Si allentano le ultime restrizioni che hanno cambiato il nostro modo di viaggiare in questi due anni ed è subito in arrivo una bella novità per chi sta preparando le valigie ed è finalmente pronto a regalarsi le tanto sognate vacanze. Ecco a cosa diremo addio dal 1° giugno.
Cosa cambia per entrare in Italia
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha deciso di non prorogare di nuovo l’ordinanza che prevede l’obbligo di esibire il Green Pass base per chi entra in Italia, una misura attualmente valida fino al 31 maggio.
Dal 1° giugno, quindi, si dirà addio al certificato verde per l’ingresso nel nostro Paese. Questo significa che non sarà più necessario possedere una tra le certificazioni che attestino la vaccinazione completa effettuata da meno di 9 mesi o con dose di richiamo, la guarigione da Covid-19 da meno di 6 mesi, e neanche il risultato negativo di test molecolare nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia o di test antigenico nelle 48 ore prima.
Una prima semplificazione per le misure per gli ingressi in Italia era già scattata dal primo maggio, quando l’ordinanza del 28 aprile 2022 aveva cancellato l’obbligo di compilare il Passenger Locator Form – Digital PLF, introdotto nell’estate del 2021 per regolare le partenze. Il modulo per la localizzazione del passeggero doveva contenere tutte quelle informazioni utili all’Autorità Sanitaria nazionale per poter contattare tempestivamente il viaggiatore in caso di eventuale contagio da Covid-19 durante il viaggio.
Il ministro Speranza aveva prorogato comunque fino al 31 maggio l’obbligo di possedere il Green Pass base che si ottiene con la vaccinazione, la guarigione dal coronavirus o il risultato negativo di un tampone. Ora, invece, rinunciando a una nuova proroga, si abolisce anche quest’ultima restrizione, favorendo così la ripresa del turismo (con un nuovo approccio) che in queste settimane pre-estive sta già registrando un felice boom di presenze, con orde di visitatori che soprattutto nei weekend prendono d’assalto le nostre splendide città d’arte e località di villeggiatura.
Le novità in arrivo dal 15 giugno
In Italia non sussiste più l’obbligo di esibire il cosiddetto “Green Pass” per accedere a servizi di trasporto, ristorazione o alberghieri, né per l’accesso ad altri esercizi commerciali.
Il 15 giugno scade, inoltre, l’ordinanza che regola l’uso della mascherina per proteggersi dal Covid-19. Dovrebbe cadere l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in cinema, teatri e sale da concerto, mentre potrebbe restare ancora per i trasporti, perlomeno quelli a lunga percorrenza. Su treni, navi e aerei c’è, quindi, la possibilità che si debba ancora viaggiare con la Ffp2. Tutto dipenderà da quale che sarà la situazione epidemiologica a ridosso della scadenza dell’Ordinanza 28 aprile 2022 emanata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Green Pass: dove è ancora obbligatorio
I numeri della pandemia in netto miglioramento per buona parte dei Paesi europei hanno portato negli ultimi mesi ad un progressivo allentamento delle restrizioni anti-Covid. I viaggiatori non sono più tenuti ad esibire il Green Pass (che attesti la vaccinazione completa, la guarigione dal Covid o un test negativo) in Austria, Svizzera, Grecia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda, Irlanda, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo. Il certificato verde resta attualmente ancora obbligatorio per entrare, invece, in Francia, Germania, Portogallo e Spagna. (Qui gli altri Paesi che hanno detto addio alle restrizioni)