Un pezzo di storia di Napoli è ora in vendita

Il Monte di Pietà di via San Biagio dei Librai è di nuovo in vendita. Questa volta il suo destino è sconosciuto

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SiViaggia

Redazione

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Ci troviamo a Napoli, tra le strade antiche e sgarrupate della città che trasudano storie, misteri, segreti e suggestioni. È qui che si trova il Monte di Pietà, un tesoro pubblico, nonché pezzo di storia partenopea, custodito nel decumano inferiore della città antica, meglio conosciuto come Spaccanapoli.

Situato al civico 114 di via San Biagio dei Librai, l’edificio è stato messo in vendita da Intesa San Paolo. Ci sarebbe già un acquirente: un imprenditore campano al quale andrebbe l’onore, e l’onere, di custodire questo pezzo di storia di Napoli.

Il Monte fu fondato nel 1539 da alcuni nobili napoletani, Aurelio Paparo, Gian Domenico di Lega e Leonardo di Palma Castiglione, con l’obiettivo di combattere l’usura e concedere dei prestiti in maniera gratuita e senza scopo di lucro alle persone bisognose, da qui il nome.

Napoli
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Dopo diversi anni di attività, l’organizzazione si ampliò iniziando a ricevere dei depositi e trasformandosi in un esercizio bancario in piena regola. Dopo alcune sedi provvisorie, nel 1957, il Monte di Pietà acquisto un palazzo nel cuore di Napoli per mano della vedova Carafa che fu demolito e poi ricostruito su disegno dell’architetto Cavagni.

Durante le attività di costruzione fu aggiunta anche una piccola cappella alla quale lavorarono artisti di fama internazionale come Michelangelo Naccherino, Pietro Bernini e Belisario Corenzio. L’interno dell’edificio conserva i ritratti di Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia, opere di Battistello Caracciolo, mobili rococò e molte altre preziosità. Ma ora il suo destino è in bilico.

Sculture sulla facciata
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Sculture sulla facciata del Monte di Pietà

Negli anni ’90 il Monte di Pietà passò sotto la gestione del Banco di Napoli che lo aprì al pubblico per far scoprire il patrimonio dell’edificio ai cittadini. Quando il Banco di Napoli si fuse con Bnl cedette il Monte. Poi arrivò Intesa San Paolo che ci riporta ai giorni di oggi e all’ennesima vendita.

La cifra concordata, così come l’intera trattativa di vendita, sono rimaste private. Ma è tanta la preoccupazione tra gli abitanti della città che chiedono alla Regione e allo Stato di intervenire affinché sia data una garanzia che l’edificio resti di fruizione pubblica. Perché è patrimonio storico e pubblico di Napoli e perché rappresenta un pezzo della sua storia.

Monte di Pietà, ingresso
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Monte di Pietà, ingresso