Trip Stacking, il nuovo fenomeno legato ai viaggi

Alternative di viaggio per non restare a casa

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Redazione

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Il Trip Stacking è la nuova tendenza post pandemica per i viaggiatori. L’emergenza sanitaria che ha imposto restrizioni, cancellazioni e mesi di clausura forzata, ha portato le persone ad adottare piani alternativi per le vacanze, prenotando due o anche tre viaggi contemporaneamente, e in Paesi diversi, per evitare di rimanere a casa se la situazione epidemiologica in una determinata destinazione dovesse peggiorare.

Missione: non restare all’asciutto di mare, montagna o Capitali da scoprire in giro per il mondo, dribblando con strategia eventuali varianti del virus e chiusure. Il comparto turistico prova a ripartire ma, davanti al nuovo fenomeno nell’organizzazione di viaggi e spostamenti, potremmo assistere a politiche di cancellazione più severe e un aumento dei prezzi.

Cos’è il Trip Stacking?

Prima della pandemia da Covid-19, la vacanza estiva era per molti intoccabile. La destinazione veniva decisa solitamente con largo anticipo, e le prenotazioni di voli, strutture e trasferimenti confermati con altrettanto tempismo. La cancellazione di un viaggio, poi, era contemplata soltanto in casi di estrema necessità che impedivano la partenza.

Le incertezze e i cambi di scenari che abbiamo conosciuto vivendo mesi di emergenza, hanno mutato anche il modo di approcciarsi al planning di viaggio. Si valutano più alternative: si prenota il viaggio “principale”, ossia quello deciso e desiderato, ma anche strategicamente una serie di piani B a ridotto rischio di cancellazione, per evitare gli annullamenti e i rimborsi a pioggia dell’estate 2020. Attenzione a non confondere il Trip Stacking (letteralmente “viaggi impilati”) con il ghost booking. Quest’ultimo, infatti, si riferisce alla spiacevole azione di prenotare soprattutto su piattaforma più camere, in diverse strutture, sapendo già a priori di non potersele permettere o di non raggiungere quella determinata meta.

Le conseguenze della prenotazione multipla

Il Trip Stacking può causare una serie di conseguenze sia per gli albergatori, le compagnie di volo e di trasporti, sia ovviamente per i viaggiatori. I principali cambiamenti di assestamento al fenomeno sarebbero: prezzi in aumento, l’introduzione di acconti di prenotazione non rimborsabili, o l’eliminazione delle politiche di cancellazione, come deterrente alla doppia prenotazione.

Con l’arrivo del vaccino, del Green Pass, e la maglia delle restrizioni che si è andata via via allentando, la situazione pare essere sotto controllo, anche se va sottolineato il 60% dei viaggiatori italiani per le vacanze dell’estate 2021 abbiano prenotato soluzioni con cancellazione gratuita o rimborso, spesso pianificando in contemporanea un secondo viaggio.