Cosa sapere se vuoi andare in Moldova, meta emergente

Gli italiani possono viaggiare (anche per turismo) in Moldova, la meta emergente e perfetta da visitare durante l'autunno: perché e le regole da seguire

La Moldova (chiamata anche Moldavia), fa parte della lista D, ovvero uno di quei Paesi verso i quali si può viaggiare liberamente per turismo dall’Italia e senza bisogno di quarantena al rientro. Una meta che non solo è imperdibile, ma che si rivela anche la nuova destinazione emergente di questo autunno 2021.

La piccola repubblica est-europea è, infatti, sotto i riflettori della stampa internazionale grazie alla città di Tiraspol, capoluogo della Transnistria. Ma del resto non c’è da sorprendersi, questo è un Paese che offre diversi buoni motivi per un viaggio: dalla natura alla cultura, dall’enogastronomia all’artigianato.

Che cosa fare in Moldova in autunno

Sono tante, infatti, le esperienze che si possono fare durante questa tiepida e colorata stagione. Basti pensare al turismo del vino che rende la Moldova una destinazione ideale grazie alle sue aziende di ogni dimensione, dalle labiritiche cantine sotterranee di Cricova e Mileştii Mici alle boutique winery come Crama Mircesti e Tronciu Winery, passando per dimore storiche come Castel Mimi e Château Purcari, aziende rustiche come Asconi e Château Vartely e moderne come Poiana.

Non è un segreto che le migliori aziende vinicole della Moldova, inserite nella Strada del vino, offrono servizi di alto livello ai visitatori. Tante le enoteche e i ristoranti nella capitale che regalano una piacevole sosta enogastronomica mentre si visita il centro storico, tra monumenti, musei e parchi cittadini.

Ma meraviglie ci sono anche fuori dalla capitale: antichi monasteri ortodossi, chiese rupestri e il sito paesaggistico-archeologico di Orheiul Vechi, che fanno parte dell’Itinerario culturale e turistico Stefan Cel Mare. Un percorso sulle orme del principe Stefano il Grande, eroe nazionale della seconda metà del XV secolo, che si snoda lungo 54 siti (30 in Repubblica Moldova e 24 Romania). Le esperienze più emozionanti si vivono, invece, a contatto con le persone, immergendosi nelle tradizioni e nell’artigianato o pernottando in una accogliente guest house rurale per assaporare la leggendaria ospitalità moldava.

Come arrivare in Moldova dall’Italia

Ci sono diversi voli diretti, e della durata di due ore circa, che collegano dieci aeroporti italiani alla capitale Chişinău. Ulteriore motivo per cui la Moldova si trasforma in una destinazione perfetta anche per un city break autunnale. Tre sono le compagnie aeree che operano voli diretti per la Moldova e ben da 10 aeroporti italiani: Air Moldova (da Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bologna, Verona, Venezia), Wizz Air (da Milano Bergamo, Roma Ciampino, Bologna, Torino, Verona, Venezia, Treviso) e FlyOne (da Verona e Parma).

Le regole di viaggio per la Moldova

A partire dal 16 agosto 2021 l’ingresso nella Repubblica di Moldova è permesso senza alcuna restrizione per chi:

  • è in possesso di un certificato di avvenuta vaccinazione, a condizione che la vaccinazione sia completa e che siano trascorsi, alla data dell’ingresso, almeno 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. Il certificato di vaccinazione deve essere redatto in una delle seguenti lingue: romeno, inglese, italiano, francese, tedesco o russo;
  • presentare un test RT-PCR Covid-19 negativo effettuato entro 72 ore alla data dell’ingresso o dell’imbarco se si viaggia via aereo, oppure di un test antigenico rapido effettuato entro 48 ore alla data dell’ingresso o dell’imbarco e sempre se si viaggia via aereo. Il certificato del test dovrà essere redatto in una delle seguenti lingue: romeno, inglese, italiano, francese, tedesco o russo;
  • è in possesso di un certificato medico che confermi la guarigione dal COVID19, avvenuta nel periodo compreso tra il 15esimo e il 180esimo giorno alla data dell’ingresso, redatto nelle seguenti lingue: romeno, inglese, italiano, francese, tedesco o russo;
  • è in possesso di un certificato che attesti la presenza di anticorpi, redatto nelle seguenti lingue: romeno, inglese, italiano, francese, tedesco o russo. Il certificato è valido per 90 giorni dal momento del prelievo.

Le persone che non presentano le suddette condizioni dovranno compilare una scheda epidemiologica e osservare un periodo di autoisolamento di 14 giorni. L’autoisolamento può essere interrotto il settimo giorno se si effettua un test RT-PCR Covid-19 oppure un test antigenico rapido, entrambi con esito negativo.

Inoltre, per l’ingresso in Moldova è richiesta la carta d’identità elettronica a tessera (non viene accettata quella cartacea) o il passaporto con validità residua di almeno tre mesi, mentre per raggiungere Tiraspol nella regione separatista della Transnistria, è necessario il passaporto da esibire alla frontiera terrestre.

Bisogna, infine, compilare un breve modulo in due copie da consegnare con il passaporto alla polizia di frontiera. La polizia mette un timbro su una delle copie del modulo, ma non sul passaporto, e restituisce i documenti al visitatore. Il modulo con il timbro va conservato ed esibito alle autorità di frontiera all’uscita.

Cosa fare al rientro in Italia

Fino al 25 ottobre 2021 (fatta salva la possibilità di adottare provvedimenti diversi in questo lasso di tempo), all’ingresso/rientro in Italia, se nei quattordici giorni precedenti si è soggiornato/transitato in Moldova, è obbligatorio:

  • compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF) e presentarlo, sul proprio dispositivo mobile o in versione cartacea, al vettore al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli;
  • presentare alla compagnia aerea, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli, la certificazione “verde” COVID-19 rilasciata al completamento del ciclo vaccinale, oppure una certificazione equipollente emessa dalle autorità sanitarie competenti a seguito di vaccinazione validata dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali);
  • presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle settantadue ore precedenti l’ingresso in Italia, da mostrare a chiunque sia preposto ad effettuare questa verifica. Il termine è ridotto a quarantotto 48 ore per gli ingressi dal Regno Unito.

In caso di mancata presentazione delle certificazioni indicate è comunque possibile entrare in Italia ma è fatto obbligo di sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) presso l’indirizzo indicato nel dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato, per un periodo di cinque giorni. Infine, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone, al termine dei cinque giorni di isolamento.

I bambini dai 0 a 5 anni (quindi fino a 6 anni non compiuti) sono esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico.

Si ricorda, tuttavia, che le regole sono in continuo mutamento. Per questo motivo, prima di partire per la Moldova, vi invitiamo a visionare i siti istituzionale del Paese di destinazione e la pagina web del Ministero degli Esteri ViaggiareSicuri.

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Fonte: iStock
Vecchio monastero di Orhei in Moldova