del è variabile da 50 a 60 km circa. Il percorso collega la maggior parte dei sentieri dell’isola e permette di osservare la grande ricchezza geologica, naturale e morfologica dell’isola. Il tracciato può essere percorso a tappe, in quanto alcuni sentieri portano ai borghi più belli dell’isola, nei quali si può decidere di pernottare. La GTE parte da Cavo e si dirige al paese di Porto Azzurro per poi proseguire nell’entroterra fino a salire sul Monte Perone e successivamente presso il Monte Capanne.

Consigli per affrontare la Grande traversata elbana

La GTE è un percorso impegnativo e le distanze che ci possono essere tra le varie tappe sono significative quindi prima di misurarsi nella traversata dell’isola d’Elba consigliamo di:

  • stabilire il proprio stato fisico, la traversata non è un percorso turistico ma è principalmente per escursionisti quindi per affrontarla si richiede uno stato fisico ottimale per affrontare gli ostacoli presenti sul percorso;
  • dotarsi di una buona scorta d’acqua, per lunghi tratti si attraversano zone disabitate per cui è necessario avere la riserva d’acqua necessaria;
  • essere sempre muniti di una cartina perché in alcuni tratti i percorsi non sono segnalati adeguatamente quindi seguendo la cartina si evita di perdersi;
  • essere forniti di tutta l’attrezzatura necessaria, i vestiti e le scarpe devono essere da trekking, in quanto in molti punti del percorso il terreno è sdrucciolevole;
  • valutare le condizioni meteorologiche prima di partire, infatti percorre la traversata in caso di condizioni meteo avverse è sconsigliato;
  • evitare l’alta stagione, fare il percorso nelle ore calde non è consigliato in quanto aumentano le difficoltà e la fatica. Inoltre in estate può essere molto affollato;
  • portarsi una tenda, lungo la grande traversata ebana ci sono dei campeggi dove, se si è muniti di tenda, è possibile sostare per la notte.

Itinerari di trekking da fare in una giornata

Se state in vacanza sull’isola d’Elba e non volete spendere tutto il vostro tempo a disposizione per fare un percorso impegnativo come quello del GTE, vi proponiamo una seria di itinerari di trekking alternativi da percorrere.

  • Lucia – San Martino: quest’itinerario parte dalla chiesetta di Santa Lucia, passando in una zona ricca di praterie e sugherete e percorrendo un territorio di antiche coltivazioni su terrazzamenti. A Colle Reciso, il percorso sale verso il Poggio del Mulino a Vento, dove cominciano i boschi di altura. Si può anche deviare verso la villa napoleonica di San Martino.
  • San Felo – Ortano: il sentiero si snoda nella zona mineraria dell’isola e attraverso i boschi di macchia mediterranea. Percorrendo il tragitto si giunge a monte Arco, una delle vette più alte della zona che regala uno splendido paesaggio ed infine si arriva nel paese di Ortano.
  • La Parata – Volterraio: con questo sentiero si attraversano foreste di lecci e zone di cespugli di elicriso e dal cisto che sboccia in primavera. Si suggerisce una deviazione verso l’eremo di Santa Caterina, sede di un interessante orto botanico, o per l’impervia vetta del Volterraio, dove si erge il castello omonimo.
  • San Piero – Monte Maolo: sentiero immerso nella gariga, ossia una vegetazione di cespugli di cisti, elicriso e ginestre e si inoltra nelle pinete di quota, fino ad arrivare ai castagneti del monte Capanne. Giunti alla cima di monte Maolo, il paesaggio si apre fino all’Isola del Giglio.