Si semplificano le regole per viaggiare all’estero, e la maggior parte delle destinazioni diventa finalmente di nuovo accessibile a chi non vede l’ora di andarci, senza dover sottostare a obblighi di quarantena, test all’ingresso o pre-partenza. Ecco quali Paesi hanno allentato (o lo faranno a breve) le restrizioni imposte per contrastare e contenere l’emergenza sanitaria, e quali sono le novità per chi vuole raggiungerli.
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Australia
Dopo aver riaperto i confini ai viaggiatori internazionali (come hanno fatto di recente anche questi Paesi), l’Australia ha finalmente deciso di allentare le restrizioni di viaggio. Dal 17 aprile, ai viaggiatori che hanno completato il ciclo vaccinale non sarà più richiesto il tampone negativo prima della partenza. Fino ad allora, i turisti vaccinati, oltre alla certificazione di vaccinazione, dovranno fornire, al momento del check-in, il risultato negativo di un test Covid PCR o di Amplificazione degli Acidi Nucleici (NAAT) effettuato entro 3 giorni dalla partenza o, in alternativa, un certificato medico che evidenzi un Test Antigenico Rapido (RAT) negativo entro le 24 ore precedenti il viaggio per l’Australia.
I viaggiatori esenti dalla vaccinazione per motivi medici o sotto i 12 anni di età possono viaggiare alle stesse condizioni di un viaggiatore completamente vaccinato, dietro presentazione di un documento d’identità e della rilevante documentazione medica. Per rimanere sempre aggiornati sulle regole autonome che possono variare in base allo Stato o territorio d’arrivo, è bene consultare il portale del Governo. Intanto, l’altra buona notizia è che da aprile le navi da crociera possono attraccare di nuovo nei porti australiani, dopo due anni di stop.
Spagna
Anche la Spagna volta pagina sul Covid, e da aprile ha allentato le restrizioni. Per chi presenta sintomi lievi non sono più obbligatori i tamponi e nemmeno le quarantene, ma nei 10 giorni successivi bisognerà limitare le relazioni sociali e utilizzare sempre la mascherina, che resta obbligatoria negli spazi chiusi.
Ma non solo. Dal 6 aprile i viaggiatori che entrano in Spagna con il Green Pass digitale europeo non devono più compilare il modulo di controllo sanitario del Spain Travel Health, richiesto dal governo per tutelare la salute dei cittadini. Eliminato, quindi, il QR code da presentare all’arrivo in Spagna, semplificando così il processo per i viaggiatori a cui ora serve solo il Green Pass.
Il formulario SPTH, tuttavia, resta valido per i viaggiatori dai 12 anni in su sprovvisti del Certificato Covid Ue. Permangono, inoltre, diverse misure sanitarie: alle frontiere aeree o marittime verrà controllata la temperatura (con un limite massimo di 37,5 gradi); è sempre necessario il certificato di vaccinazione o di tampone negativo; i vaccini sono validi a partire dal 14esimo giorno dall’ultima dose e al 270esimo è necessaria la dose di rinforzo, eccetto per i minori di 18 anni per cui il Green Pass è valido anche dopo il 270esimo giorno dalla vaccinazione precedente.
Svizzera
Anche la Svizzera ha allentato la morsa delle restrizioni Covid, e sarà più facile visitare le sue attrazioni. Al momento, non sono più previste condizioni di ingresso quali certificazione verde o test negativi o modulo online, né è richiesta quarantena ai viaggiatori vaccinati. Inoltre, i turisti in Svizzera non sono più tenuti a indossare la mascherina o a presentare il Green Pass per entrare in bar, ristoranti e altri luoghi al chiuso, come impianti sportivi e teatri. I collegamenti aerei e ferroviari sono attivi seppur con alcune riduzioni. Si invita, pertanto, a verificare l’offerta e l’operatività dei voli direttamente sui siti delle compagnie aeree e sul sito delle ferrovie.
Polonia
Dalla fine di marzo, anche la Polonia ha posto fine alle limitazioni di viaggio imposte durante la pandemia. Non è più, quindi, necessario compilare il modulo di ingresso PLF né esibire alcun tipo di certificato di vaccinazione o test Pcr negativo per Covid-19. Caduto anche l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, che resta valido solo nelle farmacie e nelle strutture sanitarie.
Infine, non ci sono restrizioni che riguardano la capacità massima di riempimento delle infrastrutture turistiche e culturali. Con l’arrivo della bella stagione, le compagnie aeree di linea e le low cost stanno ripristinando molti dei 60 collegamenti che, già prima dell’emergenza sanitaria permettevano ai turisti italiani di raggiungere facilmente gli scali polacchi con voli diretti. Al momento, sono previsti oltre 70 collegamenti tra Italia e Polonia.
Canada
Da aprile, i viaggiatori vaccinati che visitano il Canada non dovranno sottoporsi al test pre-partenza. Possono comunque essere selezionati in aeroporto per un controllo a campione, ma non dovranno mettersi in quarantena in attesa del risultato del test. I cittadini stranieri vaccinati possono entrare nel Paese dopo aver dimostrato il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, con vaccini riconosciuti dal Governo canadese (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca/COVISHIELD e Janssen).
I certificati, corredati da traduzione in lingua inglese o francese, dovranno essere esibiti alle Autorità di frontiera. Bisognerà poi inviare le informazioni obbligatorie tramite ArriveCAN (app o sito Web), inclusa la prova della vaccinazione in inglese o francese, e un piano di quarantena.
Maldive
Le Maldive hanno rimosso già da un mese le ultime restrizioni d’ingresso legate al Covid. A partire dal 13 marzo 2022, i viaggiatori stranieri completamente vaccinati non sono più tenuti a presentare l’esito negativo di un test Pcr all’arrivo a destinazione, né hanno bisogno di effettuare un altro test prima di lasciare l’arcipelago dell’Oceano Indiano. Tuttavia, i viaggiatori in arrivo, indipendentemente dal loro status vaccinale, sono tenuti a compilare una dichiarazione sul proprio stato di salute redatta entro 48 ore dalla partenza. I bambini, che ancora non possono essere vaccinati, devono presentare un test Pcr negativo all’arrivo.
Sudafrica
I confini sudafricani sono attualmente aperti a tutti i viaggiatori internazionali. Il Sudafrica ha allentato ulteriormente le restrizioni anti Covid-19, togliendo l’obbligo di tampone per i turisti vaccinati. Per l’ingresso nel Paese sarà necessario esibire un certificato valido attestante l’avvenuto completamento del ciclo vaccinale, qualora il viaggiatore sia vaccinato; esibire il risultato negativo di un test effettuato non oltre le 72 ore prima della data del viaggio, qualora il viaggiatore non sia vaccinato. Ai viaggiatori che non siano in grado di produrre idonea certificazione viene richiesto di effettuare un test antigenico all’arrivo, a proprie spese e, in caso di esito positivo, di osservare un periodo di quarantena di dieci giorni.
Per i cittadini italiani, è stata altresì reintrodotta dalle autorità sudafricane l’esenzione dall’obbligo di visto per breve soggiorno. Non sarà quindi necessario presentare domanda di visto di ingresso nelle Ambasciate e Consolati sudafricani per soggiorni inferiori ai 90 giorni.
Cambogia
Le Autorità cambogiane hanno comunicato che è ora possibile, per tutti i cittadini stranieri e per tutte le motivazioni – incluso il turismo – entrare nel Paese. I viaggiatori che sono vaccinati con ciclo completo possono entrare in Cambogia senza effettuare quarantena. Per farlo, oltre al visto devono possedere: un certificato che attesti il completamento del ciclo vaccinale, con almeno due dosi, e la data delle inoculazioni; un’assicurazione sanitaria, con massimale non inferiore a 50.000 dollari (circa 46mila euro) e che comprenda copertura del Covid-19.
Rientro in Italia
In base all’ordinanza del 22 febbraio, in vigore fino al 30 aprile 2022, è possibile tornare a viaggiare in tutto il mondo – fatte salve le limitazioni dei Paesi di destinazione. Per il rientro in Italia, permangono tuttavia alcuni obblighi.
Chi vuole fare ingresso nel nostro Paese è tenuto a compilare il Passenger Locator Form. Inoltre bisogna esibire il certificato di vaccinazione completa effettuata da meno di 9 mesi o, in alternativa quello di vaccinazione completa con dose di richiamo. Per chi non è vaccinato, è fatto obbligo di presentare il certificato di guarigione dal Covid da meno di 6 mesi o l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico, effettuati rispettivamente nelle 72 ore o nelle 48 ore precedenti all’arrivo. In assenza di tali documenti, è obbligatorio sottoporsi a una quarantena di 5 giorni.