L’eccezionale scoperta avvenuta mentre si scavava per un ospedale

Durante gli scavi per la realizzazione di un nuovo ospedale, gli operai si sono imbattuti in qualcosa di eccezionale: ecco quello che è emerso dal sottosuolo

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Redazione

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Alcuni mesi fa ha avuto inizio un’ampia campagna di scavi che ha portato alla scoperta di qualcosa di eccezionale: là dove presto dovrà sorgere un nuovo complesso ospedaliero, gli operai hanno rinvenuto antichissime tracce di una città romana e decine di reperti molto preziosi.

Padova, l’incredibile scoperta

Lo scorso aprile 2022, hanno preso il via le indagini preliminari per gli scavi necessari alla costruzione della nuova sede di Pediatria dell’Ospedale di Padova, in un’area già conosciuta per la sua importanza archeologica. Qui infatti sorgeva l’ex palazzina di Pneumologia, realizzata attorno alla metà del secolo scorso e ora abbattuta per far spazio al nuovo polo ospedaliero. Purtroppo, nell’edificare la vecchia struttura, i lavori avevano raggiunto strati profondi nel sottosuolo causando una “forte frammentazione della stratigrafia archeologica ancora intatta”, come ha spiegato la funzionaria archeologa Cinzia Rossignoli.

Ora, nel lavorare alla costruzione del nuovo edificio, sono stati compiuti scavi più accurati per preservare l’incredibile patrimonio che sta pian piano emergendo. Si tratta di un’antica città romana, di cui attualmente sono venuti alla luce alcune strutture a carattere produttivo, il tracciato di un corso d’acqua e una strada che lo costeggiava. “Ci siamo trovati davanti ad una situazione molto complessa, soprattutto per la difficoltà di raccordare tra loro dati così frammentati, anche a causa del fenomeno diffuso delle spoliazioni di epoca medievale e rinascimentale per recuperare il materiale da costruzione” – ha aggiunto la Rossignoli.

Ma i reperti ora rinvenuti apportano grandi novità: gli scavi, diretti dalla Soprintendenza competente, si spingono infatti anche nelle aree più a nord e ad ovest rispetto al luogo in cui sorgeva l’ex Pneumologia. Queste zone, finora mai indagate, si è riscontrata una maggiore integrità della sequenza archeologica e sono venuti alla luce numerosi reperti interessanti. Come ad esempio le fondamenta di un grande edificio quadrangolare adibito probabilmente a magazzino, dove sono stati trovati resti di carbone e cenere (chiaro prodotto di processi di combustione), ma anche fornetti e frammenti di anfore.

Scavi a Padova
Fonte: Soprintendenza | Ph. ditta Malvestio Diego & C. snc
Città romana emersa dagli scavi

La città romana emersa dal sottosuolo

È dunque nel cuore della città di Padova che stanno tornando ad emergere preziosissimi reperti di un’antica civiltà. Nell’area del complesso ospedaliero, erano già state rinvenute numerose altre tracce dell’insediamento romano in questione. Ad esempio, tra la vecchia sede di Pediatria e la Clinica Ostetrica, alcuni anni fa erano stati trovati i resti di canalizzazioni agrarie, di edifici produttivi e di una necropoli. Mentre, accanto alla palazzina di Oncoematologia, gli esperti avevano scoperto due scheletri. La zona attualmente soggetta agli scavi rappresenta invece il suburbio orientale della città romana, ovvero l’area più esterna dell’insediamento.

Una delle caratteristiche principali del cantiere in corso è l’assenza di sepolture: durante i lavori è stata rinvenuta solamente l’inumazione di un bambino, ai margini della zona degli scavi. I primi reperti sono già stati catalogati e sottoposti ad attento studio, ma le ricerche non sono affatto concluse. “Continueranno attraverso lo scavo manuale e una documentazione minuziosa, anche con l’ausilio di tecnologie avanzate come ortofotopiani, sorvoli con drone, consulenze e prelievi per analisi specialistiche” – ha fatto sapere la Soprintendenza.