Le suggestive location del film “Dune”

Il set naturale della Giordania che piace tanto ai registi fa da sfondo al nuovo film di fantascienza di Denis Villeneuve

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Uscirà nelle sale cinematografiche il 16 settembre 2021 e sarà presentato alla Biennale del cinema di Venezia il film “Dune” di Denis Villeneuve (regista anche di “Blade Runner 2049”, sequel del celebre film di Ridley Scott), che porta sul grande schermo l’adattamento del celebre romanzo di Frank Herbert, pubblicato nel 1965. Secondo la critica, ai tempi il libro “Dune” era considerato la migliore opera di fantascienza epica mai scritta. Il film non sarà da meno. Ci aveva già provato nel’84 David Lynch. Ma il film di Villeneuve sarà diverso. Tra i protagonisti, anche gli attori Javier Bardem e Josh Brolin.

Merito anche delle suggestive location in cui è stato girato. Il protagonista Paul Atreides (l’attore Timothée Chalamet), figlio del duca Leto Atreides, deve gestire le minacce che arrivano dal pianeta Arrakis, molto prezioso perché da qui viene estratta la “Spezia”, una droga in grado di allungare la vita, fornire capacità mentali sovrumane e rendere possibili i viaggi nello spazio.

“Dune” è stato ambientato in Giordania, nel deserto del Wadi Rum e nella Wadi Araba. Il Wadi Rum è un set naturale, impiegato spesso come location dalle produzioni cinematografiche. È famoso per essere stato il deserto di Lawrence d’Arabia. “Vasto, echeggiante e simile ad una divinità”, lo descriveva l’ufficiale dei servizi segreti di Sua Maestà la regina d’Inghilterra, uno personaggio realmente vissuto che ha lasciato dietro di sé una scia di romanticismo tale da ispirare anche un celebre film con Peter O’Toole e Omar Sharif. È il più esteso e meraviglioso deserto della Giordania. E a Lawrence d’Arabia è stata dedicata persino una delle più imponenti formazioni rocciose del Wadi Rum.

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Fonte: iStock
Il Wadi Rum, il deserto di Lawrence d’Arabia

Il deserto è roccioso, ma ci sono anche le dune. I colori, le cui sfumature vanno dal giallo ocra al rosso mattone, dal bianco al marrone, ricordano l’ambiente del pianeta Marte. Alcuni punti sono così simili al pianeta rosso da essere stati usati come set del film “The Martian“, interpretato da Matt Damon.

Per i giordani, il Wadi Rum è conosciuto come ‘Valle della Luna’, con sabbia e rocce di arenaria dalle forme antropomorfe che creano un’atmosfera magica. Il Wadi è una valle scavata nel corso dei millenni dallo scorrere di un fiume nel suolo. Dalle dune si passa ad altopiani come il monte Jebel Rum (alto ben 1.754 metri), il punto più elevato del Wadi, mentre più a Sud, al confine con l’Arabia Saudita, c’è il monte Jebel Umm al-Dāmī (1.830 metri). Nel 2011 è stato inserito tra i beni naturalistici protetti dall’Unesco.

Le montagne e le vallate di Wadi Araba, a Sud-Ovest della Giordania, al confine con Israele, sono invece famose perché è qui che si trova Petra. In questo deserto, dai paesaggi naturali incredibili, vivono diverse comunità di beduini e, rispetto al Wadi Rum, è molto meno visitato e quindi ancora più incontaminato.

Un tempo quest’area era famosa per l’estrazione del rame. Alcune miniere che risalgono al IV secolo a.C. sono ancora oggi visitabili. Si diceva addirittura che proprio qui si trovassero le famose miniere di Re Salomone citate nella Bibbia, ma non ci sono evidenze archeologiche che lo confermino.

Il Wadi Araba è un luogo caldissimo e aridissimo, motivo per cui è anche poco abitato, ma dal punto di vista naturalistico regala alcuni paesaggi a dir poco mozzafiato, come le suggestive formazioni naturali arenacee chiamate “colonne di Re Salomone” e un lago che si trova 422 metri sotto il livello del mare e che è la depressione più profonda della superficie emersa e libera da ghiacci della Terra.

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Fonte: 123rf
Il deserto del Wadi Araba in Giordania