Brexit: a rischio i voli tra Milano Linate e Londra. Ecco perché

La Brexit potrebbe cambiare il nostro modo di viaggiare in Gran Bretagna e una prima rivoluzione potrebbe arrivare dagli aeroporti

La Brexit potrebbe cambiare il nostro modo di viaggiare in Gran Bretagna.

Una prima rivoluzione potrebbe arrivare proprio dagli aeroporti. Come lo scalo milanese di Linate che, dal prossimo 30 marzo, potrebbe dover interrompere i collegamenti diretti con il Regno Unito. Tutto il suo traffico sarebbe deviato su Malpensa.

Il decreto Delrio del 2016, infatti, non prevede voli extra Ue nello scalo milanese. Si calcola che la sua attuazione potrebbe lasciare a terra quei 3.300 passeggeri al giorno che volano nei tre scali di Londra (London City, Heathrow e Gatwick). Per legge, tra l’altro, oggi il City Airport può essere collegato esclusivamente a città europee.

Proprio per evitare questa situazione, l’Unione europea ha introdotto un regolamento che proroga le condizioni attuali per almeno sei mesi, ma lo scalo milanese non è stato preso in considerazione.

L’articolo 4 del decreto del 18 novembre 2016 dell’allora ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio stabilisce che “i vettori comunitari possono operare collegamenti di linea point to point, mediante aeromobili del tipo “narrow body” (corridoio unico), tra lo scalo di Milano Linate e altri aeroporti dell’Unione europea, nei limiti della definita capacità operativa dello scalo”. Un modo per spartirsi il traffico aereo milanese, per cui le tratte intercontinentali sono concentrate su Malpensa, mentre quelle europee su Linate.

Dal 30 marzo gli scali di Londra tecnicamente non potrebbero più rientrare nell’ambito dei collegamenti Ue. Se il problema, nell’immediato, riguarderebbe soltanto i voli verso la Capitale britannica, quest’estate potrebbe coinvolgere anche i collegamenti verso Edimburgo.

Il decreto andrebbe quindi aggiornato includendo non soltanto l’Unione europea ma anche il Regno Unito, per consentire alle compagnie aeree che operano le rotte da e verso la Gran Bretagna, come Alitalia, British Airways e easyJet, di continuare.

Il Corriere.it ha stimato che in una settimana tipo operano su questa tratta 293 voli settimanali, pari a 37mila poltrone. Secondo l’ultimo dato disponibile che risale al 2017, l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha calcolato che tra Linate e Londra ci sono stati 1,21 milioni di viaggiatori, pari a un ottavo dell’intero traffico annuale dello scalo milanese.

Da questa situazione non trarrebbe vantaggio neppure l’aeroporto di Malpensa, che vedrebbe i propri slot riempirsi improvvisamente creando sicuramente disagi ai passeggeri.