Viaggi all’estero in autunno: tutte le regole

Si può viaggiare fuori Europa? Come funzionano i corridoi turistici? Quali sono le regole al rientro in Italia? La guida dettagliata per organizzare un viaggio in autunno

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Redazione

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Il mondo del turismo sembra, piano piano, riprendere quota. Certo, sono lontani i livelli pre-pandemia, ma qualcosa sembra muoversi. Molte, infatti, solo le novità che riguardano la stagione autunnale. Ecco perché abbiamo deciso di illustrarvi le varie regole di viaggio qualora voleste organizzare una partenza durante l’autunno.

L’uso del Green Pass e i Paesi della lista C

La regola generale in vigore dal 1° settembre è che, per viaggiare in aereo dall’Italia, è necessario presentare il Green Pass (o un suo equivalente estero) che attesti di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid-19, oppure l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio.

Questa norma è valida per i Paesi dell’Elenco C ovvero: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco e Israele.

In molti di questi Paesi, l’uso del Green Pass è obbligatorio anche per svolgere altre attività. Per questo motivo, non molto tempo fa, avevamo scritto per voi una guida relativa all’utilizzo della Certificazione Verde nei vari Paesi in cui è in vigore.

Al rientro in Italia, e fino al 25 ottobre 2021, è obbligatorio:

  • Compilare e presentare alla compagnia aerea, al momento dell’imbarco e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli il, digital Passenger Locator Form – dPLF, che potrà essere visualizzato sul proprio dispositivo mobile o stampato, in versione cartacea;
  • presentare al vettore, al momento dell’imbarco e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, Il Green Pass o altra certificazione equipollente, da cui risulti, alternativamente:
    • avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2,  con attestazione del completamento del ciclo vaccinale da almeno quattordici giorni -oltre ai vaccini validati dall’EMA, dal 23 settembre 2021, l’Italia riconosce anche Covishield – Serum Institute of India, prodotto su licenza di AstraZeneca; R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca; Covid-19 vaccine-recombinant – Fiocruz, prodotto su licenza di AstraZeneca;
    • avvenuta guarigione da Covid-19, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto;
    • effettuazione, nelle quarantotto ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, di test antigenico rapido o molecolare, condotto con tampone e con esito negativo.

Nel caso in cui l’ingresso in Italia avvenga senza la presentazione del dPLF e di una delle certificazioni precedentemente indicate, è fatto obbligo di:

  • sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di cinque giorni, presso l’abitazione o la dimora, informando il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio;
  • effettuare un test molecolare o antigenico al termine dell’isolamento fiduciario.

Le regole per viaggiare nei Paesi della Lista D

È possibile viaggiare per turismo anche nei Paesi della lista D. Di questo elenco fanno parte: Albania, Arabia Saudita, Armenia, Australia, Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina, Brunei, Canada, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Libano, Kosovo, Moldavia, Montenegro, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Repubblica di Corea, Repubblica di Macedonia del Nord, Serbia, Singapore, Stati Uniti d’America, Ucraina, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao.

Molti di questi Paesi non sono ancora aperti al turismo. Un caso su tutti è l‘Australia che pensa di riaprire le frontiere entro dicembre 2021. Altri, come gli Stati Uniti, si accingono a riaprile anche per i viaggiatori Italiani. Altri ancora sono già pronti ad accoglierci, come per esempio il Canada. Per questo motivo, prima di prenotare un viaggio, vi invitiamo a visionare le diverse regole di ingresso nei siti istituzionali delle mete di viaggio scelte.

Tuttavia, al rientro in Italia (e fino al 25 ottobre 2021) è necessario:

  • compilare il digital Passenger Locator Form (dPLF)  e presentarlo, sul proprio dispositivo mobile o in versione cartacea, al vettore al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli;
  • presentare alla compagnia aerea, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli, la Certificazione Verde o un documento equipollente, emesso dalle autorità sanitarie competenti a seguito di vaccinazione validata dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) o comunque riconosciuta in Italia o a seguito della guarigione dal Covid-19;
  • presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle settantadue ore precedenti l’ingresso in Italia, da mostrare a chiunque sia preposto ad effettuare questa verifica. Il termine è ridotto a quarantotto ore per gli ingressi dal Regno Unito.

In caso di mancata presentazione delle certificazioni sopraindicate (vaccino/guarigione, più quella del tampone) è comunque possibile entrare in Italia, ma è fatto obbligo di:

  • sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente) presso l’indirizzo indicato nel dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato, per un periodo di cinque  giorni.
  • Effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone, al termine dei cinque giorni di isolamento.

In sostanza, chi non è vaccinato o guarito dal Covid-19 dovrà sottoporsi a isolamento fiduciario e tampone al termine dello stesso.

I Corridoi Turistici: cosa sapere

Ma la novità più interessante dell’autunno 2021 è l’apertura dei Corridoi Turistici. Infatti, con Ordinanza in vigore dal 30 settembre 2021 e fino al 31 gennaio 2022 (salvo ulteriori proroghe), è possibile realizzare viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonee a garantire il rispetto dei protocolli.

In poche parole sono viaggi organizzati e gestiti esclusivamente da operatori turistici, i quali sono anche chiamati ad assicurare il rispetto delle diverse misure di sicurezza. I “Corridoi turistici Covid-free” sono operativi verso Aruba, Maldive,  Mauritius, Seychelles,  Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm el-Sheikh e Marsa Alam).

Sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, verso i Paesi indicati esclusivamente i viaggiatori muniti di:

  • certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale o, in alternativa certificazione di avvenuta guarigione. Tali certificazioni possono essere sotto forma di Green Pass, o certificazione equivalente e riconosciuta dall’Italia secondo la normativa vigente.

Il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all’estero nell’ambito di un corridoio turistico Covid-free, deve:

  • sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle quarantotto ore precedenti la partenza;
  • se la permanenza all’estero supera i sette giorni, è obbligatorio sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco;
  • nelle quarantotto ore precedenti l’imbarco, ovvero prima di rientra in Italia, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo;
  • all’arrivo in aeroporto in Italia, è necessario condurre un ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo.

Se tutti i passaggi su elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario. In sostanza, e anche in questo caso, per viaggiare verso queste mete è necessario essere vaccinati o guariti dal Covid-19.

Viaggi nel resto del Mondo

Per quanto riguarda il resto del mondo (i Paesi della lista E), gli spostamenti fino al 25 ottobre sono consentiti solamente in presenza di motivi di lavoro, studio, salute, assoluta urgenza, rientro presso domicilio/residenza/abitazione.

Si ricorda, infine, che le regole sono in continuo mutamento. Per questo motivo, prima di mettersi in viaggio, è importante consultare il sito realizzato dal ministero degli Esteri, ViaggiareSicuri, dove ci sono tutte le informazioni aggiornate.