Turismo, i piani del nuovo nuovo ministro Massimo Garavaglia

I temi su cui puntare per far tornare gli italiani a viaggiare in tutta sicurezza

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Un documento per il rilancio turistico in Italia è il soddisfacente risultato di un incontro che si è tenuto tra le associazioni del settore e il neoministro del Turismo, Massimo Garavaglia.

I temi su cui puntare per far tornare gli italiani a viaggiare in tutta sicurezza sono cinque: un certificato di negatività al Covid, il viaggio considerato come “giustificato motivo” per  spostarsi dal Proprio Comune o Regione, la definizione di “corridoi” sicuri, stabilire dei protocolli condivisi con il resto dell’Unione europea e incentivare l’utilizzo dei voucher che, in questi mesi, le compagnie aeree, di navigazione e gli hotel hanno offerto ai propri clienti impossibilitati a partire.

Da inizio pandemia questo settore, che in Italia conta per il 14% del PIL, ha registrato un calo di fatturato superiore al 90%, “rimanendo in uno stato di ‘lockdown de facto’ da oltre un anno”, si legge in un comunicato. Le perdite registrate nel 2020 ammontano a circa 12 miliardi di euro.

Oltre al tema dei sostegni, le associazioni che hanno preso parte all’incontro – AIDiT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET e FTO-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio –  hanno ribadito l’esigenza di favorire e di agevolare la ripartenza dei viaggi in totale sicurezza.

A tal proposito è stato evidenziato il “vuoto normativo” che oggi consente di recarsi in alcuni Paesi esteri, prevalentemente dell’area Schengen ma, allo stesso tempo, non considera il viaggio come un “giustificato motivo” per spostarsi dal proprio Comune o dalla propria Regione verso l’aeroporto di partenza, in caso di limitazioni agli spostamenti derivanti dai colori assegnati alle Regioni.

È stato ribadito che questi spostamenti riguarderebbero persone in possesso di un certificato di negatività al Covid e che lo spostamento sarebbe limitato al tragitto dalla propria abitazione all’aeroporto. La richiesta fatta dalle associazioni è che il possesso di un comprovato titolo di viaggio costituisca un “giustificato motivo” per effettuare lo spostamento.

Si è poi sottolineata l’esigenza di allineare con il resto dell’Unione europea i corridoi aperti e proprio su questo punto il ministro Garavaglia ha riferito di aver partecipato a una riunione con gli altri ministri del Turismo europei per la definizione di protocolli condivisi per una riapertura coordinata del traffico internazionale, in particolare in area Schengen.

È stata particolarmente apprezzata la proposta presentata dalle associazioni di riconoscere un tax credit per incentivare i viaggiatori a riutilizzare i voucher in loro possesso prenotando un altro viaggio, anziché chiederne il rimborso.