Il turismo italiano ha subito ormai una trasformazione significativa. Non si tratta più solo di ammirare monumenti storici o paesaggi di rara bellezza: i viaggiatori, oggi, desiderano vivere esperienze autentiche, immergendosi nelle tradizioni locali e nei sapori del territorio con un occhio di riguardo per l’ambiente.
Secondo i dati di Coldiretti, il numero degli eco-turisti è in continua crescita e l’Italia, con il suo patrimonio enogastronomico unico, sta diventando un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza a 360 gradi tra natura, cibo e cultura. Il vino e l’olio d’oliva, in particolare, sono le nuove stelle di questa rinascita turistica e aprono la strada a vacanze che valorizzano il meglio del territorio.
Il boom dell’eco-turismo: un nuovo modo di viaggiare
Basti pensare che, negli ultimi dieci anni, il numero di eco-turisti in Italia è raddoppiato, con una crescente attenzione alla sostenibilità durante la pianificazione delle ferie: il 25% dei vacanzieri si orienta ormai verso scelte più green, preferendo strutture che garantiscono cibo a chilometro zero e che riducono i consumi energetici.
Questa tendenza è emersa chiaramente dall’analisi di Coldiretti, presentata durante l’inaugurazione del TTG Travel Experience di Rimini, la principale fiera del settore. Protagonisti dell’evento sono stati anche gli agriturismi di Terranostra Campagna Amica, con la presenza della presidente nazionale Dominga Cotarella.
Vino e olio: le nuove frontiere del turismo esperienziale
Il cibo ha assunto un ruolo centrale nelle scelte vacanziere, tanto che la buona tavola è diventata la prima motivazione per visitare l’Italia, superando cultura e divertimento, come indicato dai dati Noto Sondaggi.
Ma la nuova frontiera dei viaggi è rappresentata soprattutto dal turismo esperienziale legato ai singoli settori, dall’oleoturismo, all’enoturismo, dal turismo della birra a quello dei formaggi. Solo per l’enoturismo, l’estate 2024 ha superato il record delle sei milioni di notti trascorse tra le vigne registrate lo scorso anno, secondo Coldiretti.
“Non a caso siamo il Paese leader per numero di posti letto nelle aree rurali grazie al contributo della multifunzionalità e dell’agriturismo, altro comparto su cui siamo leader mondiali. Un primato fondato su un’offerta turistica altamente diversificata e differenziata, dove l’agricoltura – il settore primario – gioca un ruolo fondamentale, per la cucina, per i paesaggi per le proposte esperienziali”, ha sottolineato la presidente nazionale di Terranostra Campagna Amica, Dominga Cotarella.
Gli agriturismi: baluardi del turismo enogastronomico
L’Italia si conferma leader nel settore grazie alla multifunzionalità delle aziende agricole, un primato che la rende il Paese con il maggior numero di posti letto nelle aree rurali. Gli agriturismi sono il cuore pulsante di questa offerta diversificata e sanno unire ospitalità ed esperienze legate alla terra.
Attualmente, sono quasi 26.000 le aziende agrituristiche attive in Italia, un numero che è quasi raddoppiato rispetto al 2014 (+84%), e il loro valore economico ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, con 15,5 milioni di presenze nel 2023. Di queste, ben il 58% proviene da turisti stranieri, con una permanenza media di 4,6 giorni, a fronte dei 3,1 giorni per gli italiani.
Un futuro sempre più green
Il futuro del turismo in Italia sembra sempre più orientato verso una visione sostenibile ed esperienziale. L’aumento degli eco-turisti conferma che la richiesta di vacanze autentiche, incentrate sulla natura e sui prodotti locali, è in forte crescita. Coldiretti prevede che il trend continuerà a crescere, rafforzando il ruolo del Belpaese come destinazione privilegiata per chi cerca un’esperienza di viaggio che sia non solo piacevole, ma anche rispettosa dell’ambiente.
Il vino e l’olio, colonne portanti della tradizione, si pongono come i protagonisti di questa nuova frontiera del turismo. Un viaggio tra vigneti e oliveti diventa così un bagaglio indimenticabile, capace di lasciare un segno profondo nel cuore dei viaggiatori e di promuovere uno sviluppo turistico consapevole.