In Giordania con nuovi e meravigliosi itinerari

Intervista a Wael Arousan, vicedirettore generale Jordan Tourism Board, in occasione della Borsa internazionale del turismo 2025

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 9 Febbraio 2025 21:08

Nonostante gli europei e gli americani abbiano preferito altre destinazioni considerate più sicure, il turismo in Giordania ha subìto solamente una leggera flessione (-4%) rispetto all’anno precedente, nonostante gli arrivi dei i turisti prevenienti dai Paesi europei e americani sia siano ridotti alla metà. Merito dei visitatori provenienti dai paesi del Golfo che amano questo Paese per la sua cultura, ma anche per il suo clima ventilato dove trascorrere delle piacevoli vacanze.

A raccontarlo è stato Wael Arousan, vicedirettore generale di Jordan Tourism Board, che abbiamo avuto il piacere di incontrare in occasione della Borsa internazionale del turismo 2025 all’immancabile stand della Giordania.

Poiché la situazione nella Striscia di Gaza sta migliorando, il vicedirettore ha espresso fiducia nel fatto che i numeri torneranno ai livelli di prima e ha annunciato che, a partire dal mese di aprile, riprenderanno anche i voli delle compagnie aeree low cost, Ryanair e WizzAir, che partiranno dall’Italia diretti verso Amman, riportando finalmente gli italiani nel Paese che amano tanto con un minimo di dieci voli diretti alla settimana da tutta Italia oltre a quelli già operati dalla compagnia di Bandiera Royal Jordanian.

Già a gennaio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024 gli arrivi sono aumentati del 34%, ha spiegato Arousan. La Giordania, del resto, è un Paese perfetto per ogni tipologia di turista, dalle famiglie ai “solo travel” e a chi cerca un tipo di turismo di lusso. Gli italiani in particolare cercano un tipo di turismo legato alle nuove esperienze e non soltanto ai classici tour, vogliono nuove destinazioni e in Giordania si può trovare tutto ciò.

Ci siamo fatti consigliare qualche luogo meno noto e turistico della Giordania dove gli italiani potrebbero andare. “Uno dei luoghi, per esempio, è Umm El Jimal, che è un sito Unesco”, ha consigliato (un’oasi araba per le carovane del deserto anche nota come “l’Oasi Nera” che si trova a un’ottantina di chilometri dalla Capitale Amman), ma noi stiamo puntando anche su un altro tipo di esperienza che è quella negli agriturismi e che siamo certi piacerà agli italiani. Naturalmente c’è il turismo sostenibile con esperienze uniche, il Jordan Trail he la Lonely Planet ha inserito nei Best in Travel tra i viaggi da fare nel 2025 e poi stiamo rilanciando la Giordania come destinazione religiosa legata anche al Giubileo 2025. Sul luogo del battesimo di Cristo, sulle rive del fiume Giordano, per esempio, è appena stata inaugurata una chiesa enorme di circa 2000 metri quadrati”.

E, proprio in occasione dell’anniversario dei 30 anni di relazioni diplomatiche tra la Giordania e il Vaticano e il 60° anniversario della visita di Papa Paolo VI in Giordania avvenuta nel 1964, Palazzo della Cancelleria a Roma ospita fino al 28 febbraio la mostra “Giordania: l’alba del cristianesimo“, attraverso 90 reperti che narrano la storia del cristianesimo, dai suoi albori fino ai giorni nostri. Questi tesori, selezionati con attenzione da circa 34 siti archeologici in Giordania, rappresentano un legame profondo con le radici del cristianesimo in questa terra. “Con questa mostra i visitatori possono scoprire in profondità la storia del nostro Paese e i luoghi di pellegrinaggio della Giordania”.

“A proposito di solo travel, tra le nuove proposte in Giordania c’è il Cammino di Egeria, ideale per le donne che vogliono venire anche sole nel nostro Paese. Egeria era una suora che visse nel III secolo e che venne dalla Spagna lungo il Cammino di Santiago fino in Giordania, lasciando un diario del suo viaggio che può essere ripercorso ancora oggi. Lo si percorre in due giorni e parte dal Monte Nebo fino al luogo del battesimo. È un modo per proporre la Giordania come destinazione sicura anche per donne che viaggiano in modo individuale, quindi”.