Sta per tornare alla luce una delle più importanti scoperte archeologiche di Gerusalemme

Il governo israeliano ha annunciato una nuova campagna di scavi per portare alla luce (e rendere visitabile al pubblico) un'incredibile scoperta archeologica

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Giulia Sbaffi

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Gerusalemme è una città ricca di fascino e di storia, tra le più antiche al mondo: qui si trovano importanti testimonianze archeologiche legate soprattutto al mondo religioso, tanto che sono milioni i pellegrini in visita ogni anno alla Città Santa. Presto ci sarà un’altra attrazione assolutamente da scoprire, come annunciato nei giorni scorsi dall’Autorità Israeliana per le Antichità. Sta infatti per tornare alla luce un prezioso sito archeologico rimasto nascosto per oltre 2.000 anni.

La Piscina di Siloam torna alla luce

La Piscina di Siloam (chiamata anche Piscina di Siloe) fu un importante punto di approvvigionamento idrico della Gerusalemme fiorita sotto il regno del Re Ezechia, attorno al VIII secolo a.C. Venne costruita circa 2.700 anni fa e raccoglieva le acque della sorgente di Gihon, che venivano convogliate e poi immagazzinate tramite due tunnel sotterranei scavati direttamente nella roccia. Questa piscina si trova nella Città di Davide, il nucleo più antico di Gerusalemme, e più precisamente lungo il fianco meridionale del Monte Ophel.

La sua esistenza venne scoperta verso la fine dell’800, epoca a cui risale anche l’iscrizione in ebraico antico che indicava come l’acqua venisse convogliata dalla sorgente di Gihon alla piscina – una preziosa testimonianza risalente ai tempi di Ezechia, che ora si trova presso il Museo Archeologico di Istanbul. Non sappiamo molto sul reale uso di questa piscina: alcuni esperti ipotizzano che potesse essere impiegata per il mikveh, il tradizionale bagno rituale che i pellegrini facevano per purificarsi prima di visitare il Tempio.

Di certo, la Piscina di Siloam è strettamente legata al culto cristiano: citata più volte nella Bibbia, sarebbe il luogo in cui Gesù ridiede la vista ad un uomo cieco dalla nascita, compiendo uno dei suoi più celebri miracoli. Nei secoli, questo sito venne più volte restaurato – soprattutto durante l’epoca bizantina. Ma pian piano cadde in stato d’abbandono e venne dimenticata, sin quando alcune testimonianze non vi condussero nuovamente gli archeologi. Ora la splendida piscina torna a mostrarsi in tutta la sua bellezza: l’Autorità Israeliana per le Antichità ha infatti annunciato una nuova campagna di scavi volta a riportarla completamente alla luce e a renderla visitabile al pubblico.

Il percorso archeologico aprirà al pubblico

La Piscina di Siloam verrà resa per la prima volta visitabile: secondo quanto spiegato dalle autorità israeliane, farà parte di un percorso archeologico di grande bellezza che avrà inizio presso la Città di Davide e terminerà ai piedi del Kotel, il Muro del Pianto. “La piscina nel Parco Nazionale della Città di Davide a Gerusalemme è un sito di importanza storica, nazionale e internazionale. Dopo molti anni di attesa, meritiamo di poterlo scoprire e di renderlo presto accessibile ai milioni di visitatori che arrivano a Gerusalemme ogni anno” – ha spiegato il sindaco Moshe Lion al Jerusalem Post.

Secondo i progetti dell’Autorità Israeliana per le Antichità, gli scavi permetteranno di riportare alla luce la piscina nella sua interezza per la prima volta da quando è stata costruita. Durante i lavori, il pubblico potrà pian piano ammirare i risultati degli archeologi e i progressi compiuti nel rendere nuovamente visibile questo importante sito israeliano dal valore storico e religioso davvero immenso.