Stop a Green Pass e restrizioni nel Regno Unito

Il primo ministro Boris Johnson ha annunciato la revoca delle restrizioni anti-Covid nel Regno Unito, previste nel 'Piano B': cosa cambia e perché

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Redazione

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Pubblicato: 19 Gennaio 2022 16:07

A partire dal 26 gennaio, saranno allentate le restrizioni anti-Covid nel Regno Unito. Una decisione annunciata alla Camera dei Comuni dal primo ministro Boris Johnson, che sarebbe stata presa in seguito ai dati incoraggianti sul calo dei contagi registrati negli ultimi giorni in Gran Bretagna. Ecco quali misure verranno abolite dalla prossima settimana.

Niente più mascherine e Green Pass

A inizio dicembre, la Gran Bretagna era passata al ‘Piano B’ anti-Covid, con un giro di vite per fermare la variante Omicron, che ha fatto scattare nuove restrizioni in diversi Paesi. Fra le nuove misure, attualmente in vigore nel Paese, era stato introdotto l’obbligo della mascherina nella maggior parte dei luoghi chiusi, come teatri e cinema, e la certificazione verde per entrare in discoteca e nei luoghi affollati. Stando a quanto annunciato dal premier britannico, tutto questo cambierà dal 26 gennaio.

A partire da quella data, nel Regno Unito non sarà più obbligatorio indossare la mascherina a scuola, sui mezzi pubblici o nei negozi, né sarà più obbligatorio essere in possesso di Green Pass che attesti l’avvenuta vaccinazione o la guarigione dal Covid-19 (in pratica l’equivalente del nostro Super Green Pass). Inoltre, alle aziende non sarà più richiesto di incentivare lo smart working, come invece era finora previsto nel suddetto Piano B. Il dietrofront di Johnson sarebbe dovuto al calo di contagi raggiunto grazie al record di terze dosi booster dei vaccini. Tuttavia, c’è chi pensa che la decisione di allentare le misure anti-Covid sia in realtà un tentativo del premier britannico di mettere a tacere le critiche che sulla questione “partygate”.

Misure allentate anche per i viaggi nel Regno Unito

Come vi avevamo già spiegato, i viaggiatori vaccinati in arrivo nel Regno Unito non avranno più bisogno di mostrare l’esito negativo di un tampone pre-partenza, né dovranno mettersi in autoisolamento. Tutto ciò che si dovrà fare sarà:

  • prenotare un tampone (è possibile scegliere fra molecolare e rapido, LFT) da svolgere nel Regno Unito entro il scondo giorno dall’arrivo, da una lista di centri medici autorizzati;
  • compilare un passenger locator form, indicandogli estremi della prenotazione del tampone “day 2 test” dichiarando di non aver transitato in un Paese ad alto rischio, presente nella “red list, nei 10 giorni precedenti l’arrivo nel Regno Unito e di aver completato un ciclo di vaccinazione contro il coronavirus;
  • viaggiare con un’attestazione vaccinale da esibire, su richiesta, alla frontiera.

Ai viaggiatori che non abbiano ricevuto un ciclo completo di vaccinazione o che abbiano transitato in Paesi individuati come ad alto rischio nei 10 giorni precedenti l’arrivo nel Regno Unito, il governo britannico richiede, invece, di:

  • presentare il risultato negativo di un tampone Covid-19 effettuato nei tre giorni precedenti il giorno della partenza e che soddisfi i parametri specificati dal governo britannico;
  • compilare un formulario online (“travel locator form”) nei due giorni precedenti il giorno della partenza;
  • osservare un isolamento cautelare di durata ordinaria di 10 giorni, con modalità specifiche a seconda dei Paesi visitati prima dell’arrivo nel Regno Unito: prevista la quarantena alberghiera per chi abbia transitato in Paesi ad alto rischio;
  • infine, sottoporsi a tamponi di controllo nel 2° e 8° giorno dopo l’arrivo nel Regno Unito.

Per quanto riguarda, infine, i minori in arrivo nel Regno Unito:

  • fino ai 4 anni, sono esentati da qualsiasi tampone e dall’obbligo di isolamento cautelare;
  • dai 5 ai 17 anni, sono esentati dal tampone pre-partenza e dall’obbligo di isolamento cautelare, ma devono sottoporsi a un tampone di sorveglianza (day 2 test”) entro il 2° giorno dopo l’arrivo.