Cosa sapere se state programmando un viaggio in Spagna

Se la vostra meta di viaggio è la Spagna qui ci sono tutte le regole che dovete seguire

Meta ambitissima dai turisti di tutto il mondo è certamente la Spagna. Un Paese ricco di bellezze naturali, artistiche (e non solo) e ideale per trascorrere le proprie vacanze estive. Se l’obiettivo è quello di programmare un viaggio nella Nazione del Flamenco a breve, qui c’è tutto quello che dovete sapere per farlo al meglio.

Cosa bisogna fare per entrare in Spagna e regole

Innanzi tutto è consentito l’ingresso in Spagna da tutti i Paesi europei e appartenenti allo spazio Schengen, senza doversi sottoporre a quarantena. Tuttavia, dal 23 novembre 2020 vige l’obbligo di presentare un test molecolare PCR negativo (non sono ammessi i test rapidi antigenici) effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso.

Sfortunatamente, aver ricevuto una o due dosi del vaccino non esonera -ma solo per il momento- dall’obbligo di test. Inoltre, prima dell’ingresso in Spagna per via aerea o marittima è necessario compilare un “formulario di salute pubblica” o utilizzare la app Spain Travel Health-SPTH per ottenere un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo nel Paese.

Per i passeggeri che invece utilizzano la via marittima, il formulario può essere presentato solo in formato cartaceo ed è possibile reperirlo a questa pagina del Ministero della Salute.

Situazione epidemiologica in Spagna

Per quanto concerne la situazione epidemiologica in Spagna, il rischio si considera in fase di contenimento. Le Comunità Autonome (Regioni) in cui si continua a registrare il maggior numero di nuovi casi sono Paesi Baschi, Madrid, Navarra, Catalogna, Andalusia, Ceuta e Melilla. Per maggiori informazioni potete visionare i costanti aggiornamenti su questa pagina. Ma vediamo insieme cosa succede nelle località più ambite del Paese.

Nel dettaglio: nella Comunidad de Madrid non vi è alcuna limitazione alla circolazione delle persone nelle ore notturne. La chiusura di cinema, teatri e negozi è fissata alle 22.00, alle 23.00 per bar e ristoranti. Anche i negozi chiudono le saracinesche alle 23.00, mentre cinema, teatri, bar e ristoranti (interni) alle 00.00. Il tetto massimo per gli incontri in spazi pubblici al chiuso è di 4 persone (6 all’esterno). Esistono, inoltre, delle limitazioni di ingresso e uscita da alcune “zone basiche di salute” e da alcuni Comuni della Regione, se non per motivi giustificati.
Un’altra meta particolarmente ambita della Spagna è l’affascinate e unica Valencia dove, fino al 26 maggio, non è permessa la circolazione nelle vie e negli spazi di uso pubblico a persone e veicoli tra le 00:00 e le 06:00. Per quanto riguarda gli spazi pubblici, sia all’interno che all’esterno, non si possono formare gruppi di più di 10 persone, tranne nel caso di conviventi. Inoltre, le aree all’aperto o le terrazze dei bar, delle caffetterie e dei ristoranti possono fornire servizi fino alle 23:30, con una capienza del 100% e con un’occupazione massima di 10 persone per tavolo. Infine, anche musei e monumenti sono visitabili.


Misure speciali di contenimento dei contagi sono in vigore in Catalogna, la cui capitale è la straordinaria Barcellona. Bar e ristoranti sono aperti fino alle 23.00 e anche qui è in attivo il limite di 4 persone per gli incontri pubblici e privati. Anche in questo caso è stato abolito il coprifuoco notturno.

Alle incredibili Canarie, mete particolarmente ambite soprattutto durante quest’anno, sono in vigore alcune norme di ingresso e movimento a seconda del livello di rischio delle singole isole. In questo caso è ancora obbligatoria la limitazione alla circolazione delle persone nelle ore notturne, con alcune differenze di orario a seconda dei territori. Per chi giunge dall’estero è necessario presentare, come nel resto del Paese, un test PCR molecolare risultato negativo eseguito nelle 72 ore precedenti l’arrivo.

Non da meno sono le isole Baleari dove però è ancora in vigore il coprifuoco tra le ore 23:00 alle 6:00. Formentera è l’isola con la migliore situazione mentre Ibiza, Maiorca e Minorca rilevano ancora casi legati a più focolai dovuti alla variante inglese che rimane predominante e ha una maggiore trasmissibilità. Tra le misure in vigore attualmente resta il divieto di rimanere sulle spiagge tra le 21 e le 6, oltre al coprifuoco sopra menzionato.

Infine, la maggior parte delle Comunità Autonome ha stabilito la riapertura dei confini regionali. La chiusura perimetrale dei confini regionali e altre misure speciali persistono in Aragona, Asturie, Galizia, La Rioja, Navarra e Paesi Baschi.

Digital Green Pass in Spagna

La Spagna scommette sull’introduzione del Digital Green Pass per una ripartenza concreta dei flussi turistici verso il Paese. Lo sostiene Reyes Maroto, ministro del turismo, che vede nel certificato europeo in parallelo al progredire della campagna di vaccinazione due fattori indispensabili alla riattivazione dell’industria turistica.

Il ministro ha spiegato alla tv spagnola che il Paese sta lavorando con i principali mercati del turismo per prepararsi alla stagione estiva. Infatti, il segretario di stato spagnolo per il Turismo, Fernando Valdés, ha specificato che a partire da giugno la Spagna accetterà i turisti dall’estero che avranno una certificazione che attesti l’avvenuta vaccinazione contro il Coronavirus, la guarigione dalla Covid-19 o la negatività a un tampone. In poche altre parole, potranno entrare nel Paese i turisti che saranno in possesso di un passaporto vaccinale. Bisogna quindi, nel caso di turisti vaccinati, aspettare giugno per poter far ingresso nel Paese senza, eventualmente, sottoporsi a tampone (con i relativi costi).

Per quanto riguarda il rientro in Italia ci sono importanti novità. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che stabilisce che dal 16 maggio i viaggiatori dei Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, nonché di Gran Bretagna e Israele, che abbiano effettuato un tampone con esito negativo, potranno entrare in Italia senza doversi sottoporre alla mini quarantena di 5 giorni finora prevista.

Insomma, l’Italia semplifica le norme d’ingresso nel Paese e la Spagna è già pronta ad accogliere i turisti, grazie anche all’abolizione del coprifuoco. Non resta che iniziare a farci un pensierino e prenotare una vacanza tra mare da sogno, borghi e città da favola in quello che è una Nazione che da sempre accoglie il visitatore con un’allegria unica (e in cui si mangia anche molto bene).

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Fonte: iStock
Angolo della Costa Brava, Catalogna