Meteo: arriva la neve chimica. Ecco cos’è

Un fenomeno molto diffuso negli Anni ‘90 si ripresenta in pianura a distanza di decenni

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Redazione

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L’alta pressione sarà protagonista dei prossimi giorni sull’Italia. L’anticiclone delle Azzorre che è in atto porterà una prevalente stabilità atmosferica, eccetto per un po’ di variabilità a causa di infiltrazioni di aria umida che riusciranno a raggiungere il Mediterraneo e i nostri settori occidentali.
Secondo le previsioni di 3B Meteo, le temperature aumenteranno di qualche grado dopo il calo dei giorni scorsi, portandosi su valori sopra le medie del periodo.

Le fredde correnti in discesa dal Nord Europa lasceranno ancora traccia del loro passaggio, ma saranno soprattutto le temperature della notte e del primo mattino a risentire di un ulteriore calo termico, in particolare al Centro-Sud.

Saranno dunque possibili delle gelate, non solo nelle pianure del Nord, ma anche nelle vallate e nelle zone interne delle nostre regioni meridionali. Le massime aumenteranno soprattutto al Centro-Nord.

Da metà settimana la colonnina di mercurio guadagnerà qualche grado, soprattutto nei valori massimi, sulle coste e in montagna, dove il clima risulterà anche molto mite. Faranno eccezione le zone interessate dalle nebbie dove ci sarà una maggior parvenza invernale.

Tuttavia l’alta pressione non è sempre sinonimo di bel tempo. D’inverno, infatti, la presenza costante di un anticiclone favorisce la formazione della nebbia che, specie in assenza di ventilazione, può persistere per tutta la giornata. La Pianura Padana è la zona più colpita dalla nebbia, ma non solo.

Infatti, sono previste gelate estese e piuttosto intense e persino il fenomeno della neve chimica. Si tratta di deboli nevicate dovute alla condensazione tra l’elevato tasso di umidità presente nei bassi strati e gli inquinanti delle aree industriali.

Un fenomeno che era molto diffuso negli Anni ‘90 quando c’erano inverni molto anticiclonici e un maggior tasso di inquinamento in pianura. Situazione in cui ci ritroviamo ora a distanza di trent’anni.