Manca poco al 1° aprile, data in cui, dopo due anni di pandemia, cesserà finalmente lo stato di emergenza. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge con le misure per tornare gradualmente alla normalità. Il testo finale non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, tuttavia ci sono già date e norme precise che accompagneranno l’Italia verso un’estate – si spera – più serena. Ci sarà un graduale allentamento delle restrizioni, che prevede per prima cosa la fine dell’obbligo di Green Pass all’aperto e per accedere a hotel e ad altre strutture ricettive. Vediamo, nello specifico, cosa cambia.
Green Pass: dove non sarà più richiesto
Dal 1° aprile non sarà più richiesto nessun tipo di Green Pass, quindi né certificato base né rafforzato, per consumare pasti o bevande seduti a un tavolo all’aperto, così come per le attività sportive, sempre all’aperto. Non servirà la certificazione verde nemmeno per accedere a negozi e attività commerciali, musei, mostre e altri luoghi della cultura. L'obbligo decade anche sui mezzi di trasporto pubblico locale, come metropolitane, autobus o tram, dove però continuerà a essere obbligatoria la mascherina Ffp2.
Infine, non sarà più necessario essere in possesso di Super Green Pass per soggiornare in hotel o altre strutture ricettive. Solo chi vi alloggia, però, potrà utilizzare il ristorante senza certificato verde. L'archiviazione del certificato verde è prevista anche per centri termali, parchi tematici e di divertimento, impianti di risalita.
Bisognerà, invece, continuare ad indossare la mascherina al chiuso almeno fino al 30 aprile, con obbligo di Ffp2 su tutti i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus, tram, metropolitane), così come in cinema, teatri, sale da concerto, stadi, palazzetti dello sport e discoteche (ad eccezione del momento del ballo). Le mascherine non dovrebbero più essere obbligatorie a partire dal 1° giugno 2022.
Dove e fino a quando servirà ancora il Green Pass
Dal 1° al 30 aprile sarà sufficiente il Green Pass base per i trasporti a lunga percorrenza, ossia aerei, navi, treni Alta velocità e intercity, e autobus di linea. Per Green Pass base, si intende la Certificazione verde Covid-19 per vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo.
Il Super Green Pass resterà invece obbligatorio, fino al 30 aprile, solo al chiuso, per ristoranti, centri benessere, sale gioco, discoteche, cinema, teatri, sale concerto, piscine, palestre congressi, convegni. Servirà il certificato verde rafforzato anche per feste, battesimi, comunioni e matrimoni. È però prevista un’eccezione per i turisti stranieri nei ristoranti al chiuso già dal 1° aprile: per costoro sarà sufficiente solo la certificazione base.
Il vero ritorno alla normalità è previsto, tuttavia, dal primo maggio, quando si dovrebbe salutare il Green Pass anche al chiuso. L'obbligo del certificato rafforzato dovrebbe restare fino al 31 dicembre solo per le visite nelle Rsa e nei reparti di degenza degli ospedali. Intanto, la possibilità di ricorrere allo smart working (magari dall'ufficio dei sogni) nel settore privato, senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato, è stata prorogata dal 31 marzo al 30 giugno 2022, così come lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.
Intanto, mentre i Paesi di tutto il mondo si apprestano a eliminare quasi del tutto le limitazioni di viaggio legate al Covid, il Consiglio dell'Unione europea ha approvato la proroga del Digital Covid Certificate europeo per un altro anno, vale a dire fino a giugno 2023.